Le fantasie gay di Obama da giovane finiscono in Rete: “Sogno di fare l’amore con gli uomini”

14 Ago 2023 9:33 - di Laura Ferrari
Obama gay

«Faccio l’amore con gli uomini ogni giorno, ma nell’immaginazione»: è quanto si legge in una lettera scritta di suo pugno dal giovane Barack Obama alla fidanzata dell’epoca e che è finita su alcuni giornali in questi giorni di agosto. Le fantasie gay dell’ex presidente degli Stati Uniti emergono nella lettera da lui scritta quando aveva 21 anni e pubblicata ora senza omissioni dalle versioni (cartacee) e digitali di New York Post e dal Daily Mail.

La lettera alla fidanzata aveva subito delle censure

Nel novembre del 1982 l’ex presidente scrisse all’allora sua fidanzata Alex McNear, con la quale aveva avuto una relazione durante la sua permanenza all’Occidental College di Los Angeles,  Il documento è recentemente riemerso dopo che il biografo di Obama, il premio Pulitzer David Garrow, ha rilasciato una lunga intervista sul primo presidente nero della storia. McNear aveva “cancellato” i passaggi più scabrosi della lettera, conservata dalla Emory University, che non consente di fotografarla né di rimuoverla. Ma Harvey Klehr, un amico di Garrow, li ha trascritti e inviati al biografo, oltre che che ad alcuni giornali. Garrow ha spiegato che non c’è nulla di insolito nelle riflessioni giovanili di Obama. «Sono uno storico, non uno psicologo, ma penso che sia una notizia di pubblico dominio che una (vasta?) maggioranza degli esseri umani abbia fantasie sessuali!», ha risposto al New York Post.

Nel maggio 2012, dopo il via libera del presidente Usa ai matrimoni gay, era stato incoronato come “primo presidente gay”, dalla rivista Newsweek, con tanto di aureola arcobaleno sulla testa. Una posizione, quella di Obama a proposito dei matrimoni omosessuali, che si è però “evoluta” (come dichiarato da lui stesso) nel corso della campagna elettorale per le presidenziali del 2012. In precedenza si era infatti sempre dichiarato contrario.

Obama e la copertina del Newskeek: primo presidente gay

Le allusioni sulla sessualità di Barack Obama erano diventate anche materia per i comici americani. Altro che primo presidente afroamericano degli Stati Uniti: Barack Obama è il primo “Commander in Chief gay”, aveva detto la comica Joan Rivers in una battuta che aveva destato più di un imbarazzo. In America un ex galeotto del Minnesota, Larry Sinclair, ha scritto addirittura un libro sulla sua avventura erotica con l’allora presidente degli Stati Uniti. “Nel novembre 1999 abbiamo fumato cocaina e abbiamo fatto l’amore”, ha raccontato Sinclair in una dichiarazione pubblica. 

Aveva scatenato i complottisti Usa anche la morte di Donald Young direttore di coro della Trinity Church di Chicago, la chiesa frequentata da Obama, ucciso in stile esecuzione a Chicago nel 2007. 

Per i tabloid conservatori, come il New York Post e il Daily Mail che ha ripreso subito la notizia, la lettera del 1982 è l’ammissione di una fantasia sessuale mai rivelata, che ora Donald Trump e i repubblicani potrebbero cavalcare in campagna elettorale. Per altri invece Obama non parlerebbe di tendenze gay ma alluderebbe ad una connessione intellettuale o spirituale con gli uomini. “Per quanto riguarda l’omosessualità – si legge ancora nella missiva – devo dire che credo che questo sia un tentativo di allontanarsi dal presente, un rifiuto forse di perpetuare la farsa senza fine della vita terrena”. “La mia mente – scrive in un altro passaggio – è in gran parte androgina e spero di farla diventare ancora di più in modo da pensare in termini di persone, non come donne in contrapposizione agli uomini. Obama sembra esprimere qui il suo desiderio di una prospettiva che comprenda le persone nel loro insieme, piuttosto che separarle in categorie di genere. “Ma tornando al corpo – confessa – prendo atto che sono stato fatto uomo, e fisicamente nella vita, e accetto quella contingenza”.

 

 

 

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