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Differenze scrittura/comunicazione orale

La scrittura è un'attività asociale

La scrittura, a differenza della comunicazione orale che presuppone la socialità, in presenza fisica dei partecipanti, è un'attività asociale, è una negazione della socialità; quando si scrive e si legge si presuppone l'isolamento, ci si isola dagli altri e si lascia il mondo sociale fuori. Rispetto alla socialità è una forma di devianza e ciò non ci deve sorprendere perché:

Alla base dell'evoluzione c'è sempre una devianza, se qualcosa non cambiasse, non fosse più in qualche modo diversa non ci sarebbe avanzamento evolutivo. Qualcosa che non è più come prima è deviante. Per i biologi genetici è un'ovvietà, cioè la mutazione genetica = forma di devianza.

Anche la scrittura introduce una forma di devianza: mentre la comunicazione orale è

Una situazione che avviene in contesto di socialità, la lettura e scrittura è un'attività tipicamente a-sociale.

2° differenza: La lettura elimina il turn taking e non ha vincoli di tempo. La lettura cambia il modo di comunicare, elimina il problema di aspettare il proprio turno per parlare come nella comunicazione orale. Perché non dobbiamo più aspettare il nostro turno per leggere, possiamo leggere quando vogliamo: possiamo addirittura abbandonare la lettura e rileggere quanto ci pare o fare del testo scritto quello che vogliamo ed è una possibilità data solo dalla lettura e dalla scrittura. Nell'oralità è impossibile perché l'oralità è vincolata alla transitorietà del tempo: mentre noi comunichiamo in modo orale → il tempo passa → non possiamo tornare indietro o rallentare la comunicazione perché non possiamo rallentare il tempo e soprattutto l'oralità ci.

Vincola la transitorietà quindi mentre parlo e pronuncio una parola il suono di quella parola è già scomparso, è di un nuovo evento comunicativo che fa parte di una fase temporale precedente. Questa transitorietà diventa un problema quando ci si vuole ricordare quello che ha detto qualcuno perché quello che passa lo si dimentica facilmente. La scrittura permette di ricordare.

Dovrebbe essere chiaro che la scrittura cambia le capacità mnemoniche della società, cambia il modo di ricordare della società ed è evidente. Mentre la comunicazione orale passa, si dimentica facilmente e quindi bisogna ripetere per ricordare, è soggetta alla transitorietà temporale e ha grossi problemi intermedi di memoria.

Scrittura cambia il modo in cui la società può ricordare e dimenticare.

Confronto delle caratteristiche temporali tra scrittura e oralità.

Caratteristiche dell'Oralità:

transitorietà e contemporaneità: contemporaneità → quando partecipiamo a una conversazione orale siamo tutti presenti contemporaneamente; il mio adesso è uguale al vostro; si vive nello stesso tempo. transitorietà → i suoni accadono e scompaiono e tutto passa e si dimentica facilmente.

Caratteristiche della Scrittura: → Non-contemporaneità: separa il tempo dell'autore dal tempo del lettore perché io posso leggere dopo che il testo è stato scritto, anche secoli dopo dalla stesura dell'autore. Se si separa il tempo dello scrivere dal tempo del leggere non c'è più contemporaneità tra i due. Se l'autore dicesse adesso il suo adesso sarebbe diverso dall'adesso del lettore.

Sociologia generale 89 → Illusione di contemporaneità durante la lettura → Quando operativamente e concretamente (per es. leggo un testo di 2 secoli fa) leggo un testo esso diventa di nuovo attuale.

