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Matematica: il codice binario
Fisica: la potenza dissipata
Filosofia: la cyberfilosofia
Geografia astronomica: Albert Einstein (relatività e teorie multiversiste)
Arte: Jackson Pollock
Inglese: "The strange case of Dr. Jeckyll and Mr Hyde"
Italiano: Italo Calvino
Buttacavoli Luca Giuseppe VA
La realtà virtuale e postmoderna del network implica
un distacco da sé o una maggiore consapevolezza
drammaturgica di sé?
La tesina che oggi voglio esporvi è nata un po’ da una personale propensione
per la tecnologia, che in un certo senso mi ha sempre affascinato in ogni suo
aspetto.
L’obiettivo che mi sono posto è quello di analizzare, a partire dalla terza
rivoluzione industriale, alcune delle più importanti modifiche, e in campo socio-
tecnologico ma anche tecno-informativo, che hanno dapprima modificato
unicamente aspetti tecnologici ed informatici e che successivamente hanno
ultimato la loro opera di “rivoluzione” migliorando perfino i legami tra le
persone, come anche quelli tra “mondi” e “realtà” differenti. Il tutto cambiando,
in un certo senso, perfino il modo in cui la realtà viene percepita e “basata su
qualcosa”. Così ho pensato di studiare due facce di una stessa medaglia, di
contrapporre cioè, allo studio “esterno” della rivoluzione industriale e dei suoi
effetti globali, uno studio più profondo ed introspettivo dei suoi effetti sulla
mente umana.
Una nuova Rivoluzione Tecnologica
-
Con il termine TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE si intendono i cambiamenti
tecnologici, economici e sociali avvenuti, dapprima nei paesi occidentali e
successivamente nel resto dei paesi industrializzati, a partire dagli anni ’50 fino
ai giorni nostri, difatti noi ci troviamo nel pieno “flusso” di questa rivoluzione.
Possiamo trovare le coordinate di questa nuova industrializzazione subito dopo
la fine della seconda guerra mondiale, quando già nelle aree statunitensi vi era
un benessere economico poiché non erano state sconvolte dallo scontro degli
eserciti, in più c’è da aggiungere che in un certo senso gli stati uniti
continuarono a seguire la scia iniziata con il boom inventivo nel campo bellico
per innovazioni anche per i “civili”. Per quanto riguarda le aree europee invece
dovettero attendere poiché i danni derivanti dalla guerra crearono la necessità
di fondare organizzazioni come la Comunità Europea. Nel complesso comunque
la III rivoluzione industriale ha portato alla positività della macroeconomia così
come la microeconomia; positività sostenuta dalla forte spinta al progresso.
Così il punto focale della rivoluzione industriale fu l’inizio dei lavori sui mattoni
più piccoli dell’universo, gli Atomi, usati per l’appunto per la creazione di
bombe atomiche da parte degli stati uniti e dell’ Unione Sovietica.
USA ed Unione Sovietica si sono contesi, oltre al posto di leader nel globo per la
detenzione di bomba atomica, il posto di leader nell’esplorazione spaziale. I
russi ebbero la meglio lanciando in orbita il satellite SPUTNIK nel 1957, nello
stesso anno mandarono nello spazio anche una cagnetta, lajka. Gli USA
partirono al controattacco lanciando un loro satellite ma furono sorpassati dai
sovietici con il primo uomo nello spazio : YURI GAGARIN, nel1961. Nel 1969 gli
USA riuscirono a far capolino nuovamente nell’industria aerospaziale con
l’equipaggio dell APOLLO 11, il cui equipaggio atterrò sulla luna.
L’aspetto più importante della terza rivoluzione industriale è però da
individuare non nello spazio, ma sulla terra, che è andata via via evolvendosi in
più che un semplice agglomerato di staterelli, possiamo affermare che grazie
all’avvento di questi nuovi sistemi conoscitivi ed informatici sono nati nuovi e
più saldi ponta tra gli stati, non creati da accordi politici, ma bensì dai singoli
legami tra le persone….dando vita così alla globalizzazione. Così le migliori
invenzioni sono state sul campo informatico, che via via ha avuto un
accelerazione sempre maggiore, sia per gli introiti che si venivano ad avere per
via dell’entusiasmo della popolazione a questi nuovi prodotti, e sia per la
competitività creata tra le migliori multinazionali del settore. Nacquero i
computer, che in poco tempo divennero indispensabili macchine impiegate in
quasi qualsiasi settore, da qui il bisogno di portarsi dietro i propri dati diede
l’impulso all’invenzione di nastri magnetici, successivamente CD-ROM, dvd,
fino agli odierni hard-disk portatili ( o supporti portatili per la memorizzazione di
massa).
