Addio a Massimo Cavezzali, fumettista con il pallino della musica
Ho appreso casualmente, tornato in Italia da un soggiorno all'estero, della scomparsa di Massimo Cavezzali, disegnatore di fumetti; aveva 73 anni. L'avevo seguito per anni sulle pagine delle riviste specializzate ma anche su quelle delle riviste musicali, dato che la sua passione per la musica l'aveva spinto a dedicare molta della sua produzione a strisce e caricature con protagonisti i cantanti.
Due anni fa avevamo lavorato insieme per VoloLibero a questo libro, "Comic Submarine", che raccoglieva e sistematizzava tutti i suoi disegni con i Beatles come soggetto; un'esperienza divertente, che mi aveva fatto conoscere di persona un ultrasettantenne dall'entusiasmo di un ragazzino e dotato di una modestia commovente.
Avevamo iniziato a sviluppare insieme un nuovo progetto, dedicato al beat italiano; doveva essere una raccolta di "canzoni illustrate" per le quali avevo steso un elenco di titoli ("29 settembre" dell'Equipe 84, "Nessuno mi può giudicare" di Caterina Caselli, "Ragazzo triste" di Patty Pravo, "Come potete giudicar" dei Nomadi, "Sognando la California" dei Dik Dik, "Senza luce" dei Camaleonti, "Yeeeeeeeh!" dei Primitives, "Che colpa abbiamo noi" dei Rokes, "Proposta" dei Giganti, "Pugni chiusi" dei Ribelli, "Un ragazzo di strada" dei Corvi, "Piccola Katy" dei Pooh, "Uno dei Mods" di Ricky Shayne, "Prendi la chitarra e vai" dei Motowns...) e lui aveva già iniziato a studiare le fisionomie dei personaggi e aveva preparato le prime tavole di alcune storie. Mi aveva mandato le bozze, e - poiché il progetto ormai non potrà essere compiuto - le condivido con voi, mandandogli un pensiero affettuoso.