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PROCESSI A FLUSSO PROCESSI A IMPULSO

Filosofia feedback feedback e feedforward

BASATA SU procedure stabili consolidate pianificazione e verifiche

ATTENZIONE A compiti ed efficienza obiettivi ed efficacia

RESPONSABILITÀ manager funzionali manager interfunzionali

ESIGENZE DI INFO accuratezza tempestività

REPORTING [PM] frequenti e costanti event driven

MODELLO TECNICO: classe che contiene gli invarianti strutturali e di contenuto dei vari documenti appartenenti alla classe in termini di descrizione e pianificazione.

STAKEHOLDERS: portatori di interesse verso il progetto, in senso positivo e non. Un esempio di stakeholders contrari è quello della concorrenza, a volte ex partner. [clienti, committenti, fornitori, società civili, utenti, finanziatori, etc...]

CULTURE ORGANIZZATIVE

[PREMESSA]

ORGANIZZAZIONE: strutturare e gestire le risorse in modo da raggiungere uno scopo. Formale, regole scritte esplicitamente; Informale, regole tramandate oralmente; Reale,

coesistenza di formalità ed informalità

CULTURA ORGANIZZATIVA: insieme di regole di comportamento scritte e non scritte [formali ed informali] di una comunità.

SCOPO: Esplicito, quello predeterminato;

Implicito, quello che nasce tra le persone singole che cooperano;

CASO REALE, si avrà sempre uno scopo implicito affiancato a quello esplicito:

ORGANIZZAZIONE: insieme di tutte le relazioni intercorrenti all'interno di un gruppo di individui cooperanti, nel quale gli obiettivi devono essere complementari, o quantomeno non contrastanti.

BUON FUNZIONAMENTO: Chi aggrega le risorse deve avere uno scopo vicino alle risorse umane [o perlomeno non contrastante con esse]. Nonostante ciò potrebbero formarsi dei sottogruppi secondari a prescindere dalla coesione degli scopi delle parti;

I comportamenti richiesti ed utili non devono contrastare quelli acquisiti nel tempo [abituali].

[CONCETTI DI ORGANIZZAZIONE STRUTTURALE]

STRUTTURARE:

Aggregare le risorse disponibili ma anche saper dividere. Esistono diversi modi di aggregare un insieme di risorse, sceglierne uno implica escludere gli altri disponibili alla scelta.

Mezzi, è l'aggregazione più naturale ed avviene raggruppando risorse simili.

  • Implica che le risorse umane abbiano un "modo di lavorare" identificabile come mansione/procedura indipendente dal suo obiettivo: funziona solo se esiste procedura che poi ricollega le mansioni e se vi è un potere che mantiene l'ordine internamente.
  • SISTEMI DI CONTROLLO basati su controllo compiti.

Fini, le risorse vengono aggregate in base al conseguimento e le risorse umane integrano le proprie attività:

  • Funziona solo se gli obiettivi sono ben definiti e percepiti dalle persone, le quali si sentono [e sono] responsabili del conseguimento ai vari livelli di dettaglio.
  • SISTEMI DI CONTROLLO basati su controlli di avanzamento.

STRUTTURA GERARCHICO-FUNZIONALE: topologia

più semplice per livelli di aggregazione. L’addestramento di personale nuovo avviene per affiancamento a figure affermate.

Linea Verticale, [GERARCHICA]

  • Responsabilità OPERATIVA: sistema di delega senza perdita di generalità,
  • che crea una nuova responsabilità a livello inferiore senza perderetraccia della responsabilità superiore;
  • Responsabilità di CONTROLLO: rimane al delegante principale.

Linea Orizzontale, [COOPERATIVA] con funzioni di coordinamento, collegamento e/o controllo. Di solito il potere delegato diretto è inferiore al verticale.

[3][TURBOLENZA AMBIENTALE, TIPOLOGIA ORGANIZZATIVA] Lo studio nasce dalla teorizzazione di Burns e Stalker volta a comprendere quali fossero le caratteristiche delle aziende che si rivelano vincenti sul mercato. Vengono distinti stampi MECCANICISTICI ed ORGANICISTICI, con schemi opposti, ma non esiste una migliore qualità se non in funzione dell’instabilità.

ambientale.

MECCANICISMO: tipico in ambiente s​tabile​, costa poco e produce molto attraverso attività proceduralizzate. Per la teoria dei sistemi, è un sistema chiuso [i meccanismi interni sono poco mutevoli per effetti esterni ambientali].

ordine;

  • risorsa minimizzata [poiché le stime sono precise su richieste note];
  • attenzione al breve termine per conseguire il lungo termine;
  • perseguimento dell'efficienza per raggiungere il risultato.

PRO [gerarchico-funzionale]

  • alto uso della tecnologia;
  • risorse usate in modo efficiente.

CONTRO

  • nessuna autorità centrale;
  • poca comunicazione multidisciplinare orizzontale;
  • decisioni influenzate non dagli obiettivi ma dalla linea predominante.