L’impiego di sempre nuovi sforzi nel campo della tecnologia ha ampliato i
servizi pubblici in molti paesi occidentalizzati, favorendo così proprio
l’informazione. Se da un lato la tecnologia dei personal computer è migliorata
favorendo qualità, dimensioni ridotte e costi, dall’altro ha favorito la creazione
di una rete di computer evoluta ad un ritmo incessante: il web. Una rete
globale fittissima, figlia della collaborazione tra menti e computer potentissimi
dislocati in tutto il globo.
Altro aspetto importantissimo derivante da questo sviluppo ma contribuente al
tempo stesso, è l’innovazione nel campo delle telecomunicazioni, che ha creato
un mercato parallelo a quello informatico, con la diffusione dapprima della
telefonia mobile e successivamente con il raffinamento di quest’ultima e la
specializzazione delle aziende in palmari, smartphone, gps e tutti i nuovi
marchingegni volti a mantenere il contatto uomo-web dovunque nel mondo.
Realtà virtuale e social network
-
Potremmo definirli i due nuovi capisaldi della rivoluzione informatica, quasi
come se la rete si sia sviluppata unicamente per loro. Anche se a livello teorico
una realtà virtuale sarebbe una vera “realtà”, in cui siano coinvolti tutti i sensi
umani e che quindi possa esistere distaccata dalla realtà “iniziale”, oggi ci
ritroviamo ad individuare poliedriche realtà, ognuna con peculiarità uniche.
Oggi possiamo perfino unire il mondo del social network a quello della realtà
virtuale, infatti si è visto che via via sempre più persone hanno aderito a questi
“mondi del web”, tanto da creare delle community, dove prevale il proprio
pensiero più che le proprie capacità fisiche. Così si è creata una sorta di porta
verso mondi paralleli, che siano essi unicamente a scopo videoludico, campo
appunto per i primi sviluppi della realtà virtuale, oppure mondi sprovvisti di veri
e propri scopi, volti unicamente ad amplificare il pensiero individuale e di
gruppo, dove ognuno può dire la propria e le proprie parole hanno lo stesso
peso delle altre proprio per via dello stesso linguaggio.
-Second Life
- Immagine tratta da
World of Warcraft
Motherboard ed architettura di Von Neumann
-
Von Neumann fu un matematico ungherese, nato nei primi anni del ‘900,di
origini ebree che dovette scappare negli USA per sfuggire alle leggi razziali di
Hitler. A lui va riconosciuto il posto di primo ideatore di schemi per la
realizzazione di computer o comunque di una motherboard. Tutt’oggi la
maggior parte degli organi di un personal computer sono assemblati seguendo
le direttive di Neumann. Egli appunto progettò la prima architettura costituita
da :
-CPU ->suddivisa in Unità OPERATIVA(con sottosistema ALU-accumulatore
aritmetico e logico), ed unità di controllo del sistema INPUT/OUTPUT
-RAM e ROM-> (Random Access Memory) essa è l’unità di memoria primaria,
la quale funge da supporto di memorizzazione e lettura contemporaneamente,
il suo limite è però il fatto di contenere banchi di dati fintanto che il suo lavoro
è sostenuto con corrente elettrica, difatti allo spegnimento o al distacco della
sorgente di energia la memoria viene totalmente liberata. Mentre per quanto
riguarda la ROM ( Read Only Memory) essa inizialmente non era contemplata
da Neumann , in quanto non vi erano i presupposti tecnologici per immaginare
certi elementi all’interno di un “calcolatore elettronico” così come lo definisce
egli stesso, la ROM è la memoria che non decade al distacco di una sorgente
elettrica, ma al contrario della RAM non possiede livelli di memorizzazione.
Essa viene utilizzata per memorizzare sistema operativo, Bios dell’OS in
utilizzo( o degli OS nel caso siano più di uno) e altre impostazioni vitali per il
sostentamento della macchina.
-INPUT ed OUTPUT -> erano studiati separatamente da Neumann ma con le
nuove tecniche di costruzioni nanotecnologiche si è riusciti a riunirli in un unico
supporto. Essa è l’unita di invio e ricezione dei dati, come ad esempio i numeri
dati tramite una tastiera (input) e l’operazione visionata sullo schermo (output).
