Le arenarie e le sabbie sono rocce sedimentarie, coerenti le prime e incoerenti le altre, formate da detriti grandi meno di 2mm; le argille sono costruite da detriti piccolissimi, poco coerenti perché capaci di imbibirsi d’acqua e quindi di sfaldarsi.
Le rocce di origine chimica derivano dall’accumulo di detriti i cui Sali hanno subito gli effetti dell’evaporazione e dell’ossidazione.
Nelle dolomie la componente calcarea è arricchita da Sali di magnesio; molte di queste rocce costruite da animaletti marini e quindi vanno considerate di origine biochimica.
Anche le rocce silicee derivano dalla sedimentazione di silice in ambiente acquatico, alla quale possono partecipare vari organismi marini o lacustri di gusci silicei.
Sono tutte di origine biochimica le rocce combustibili, cosiddette perchè contengono un'alta percentuale si carbonio che le rende adatte alla combustione. Queste rocce nascono da accumuli di nuovi detriti, che li sottopongono a forti pressioni. Prima di essere sepolti, i detriti subiscono trasformazioni dovute a batteri, che li arricchiscono di carbonio.