Descrizione: Osterie fuori porta – “Osteria del Tempo Perso” Anno: 1895 ca Fotografo: G. Primoli Fonte: Archivio Primoli Lando Bortolotti “Roma fuori le mura – L’ Agro romano da palude a metropoli” Editori Laterza 1988 Aggiunta da Carlo Galeazzi
All’incrocio dell’Appia co’ la via Tuscolana c’era in campagna ‘na grossa pianta, chiamata poi “Arberone”, attorniata da locande de cucina rusticana e da osterie ove se spillava er vino a fontanone. ‘Sta tipica località era famosa, ‘na vorta, perché là se facevano le gite festive fori porta; la domenica matina se partiva da Porta San Giovanni, o d’artre porte, pe’ annà lì in letizia, senza pene e senz’affanni. Ce se stava in pace in mezz’ar verde respiranno er ponentino fra ‘na magnata e ‘na bevuta de fave, vino e pecorino!
Un tempo che può apoarire lontanissimo e che è invece vicino ai desideri dell’uomo in ogni età.Chi non vorrebbe ,ancora oggi, andare all’Arberone a godere del primo fresco estivo,per qualche fava assieme a na’ foietta!.
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come è cambiato montecitorio in poco più di 100 anni ……!
http://youtu.be/z2nWlfQQFOI
chissaà in che zona era e cosa ci sarà ora …
Ciro Lisi!
Troppo forte!!
Quest’osteria c’è ancora. E’ vicino casa mia e fa la pizza buonissima. :)
Zona Alessandrino. Ovviamente non è più così, ma questa foto è incorniciata sulla parete. ^_^
immenso stefanooo
L’ARBERONE
All’incrocio dell’Appia co’ la via Tuscolana
c’era in campagna ‘na grossa pianta, chiamata poi “Arberone”,
attorniata da locande de cucina rusticana
e da osterie ove se spillava er vino a fontanone.
‘Sta tipica località era famosa, ‘na vorta,
perché là se facevano le gite festive fori porta;
la domenica matina se partiva da Porta San Giovanni,
o d’artre porte, pe’ annà lì in letizia, senza pene e senz’affanni.
Ce se stava in pace in mezz’ar verde respiranno er ponentino
fra ‘na magnata e ‘na bevuta de fave, vino e pecorino!
Un tempo che può apoarire lontanissimo e che è invece vicino ai desideri dell’uomo in ogni età.Chi non vorrebbe ,ancora oggi, andare all’Arberone a godere del primo fresco estivo,per qualche fava assieme a na’ foietta!.
Come siamo fortunati in questi tempi moderni