ORGANICISMO: tipico in ambiente ​instabile​, costa molto perché produce esattamente cosa richiede il mercato, nel minore tempo possibile. Nella teoria dei sistemi è un sistema aperto, perché è fortemente suscettibile a

stimoli dell'ambiente esterno. Il tema della velocità in questa tipologia è importante perché in ambiente instabile arrivare primi permette di lavorare in condizione di monopolio [se pure per poco]. Questo ha comportato la nascita dell'attenzione verso il Time to Market [TTM] e Time to Customer [TTC]. ridondanza; ● ruoli e compiti non precisi e indeterminati; ● attenzione al lungo termine; ● efficacia raggiunta attraverso percorsi non univoci, flessibili e veloci. ● SITUAZIONI INTERMEDIE: risultano contraddittorie poiché le caratteristiche delle due tipologie sono esattamente opposte tra loro. Ma l'ambiente non è mai perfettamente stabile e l'organizzazione aziendale non è mai perfettamente statica. Se l'organizzazione è ben divisa, possono anche coesistere le due culture. MECCANICISTICA ORGANICISTICA OBIETTIVI AZIENDALI divisi per compiti globali [per fini] COMPITI specialistici e

PROCEDURE E REGOLE - prescritte e mandatorie, flessibili ed adattive

CONTROLLO - sul compito, short term sul risultato, long term

COMUNICAZIONI - verticali e formali, informali e reticolari

IDENTIFICAZIONE - obbedienza e lealtà, professionalità e tecnica

PRESTIGIO PERSONALE - anzianità, esperienza, prestigio, risultati

CAMBIAMENTO E CULTURA ORGANIZZATIVA

CULTURA ORGANIZZATIVA: "Tradizione", abitudini comportamentali, regole non scritte, valori e credenze che caratterizzano le interazioni interne ed esterne.

NATA IN AMBIENTE STABILE: cultura forte, con perfezionamento meccanicistico. Tendono ad una chiusura verso l'esterno ed una forte conservatività.

NATA IN AMBIENTE INSTABILE: quelle che vengono premiate dal mercato sono più labili, perché rimangono in piedi grazie al successo che si ottiene. È un approccio organicistico che privilegia l'obiettivo piuttosto che la fedeltà.

TRANSIZIONE:

richiesta dall'inadeguatezza e richiede l'intervento di opinion● leaders [soggetti anticonformisti rispetto la cultura vigente].[5][ALTA TECNOLOGIA]+[6][R&S GERARCHICO-FUNZIONALI]Seguendo Burns e Stalker l'organizzazione adatta all'alta tecnologia è quella distampo organicistico con un favoreggiamento dello entrepreneurship, con: elevata componente ricerca e sviluppo; ● nella struttura GERARCHICO-FUNZIONALE per mezzi è una linea strutturale, ○ produce innovazione nella specialità e non nel sistema. Infatti tale struttura va bene per un mercato stabile. innovazione continua e veloce con salti di breve periodicità. ●[7][TASK FORCES E STRUTTURE PER PROGETTO]La struttura è per fini, perché l'obiettivo prevale sul compito. Nascono e muoiono con il progetto, e ciò causa scarsa continuità nelle risorse umane. l'addestramento di nuove risorse umane avviene attraverso corsi e/o

visite;
  • il controllo lo si effettua sugli obiettivi;
  • PRO
    • autorità completa del PM;
    • forte comunicazione multidisciplinare.
  • CONTRO
    • difficoltà nella gestione risorse [non vengono mai riallocate];
    • scarso sviluppo specialistico.

[8][STRUTTURE A MATRICE] ​artificiale! Nasce dalla sovrapposizione sullo stesso parco risorse di una gerarchico-funzionale e di una task force, utile per organizzazioni mediamente grandi che lavorano per progetti. Se non viene ben gestita, collassa tutto in una delle due strutture. Applicabile alle aziende ​high-tech p​erché la linea trasversale sviluppa know-how sistemistico e la linea verticale know-how specialistico.

[9][STRUTTURE DIVISIONALI] Strutturalmente, equivalgono a un insieme di aziende indipendenti tra loro supervisionate da una Holding esterna operativa. Differenza dalla task-force: non si scioglie a fine progetto ma ha un obiettivo di business; ogni divisione ha tutte e sole le risorse che necessita [causa

  1. ridondanza
  2. ogni divisione internamente può seguire la struttura che preferisce
  3. nei servizi centrali si impone logica meccanicistica

PROJECT MANAGEMENT COME DISCIPLINA SISTEMISTICA

1.1 INTRODUZIONE

PROJECT: progetto, ma sarebbe più opportuno intenderlo come programma comprendendo anche tutta l'attività di pianificazione e controllo oltre alla progettazione e costruzione.

DESIGN: progettazione.

PROJECT MANAGER: figura a cui è affidata la responsabilità di conseguire l'obiettivo di progetto.

PMBOK: project manager body of knowledge che raggruppa le conoscenze sistemistiche multidisciplinari dal quale un PM non può prescindere.

PROJECT MANAGEMENT: gestione integrata delle caratteristiche di progetto e dei suoi rischi identificati. È costosa in termini di:

  • organizzazione delle strutture e procedure
  • sistemi informativi, mezzi tecnici/informatici

1.2 MOTIVAZIONI DEL PROJECT MANAGEMENT

Applicare

Il project management nei grandi progetti complessi ha senso perché il costo del mancato raggiungimento degli obiettivi (penali, aborto del progetto, etc...) è quasi sempre un costo in perdita nettamente superiore al costo di un Manager.

[1.5]

[AREE DI COMPETENZA DEL PROJECT MANAGEMENT]

OGNI DISCIPLINA E METODOLOGIA DEL PM È INDIPENDENTE DALL'OGGETTO DEL PROGETTO!!

GESTIONE AMBITO E OBIETTIVI;

GESTIONE TEMPI;

GESTIONE COSTI;

GESTIONE E ORGANIZZAZIONE RISORS

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
48 pagine
3 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher -valeriap di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto della proprietà industriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Protto Stefano.