-BUS-> semplicemente è il sistema che collega le varie unità
- La MotherBoard ed il Dissipatore: Effetto Joule
Ovunque vi sia passaggio di corrente, e sulla nostra scheda madre deve per
forza esservi per consentirne il lavoro, si crea calore termico. Ma come
sappiamo un metallo sottoposto ad alte temperature tende a deformarsi
se non a fondersi, anche se nel caso di una scheda madre quest’ultima ipotesi
è improbabile, comunque sia dobbiamo sottolineare che per poter funzionare
ed avere un lavoro costante la scheda madre ha bisogno di due sistemi, un
sistema di alimentazione con diverse tensioni per i diversi componenti che la
compongono ed un sistema di raffreddamento dei componenti stessi, poiché la
semplice deformazione di una “pista” del bus porterebbe alla deviazione della
corrente elettrica portando perfino all’inutilità della macchina. I sistemi di
raffreddamento di una scheda madre al giorno d’oggi sono diversi, ma tutti si
basano su un unico principio, il Dissipatore.
Esso è un dispositivo che consente l’abbassamento della temperatura di
componenti che generano calore come i Transistor o i Processori. Tramite pasta
conduttrice posizionata tra la CPU e il dissipatore il calore passa appunto dal
primo al secondo, il dissipatore “a torre” è costituito da un cubo in alluminio o
rame al cui interno è creato un sistema di lamelle, grazie alle quali il calore
accumulato dal metallo viene espulso con l’ausilio di una ventola posta alla
sommità.
Parliamo di elettricità; come abbiamo già detto all’interno tramite elettricità
che passa per un metallo si genera calore, mentre questo calore è “pericoloso”
per la scheda madre, per altri sistemi è invece funzionale al loro utilizzo.
Innanzitutto partiamo col dire che questa trasformazione di elettricità in calore
è conosciuta come effetto Joule e si chiamerà potenza dissipata la rapidità
con cui avviene questa trasformazione.
.Dimostrazione:
V V
A – B = Ri -> la variazione di potenziale è uguale alla resistenza del resistore per
l’intensità di corrente,
per la prima legge di Ohm.
i = q/∆t -> per cui V V
q = i∆t quindi possiamo sostituire alla formula W = q( A – B) =
V V
i∆t( A – B). La potenza dissipata è definita come il rapporto tra lavoro
compiuto e tempo impiegato per cui:
P = W / ∆t =
V V
i∆t( A – B)/ ∆t=
V V V V
i ( A – B) ma come abbiamo già visto la differenza di potenziale A – B
= Ri
per cui :
P = i * Ri = Ri^2
Codice Binario, l’Alfabeto del Personal Computer
-
Il codice binario è un sistema numerico che anziché esser basato su una scala
di dieci numeri come appunto il decimale è basato su un sistema di soli due
numeri, tipicamente lo 0 e l’1.
In particolare questo sistema numerico è utilizzato come linguaggio informatico
per la sua semplicità e quindi facile lettura da parte dei sistemi operativi.
Appunto come abbiamo già detto il sistema binario può esser sostituito al
decimale, infatti anch’esso possiede ad esempio la somma. Essa si basa su
alcune regole:
- 0+0 = 0
- 0+1 = 1
- 1+0 = 1
- 1+1 = 10(dove nel caso di addizioni a più cifre l’1 viene riportato alla
decina successiva)
Le regole della moltiplicazione di due bit sono sintetizzate nella seguente
tabella:
Il procedimento della moltiplicazione binaria è analogo, cioè, a quello della
moltiplicazione
decimale.
Esempio
Dati A = 1110110, B = 11001 otteniamo
A 1 1 1 0 1 1 0 *
B 1 1 0 0 1 =
1 1 1 0 1 1 0
0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 0 0 0
1 1 1 0 1 1 0
1 1 1 0 1 1 0
A * B-> 1 0 1 1 1 0 0 0 0 1 1 0
Osserviamo che per moltiplicare un numero binario per 10, 100, 1000 … basta
aggiungergli uno,
due, tre zeri; così è ad esempio:
1 0 1 1 * 1 0 = 1 0 1 1 0
1 1 0 1 1 * 1 0 0 = 1 1 0 1 1 0 0
1 1 0 0 * 1 0 0 0 = 1 1 0 0 0 0 0
-Vecchia e Nuova Realtà