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Ermetismo
Fasi ed esempi: i primi accenni di Ermetismo si ebbero con le poesie scritte da Ungaretti nel 1916. Tuttavia questa corrente si sviluppò più tardi in due fasi:
Prima fase: dal 1932 al 1945;
Seconda fase: dal 1945 agli anni ’50.
I primi esempi di Ermetismo furono:
La raccolta “Isola” di Alfonso Gatto nel 1932 (non fu riconosciuto, ma fu effettivamente il primo esempio);
“L’Oboe sommerso” raccolte di poesie pubblicate da Salvatore Quasimodo nel 1932.
Il primo a parlare di questa corrente fu Francisco Flora nel 1936 quando cita per la prima volta la parola “Ermetismo” per indicare qualcosa di chiuso e oscuro.
Le riviste: le riviste vennero pubblicate tra il 1924 e 1936 da scrittori ermetici e furono:
Solaria (la prima a parlare di Ermetismo);
Il frontespizio;
Campo di Marte;
Il Politecnico.
Scopo: L’Ermetismo nasce come risposta al fascismo. In un periodo in cui non ci poteva esprimere liberamente, alcuni autori trovarono l’unico modo per poterlo fare, ovvero attraverso una corrente chiusa.
Genere preferito: la poesia o la critica (Carlo Bo)
Caratteri:
Letteratura intima: quasi privata. Una letteratura che identifica la poesia con la vita, in quanto la poesia è essenziale nella vita del poeta, come se facesse parte del suo modo di essere;
Deve esprimere la parte intima e spirituale del poeta;
Caratterizzata dal frammento (versi brevi espressi bene da Ungaretti, la parola che condensa in sé un significato profondo);
Le figure retoriche: metafore, allitterazioni, onomatopee ecc. Gli Ermetici utilizzano le figure retoriche (anche se in minor uso) perché hanno come predecessori i poeti maledetti dell’’800 (le utilizzavano già per esprimere il loro mondo interiore).
Il linguaggio: utilizzano un lessico molto ricercato e oscuro, la mancanza di punteggiatura, spezzano il legame della frase senza rispettare regole precise. Ungaretti e Montale non utilizzano un lessico elevato, mentre Quasimodo e Gatto si.
Autori: iniziatore Ungaretti, Montale, Gatto, Quasimodo, Saba.
Ermetismo
Fasi ed esempi: i primi accenni di Ermetismo si ebbero con le poesie scritte da Ungaretti nel
1916. Tuttavia questa corrente si sviluppò più tardi in due fasi:
Prima fase: dal 1932 al 1945;
Seconda fase: dal 1945 agli anni ’50.
I primi esempi di Ermetismo furono:
“Isola” Alfonso Gatto
La raccolta di nel 1932 (non fu riconosciuto, ma fu effettivamente il
primo esempio);
“L’Oboe sommerso” Salvatore Quasimodo
raccolte di poesie pubblicate da nel 1932.
Francisco Flora
Il primo a parlare di questa corrente fu nel 1936 quando cita per la prima volta la
parola “Ermetismo” per indicare qualcosa di chiuso e oscuro.
Le riviste: le riviste vennero pubblicate tra il 1924 e 1936 da scrittori ermetici e furono:
Solaria (la prima a parlare di Ermetismo);
Il frontespizio;
Campo di Marte;
Il Politecnico.
Scopo: L’Ermetismo nasce come risposta al fascismo. In un periodo in cui non ci poteva
esprimere liberamente, alcuni autori trovarono l’unico modo per poterlo fare, ovvero attraverso
una corrente chiusa. (Carlo Bo)
Genere preferito: la poesia o la critica
Caratteri:
Letteratura intima:
quasi privata. Una letteratura che identifica la poesia con la vita, in
quanto la poesia è essenziale nella vita del poeta, come se facesse parte del suo modo di
essere;
Deve esprimere la parte intima e spirituale del poeta;
frammento
Caratterizzata dal (versi brevi espressi bene da Ungaretti, la parola che
condensa in sé un significato profondo);
Le figure retoriche:
metafore, allitterazioni, onomatopee ecc. Gli Ermetici utilizzano le
figure retoriche (anche se in minor uso) perché hanno come predecessori i poeti maledetti
dell’’800 (le utilizzavano già per esprimere il loro mondo interiore).
Il linguaggio:
utilizzano un lessico molto ricercato e oscuro, la mancanza di punteggiatura,
Ungaretti e Montale
spezzano il legame della frase senza rispettare regole precise. non
Quasimodo e Gatto
utilizzano un lessico elevato, mentre si.
Ungaretti, Montale, Gatto, Quasimodo, Saba.
Autori: iniziatore
Giuseppe Ungaretti
Vita: Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d’Egitto nel 1888 da genitori toscani (Lucca). Si
trasferisce a Parigi, dove frequenta l’università e gli ambienti dell’avanguardia. Nel 1915
pubblica le prime poesie su Lacerba ed è chiamato in guerra come soldato semplice. Aderisce al
Jeanne Dupoix,
fascismo e dopo la fine della guerra, vive ancora a Parigi. Qui nel 1920 sposa
dalla quale avrà due figli. Dal 1921 vive a Roma, lavorando come giornalista come insegnante,
lauree ad honoris
compiendo frequenti viaggi. Riceve numerosi riconoscimenti come causa da
varie università. Muore a Milano tra l’1 e il 2 giugno 1970.
Poetica:
La poetica di Ungaretti è legata alla sua biografia, in particolar modo la guerra e il suo ruolo da
soldato ispirano alcune tra le sue opere più famose.
“Porto Sepolto”,
1916: comprende le poesie scritte al fronte durante la prima guerra
mondiale, per ognuna delle quali l’autore ha indicato la data e il luogo di composizione. Il nucleo
originario è costituito dalle poesie scritte quasi tutte in trincea, annotate su pezzi di carta, e sono
prevalentemente legate all’esperienza dolorosa della guerra. Questo titolo è composta da un
nome e da un aggettivo. Il porto è qualcosa di positivo, accogliente, caldo, che infonde fiducia e