Quel testo si dispiega come se l'autore lo stesse scrivendo in quel momento. Posso rendere di nuovo attuale un evento comunicativo in situazioni sociali temporali differenti. Nella fase di attualità della lettura effettiva il lettore e l'autore diventano contemporanei ma è un'illusione di contemporaneità che si produce solo nel momento operativo in cui si legge. Destinatario ignoto → L'autore quando scrive non scrive per coloro che sono presenti, per i suoi contemporanei ma per coloro che non sono presenti, per i posteri. Mentre quando si comunica oralmente lo si fa con i presenti e quando comunichiamo con i presenti abbiamo un'idea di chi siano anche se non li conosciamo bene ma abbiamo un'idea di chi siano. Ma come faccio ad avere un'idea del mio lettore che non conosco? La scrittura cambia completamente il modo di comunicare perché chi scrive deve tener conto di un lettore cioè di un destinatario che non conosce.

Il destinatario diventa ignoto mentre per la comunicazione orale si ha un destinatario noto.

Indicatori deittici: riferimenti al contesto es. qui, dietro alle mie spalle, tra poco.. → la scrittura deve rinunciare a ciò perché il contesto dell'autore non è il contesto del parlante. Questo vuol dire fare astrazione dal contesto temporale e si nota molto bene nella scrittura perché si producono termini più astratti: la filosofia non sarebbe mai stata possibile senza scrittura.

La possibilità di tornare indietro e temporeggiare nella scrittura → Quando si parla si deve prima pensare a ciò che si dice per evitare rischi nella conversazione perché una volta che si è parlato non si può cancellare ciò che si ha detto, è accaduto ormai.

Nella scrittura nasce la possibilità di temporeggiare: l'autore si può prendere un proprio tempo per scrivere, mettere il testo scritto da qualche parte e riprenderlo dopo.

un po', cancellare tutto il testo e rifare tutto da capo. Mentre l'oralità è vincolata alla transitorietà temporale e nella contemporaneità dunque non può ci si può prendere tempo per pensare. Nell'oralità siamo costretti dal tempo a rispondere e partecipare velocemente alla conversazione e non dagli altri ma è il tempo che ci incalza. La scrittura fa una differenza rispetto all'oralità perché con la scrittura chi scrive e chi legge può temporeggiare. Controllo del testo -> verificare la coerenza di ciò che si scrive, alla fine del testo non posso contraddire ciò che ho detto all'inizio del testo. Nel caso di testi giuridici e religiosi chi si occupa della coerenza è chi si occupa di scrivere un testo CANONICO ovvero il testo è una forma ormai immodificabile cioè qualcosa a cui non si può aggiungere o togliere nulla o modificare nulla. Per arrivare a un

testo canonico (es. religiosi, giuridici..) bisogna verificare la coerenza del testo. Per es. itesti religiosi e giuridici devono essere testi canonici.Questi problemi non ci sono nell'oralità e lo vediamo nei miti → pieni di contraddizioni che passanoinosservate perché il mito è una narrazione orale; è difficile controllare la coerenza di ciò che si diceperché tutto è transitorio. Per dimostrare ciò basterebbe ascoltare il discorso di un politico: se registriamoil discorso orale e poi lo trascriviamo, ci sarebbero 2 osservazioni: 1. L'effetto del discorso orale è diversodal discorso scritto 2. Nel testo scritto si vedono subito tutti gli errori, esitazioni, ridondanze, contraddizionietc → (cambia il concetto di coerenza) che nell'oralità passano inosservate perché nell'oralità tutto passarapidamente.Mentre nel testo scritto che si può rileggere si notano subito

