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Fino al Cinquecento si pensava che fosse un tempio del dio Marte, quest'idea fu abbandonata perché alla fine dell'Ottocento vennero ritrovati i resti di domus romane.
Il battistero ha una pianta ottagonale, è coperto da una cupola ad otto spicchi coperta da un tetto piramidale. Sul lato opposto all'ingresso si trova la scarsella. L'ornamento esterno geometrico è in marmo bianco di Carrara e verde di Prato. Ciascuna delle otto facciate è suddivisa in tre fasce orizzontali, ornate da riquadri geometrici, quella in mezzo è occupata da tre archi per lato, nei quali sono inserite le finestre.
Lesene e i semi pilastri in marmo verde reggono la trabeazione, mentre sopra i semi pilastri sostengono le arcate e dividono le finestre che in parte sono centinate, e in parte sormontate da un timpano. Sopra una seconda trabeazione che conclude la sequenza degli ordini con un alto attico. Le tarsie verdi al livello basso sono rettangolari di dimensioni sempre più piccola, più in alto vengono rappresentate finte loggette.
La decorazione interna è ispirata agli edifici romani ed è divisa in tre fasce orizzontali, nella parte alta si trova la cupola, nella parte intermedia i matronei. Ciascuna parete è tripartita da colonne addossate ai muri, che proseguono in alto con le lesene che aprono false bifore. Originariamente il fonte battesimale occupava il centro del pavimento, il quale presenta tarsie marmoree con motivi geometrici e zoomorfi.
Le tre porte bronzee che illustrano la storia dell'umanità e della Redenzione. La porta sud fu realizzata da Andrea Pisano, nei venti scomparti superiori è rappresentata la vita di San Giovanni Battista, le altre otto ci sono le personificazioni delle Virtù cristiane. L'artista realizzò figure singole o gruppi con uno stile raffinato e ogni composizione è un'opera a sé stante. La cornice è stata portata a termine da Vittorio Ghiberti.
La porta nord di Lorenzo Ghiberti è suddivisa in ventotto formelle. Le prime venti narrano storie del Nuovo Testamento, nelle ultime due file si trovano i quattro evangelisti e i dottori della chiesa.
La porta del Paradiso, sempre opera di Lorenzo Ghiberti, prese il posto della porta est che fu spostata a nord. È divisa in dieci riquadri che rappresentano scene dell'Antico Testamento.
I mosaici più antichi sono quelli della volta dell'abside: vennero realizzati a partire dal 1225. Al centro, dentro una struttura a ruota decorata con elementi vegetali, è raffigurato l'Agnus Dei circondato dalla Madonna e da Apostoli e Profeti; ai due lati, San Giovanni Battista in trono e la Madonna col Bambino. La cupola presenta otto spicchi ed è rivestita da mosaico su fondo dorato. Su una fascia superiore sono raffigurate le Gerarchie angeliche, su tre degli spicchi è raffigurato il Giudizio universale, dominato da Cristo: sotto i suoi piedi avviene la resurrezione dei morti.
All'interno si trovano due sarcofagi romani: uno dove venne sepolto il vescovo Giovanni da Velletri, e uno con scena di caccia al cinghiale, con un coperchio cinquecentesco con stemma Medici per la sepoltura di Guccio de Medici.
Si trovano anche il monumento funebre del vescovo Ranieri, costituito da un sarcofago e quello dedicato a Baldassarre Cossa, l’antipapa Giovanni XXIII.
STORIA
Il Battistero di San Giovanni è una delle chiese
più antiche di Firenze, sorge nella piazza omonima
ed è dedicato al patrono della città, si trova di
fronte alla cattedrale di Santa Maria del Fiore, ed
era luogo di investitura di cavalieri e poeti.
Fino al Cinquecento si pensava che fosse un
tempio del dio Marte, quest'idea fu abbandonata
perché alla fine dell'Ottocento vennero ritrovati i
resti di domus romane.
ASPETTO
ARCHITETTONICO
Il battistero ha una pianta ottagonale, è
coperto da una cupola ad otto spicchi coperta
da un tetto piramidale.
Sul lato opposto all'ingresso si trova la
scarsella. L'ornamento esterno geometrico è
in marmo bianco di Carrara e verde di Prato.
Ciascuna delle otto facciate è suddivisa in tre
fasce orizzontali, ornate da riquadri
geometrici, quella in mezzo è occupata da tre
archi per lato, nei quali sono inserite le
finestre.
ASPETTO
ARCHITETTONICO
Lesene e i semi pilastri in marmo verde
reggono la trabeazione, mentre sopra i
semi pilastri sostengono le arcate e
dividono le finestre che in parte sono
centinate, e in parte sormontate da un
timpano.
Sopra una seconda trabeazione che
conclude la sequenza degli ordini con un
alto attico. Le tarsie verdi al livello basso
sono rettangolari di dimensioni sempre più
piccola, più in alto vengono rappresentate
finte loggette. ASPETTO
ARCHITETTONICO
La decorazione interna è ispirata agli edifici
romani ed è divisa in tre fasce orizzontali,
nella parte alta si trova la cupola, nella parte
intermedia i matronei. Ciascuna parete è
tripartita da colonne addossate ai muri, che
proseguono in alto con le lesene che aprono
false bifore.
Originariamente il fonte battesimale occupava
il centro del pavimento, il quale presenta
tarsie marmoree con motivi geometrici e
zoomorfi.
PORTE BRONZEE
Le tre porte bronzee che illustrano la storia
dell'umanità e della Redenzione.
La porta sud fu realizzata da Andrea Pisano,
nei venti scomparti superiori è rappresentata
la vita di San Giovanni Battista, le altre otto ci
sono le personificazioni delle Virtù cristiane.
L'artista realizzò figure singole o gruppi con
uno stile raffinato e ogni composizione è
un'opera a sé stante.
La cornice è stata portata a termine da
Vittorio Ghiberti.
La porta nord di Lorenzo Ghiberti è suddivisa in La porta del Paradiso, sempre opera di Lorenzo
ventotto formelle. Le prime venti narrano storie Ghiberti, prese il posto della porta est che fu
del Nuovo Testamento, nelle ultime due file si spostata a nord. È divisa in dieci riquadri che
trovano i quattro evangelisti e i dottori della rappresentano scene dell'Antico Testamento.
chiesa.