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Diving in Sardegna: i 10 siti di immersione più belli dell’isola

10 posti dove fare immersioni in sardegna

Il mare sardo, specialmente grazie alle tante aree marine protette, è ricco di tesori sommersi ben custoditi come grotte e relitti abitati spesso da una vivacissima fauna e flora marina. Proprio per questo possiamo dire senza problemi che l’isola è il luogo perfetto per mettersi alla prova e fare immersioni a tutti i livelli, dal più facile con profondità minima a quelle più tecniche che richiedono brevetti di specialità. Per vivere in serenità questo tipo di esperienze però è necessario affidarsi ai centri diving della zona che conoscono bene il territorio e possono accompagnarti in esplorazioni davvero uniche.

Se hai già in mente delle immersioni che vuoi fare sull’isola, contattaci per organizzare insieme la tua vacanza subacquea. Se invece non conosci ancora nessun posto dove fare diving in Sardegna, continua a leggere per scoprirne 10 davvero imperdibili. 

Alla scoperta del relitto Loredan a Cagliari

Il relitto Loredan è uno dei relitti più belli del Mediterraneo. Si tratta di un incrociatore che faceva parte del gruppo conosciuto come “convoglio di Torre delle Stelle” che viaggiava da Cagliari con destinazione La Maddalena ma fu affondato dai siluri del sommergibile Safari nel 1943 quasi alla partenza. Fatta eccezione per lo squarcio lasciato dal siluro, il relitto oggi si presenta abbastanza intatto dando una visione d’insieme della nave davvero di impatto ai subacquei che, grazie anche alla trasparenza dell’acqua, riescono a vederla nella sua interezza. All’esterno è ricoperta da un’incredibile concentrazione di gorgonie gialle e rosse a cui girano attorno banchi di ricciole, dentici, murene e gronghi. L’escursione al relitto Loredan è però un’immersione dedicata ai subacquei più esperti perché il relitto si trova a circa 60 metri di profondità. 

Una delle grotte subacquee più suggestive del nord Sardegna: la Grotta dei Cervi

La Grotta dei Cervi si trova sul promontorio di Punta Giglio ad Alghero e rappresenta una scoperta incredibile a livello paleontologico perché grazie ai reperti trovati in questa grotta, si è scoperto che il cervo sardo è una specie endemica dell’isola e non importata come si pensava. La grotta si suddivide in tre livelli: uno esterno, uno interno e uno sommerso. Questa suddivisione permette visite con più livelli di difficoltà. Per l’entrata in grotta basta un brevetto Open Water perché si trova a soli 8 metri di profondità. Il giacimento fossile di ossa di cervi sardi invece si trova in un anfratto della cavità che è visitabile dopo la risalita in superficie. Qui sono perfettamente visibili crani, ossa lunghe e mandibole dell’animale.  

fossili grotta dei cervi alghero

Viaggio nell’universo sottomarino di La Maddalena 

Uno dei punti più belli e famosi dove fare immersioni a La Maddalena è la Secca di Washington, che si trova nel canale tra Spargi e Budelli e racchiude al suo interno tutte le caratteristiche naturali dell’area nord-est dell’isola. Il suo cappello si trova a circa 6 metri di profondità e da qui è possibile fare tre percorsi: l’immersione classica, il fungo e l’arco. L’immersione classica si sviluppa ad anello attorno a un pulpito principale ed è ricca di passaggi tra rocce e piccole grotte dove ammirare pareti ricoperte di gorgonie rosse e margherite di mare. Anche la vita marina qui è esuberante, infatti massi e canyon sono spesso il riparo perfetto per cernie di grandi dimensioni e non è insolito incontrare barracuda e dentici. L’Arco e il Fungo invece sono varianti di questo percorso in cui si avvistano tra l’altro spettacolari formazioni rocciose. 