i vari problemi come contraddizioni, ridondanze etc. Nel testo scritto → la coerenza è una coerenza testuale: è il testo che deve essere coerente e questo richiede un personale specializzato ecco perché i giuristi e chi scrive i testi religiosi sono un personale specializzato, colto. Sociologia generale 90 Ultima osservazione: la scrittura aumenta la differenziazione della comunicazione della società come sistema di comunicazione: diventa più chiaro che la comunicazione è un’operazione sociale perché “gli dei non lasciano biglietti in giro” → quando gli dei vogliono comunicare qualcosa in giro, dettano le leggi (dettare è un tipo di comunicazione orale) e nessuno ha mai visto un dio che scrive un testo. Dunque la scrittura è un’operazione tipicamente e specificamente sociale. Gli dei possono parlare ma nessuno ne ha mai visto uno scrivere. Noi parliamo di differenziazione della comunicazione edunqueLa scrittura rappresenta un avanzamento evolutivo della società nonostante abbia suscitato delle critiche, ma è tipico delle conquiste evolutive - generano una critica all'interno della stessa società che fa uso e ricorre a quella conquista evolutiva ed è evidente nel caso della scrittura. 2° MEDIUM DI DIFFUSIONE: LA STAMPA - metà 15° sec d.C. Se la scrittura venne inventata intorno al 9/8 sec. a.C. mentre la stampa viene inventa nella metà del 15sec. d.C. da Gutenberg 1450 circa e si avvia l'industria tipografica. Chi si è occupato della stampa parla di rivoluzione: la stampa ha rivoluzionato la società moderna come per noi i media digitali sono un evento rivoluzionario. Quindi quello che noi viviamo oggi con i media digitali (il fatto che abbiano rivoluzionato il nostro modo di comunicare) ecco una cosa analoga accade in Europa a metà del 1400. L'unica differenza è la rapidità della

rivoluzione: la stampa impiegherà un secolo per rendere evidenti gli effetti sulla società (si vedranno solo nel 1500). Per noi oggi i media digitali nel giro di 20 anni hanno rivoluzionato il nostro modo di comunicare e sono diventati quasi una seconda natura; la stampa invece impiegò molto più tempo, almeno un secolo prima di affermarsi e di sicuro ha rivoluzionato la società e il suo modo di comunicare.

Quando la stampa viene inventata i contemporanei parlano della stampa come un "arte di scrivere in modo artificiale": è un chiaro pleonasmo → ma allora qual è un modo di scrivere in modo naturale? I contemporanei avevano in mente la scrittura manuale che era l'unico modo che avevano per scrivere in modo naturale dunque usare una macchina voleva dire scrivere in modo artificiale; questo è per noi interessante perché si usa la distinzione naturale/artificiale e vuol dire semplicemente improbabile, produrre un

mprobabile: scrivere senza l'uso delle mani. La stampa ha rivoluzionato il modo in cui produciamo testi, consentendo di creare copie multiple di un documento in modo rapido ed efficiente. La stampa ha aperto nuove possibilità per la diffusione delle idee e ha contribuito alla diffusione dell'alfabetizzazione. Prima dell'invenzione della stampa, la scrittura era un'attività laboriosa e richiedeva una grande abilità manuale. Gli scribi trascrivevano i testi a mano, lettera per lettera, parola per parola. Con l'avvento della stampa, invece, è diventato possibile produrre copie multiple di un testo in poco tempo. La macchina da stampa, inventata da Johannes Gutenberg nel XV secolo, ha rivoluzionato il mondo della scrittura. Grazie alla stampa, i libri sono diventati più accessibili e diffusi, consentendo a un numero sempre maggiore di persone di accedere alla conoscenza. Oggi, con l'avvento delle nuove tecnologie, la scrittura è diventata ancora più accessibile. La digitazione su tastiera e l'utilizzo di software di elaborazione testi hanno reso la scrittura un'attività ancora più veloce ed efficiente. Possiamo scrivere e modificare testi con facilità, senza doverci preoccupare di errori di calligrafia o di dover riscrivere intere pagine. In conclusione, la stampa ha reso possibile scrivere senza l'uso delle mani, aprendo nuove possibilità per la diffusione delle idee e contribuendo alla democratizzazione dell'alfabetizzazione. Grazie alla stampa e alle nuove tecnologie, la scrittura è diventata un'attività accessibile a tutti, indipendentemente dalle abilità manuali.
Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
202 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bettalive02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto della proprietà industriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Cevolini Alberto.