Tavolara, un luogo spettacolare anche sotto la superficie del mare

Tavolara è un’isola rocciosa che si erge in mezzo al mare di Olbia e richiama ogni anno tantissimi visitatori che vengono qui in barca per tuffarsi nelle sue acque trasparenti o per scalare le sue imponenti rocce calcaree. Non molti sanno però che è anche un luogo meraviglioso dove fare immersioni subacquee. Tra i vari siti il più particolare è quello della Secca del Papa, un sito impegnativo e non adatto ai principianti perché profondo e spesso attraversato dalla corrente. La Secca è formata da una serie di guglie calcaree che si innalzano da un fondale di 40-42 metri rivestite da gorgonie rosse e gialle. In alcuni versanti è possibile notare murene, mostelle e crostacei come la cicala e la granseola e non è insolito incontrare cernie di grandi dimensioni, barracuda e dentici che però sono diffidenti e si tengono a distanza. 

Golfo di Orosei: il paradiso per gli amanti delle vacanze outdoor 

Trekking, arrampicata, kayak, sentieri MTB, qualsiasi attività tu voglia fare a Cala Gonone puoi farla. Tra queste ovviamente non mancano le escursioni e, in particolare se ami andare alla scoperta di relitti,  ti consigliamo l’escursione al KT-12, una nave cargo armata nazista affondata il 10 maggio 1943 al largo di Orosei, davanti alla cala di OsallaIl relitto oggi si presenta in buono stato di conservazione e in ottime condizioni di visibilità. A guardarlo dalla maschera sembra stia ancora navigando se non che, immergendosi a circa 30 metri di profondità, è possibile notare lo squarcio provocato dal siluro nemico. Questo relitto di solito è popolato da cernie, murene, scorfani, aragoste e pesci balestra. 

Per i meno esperti consigliamo invece l’esplorazione della Grotta del Bel Torrente. Durante l’immersione in questo sito si visitano i primi metri della caverna e poi si risale in superficie per vedere le magnifiche camere d’aria all’interno. Nella sala interna, le pareti sono ricoperte da ostriche fossilizzate e enormi stalattiti. Un fatto di rilievo di questo sito è l’aloclino, un fenomeno di stratificazione dell’acqua dovuto all’incontro tra acqua salata e dolce. 

relitto kt12 orosei

foto da www.oroseidivingcenter.com

Salpi e Serpentara, due siti di immersione nel sud Sardegna imperdibili  

Nel sud Sardegna, più precisamente al largo delle spiagge di Costa Rei, a circa 60 metri di profondità si trova il relitto Salpi, un piroscafo armato affondato nel 1942. Anche questa immersione è indicata solo per subacquei esperti che hanno brevetti tecnici. La nota distintiva qui è che per i primi 30 metri di discesa sembra non ci sia nient’altro che l’infinito blu ma poi, quasi magicamente, appare la nave Salpi spezzata in due ma ancora intatta. Attorno al relitto si trovano oggetti di ogni tipo, da bottiglie di vino a resti di un camion e per questo non basta un escursione per vederla tutta. 

Serpentara invece è un altro punto di immersione molto interessante per scoprire la fauna marina dell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara. Qui nuoterai tra cernie di grandi dimensioni, nuvole di barracuda, grosse razze e una vegetazione straordinaria. 

Nuotare con i tonni a Carloforte 

Un’escursione bellissima che si può fare solo da maggio fino a fine giugno è l’immersione all’interno della Tonnara a Carloforte. La tonnara è un complesso di reti comunicanti tra loro che servono per pescare i tonni che vi si introducono. È un’escursione che possono fare tutti perché si può osservare sia dalla superficie sia immergendosi fino a 10 metri di profondità per nuotare insieme a banchi di tonno che arrivano a pesare anche diverse centinaia di chili. Non è possibile fare quest’esperienza da soli ma bisogna sempre essere accompagnati da una guida esperta. 

Esplorare il mondo sommerso della costa ovest dell’isola

Se ti trovi nel centro occidentale della Sardegna, una delle immersioni più belle che puoi fare è quella alla Secca di Su Puntillone a Bosa. Si tratta di una bellissima parete verticale che ospita una grande quantità di pesci tra cui cernie, saraghi, corvine e tanute. Quello che però la rende veramente speciale è la presenza quasi unica di sargassi e anemoni gioiello di color viola che spiccano tra il gialle delle margherite di mare e le madrepore. 


 

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