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E’meglio definire in anticipo gli aspetti che ci interessano, per evitare di oscillare da un comportamento a un altro, come avverrebbe se si osservasse alla cieca.

Pianificata, vale a dire che, l’osservazione, rispetto a chi, dove e quando, è realizzata non in maniera casuale.

Documentabile o registrata, cioè che fornisce il materiale che prova la sua utilizzazione.

Controllabile o passibile di verifica, può essere valutata da chiunque esamina i suoi prodotti.

AREE IN CUI SI USA L’OSSERVAZIONE

Nella ricerca in psicologia.. In campo educativo.. In campo clinico.

PROGETTO DI OSSERVAZIONE

Quando si fa un progetto, non bisogna avventurarci in tante cose, mettere in gioco tante variabili, perché non siamo sul piano della ricerca, ma sul piano dell’osservazione. Bisogna porci degli interrogativi a cui dare risposta:

  1. L’obiettivo.

OPsonline.it: la Web Community italiana per studenti, laureandi e laureati in Psicologia Appunti d’esame.

statino on line, forum di discussione, chat, simulazione d’esame, valutaprof, minisiti web di facoltà, servizidi orientamento e tutoring e molto altro ancora…http://www.opsonline.it 2001-2007® Nel progetto di osservazione si deve scegliere un obiettivo, porci un interrogativo plausibile con l’etàdel soggetto. Per esempio, sul piano dell’interazione, si vogliono rilevare le modalità interattive tra ibambini del nido e scuola materna. L’interazione si ha quando A agisce verso B e B reagisce, A offreun oggetto e B lo prende. L’unità più semplice dell’interazione è il comportamento di apertura erisposta. Affinché il bambino possa sviluppare questa unità fondamentale, occorrono una serie di competenze:ilbambino deve avere acquisito la nozione di contingenza interpersonale vale a dire che, deve esserecapace di modulare i propri comportamenti in rapporto a quelli degli altri. Per cui, se

L'interlocutore che il bambino ha davanti gli dice "ciao" lui deve mettere in atto una riposta in linea con il comportamento emesso dal partner. Il bambino impara la contingenza negli scambi quotidiani e a un'età precoce. Per contingenza dunque si intende come a un'azione ne segue un'altra, per cui se A offre, B deve prendere e non offrire. L'interazione ha delle caratteristiche quali:

  • Complementarità dei ruoli: l'uno deve completare l'altro, chi dà e chi riceve, chi parla e chi ascolta.
  • Intercambiabilità dei ruoli: sul gioco del dare e prendere il dare è il primo ruolo. Un soggetto deve imparare sia il ruolo del dare e prendere ed essere in grado di intercambiare nel corso dell'interazione. I bambini, per esempio, a una certa età sono incapaci di scambiare il ruolo: per esempio, nel tirare la palla devono o sempre tirarla o sempre riceverla perché non padroneggiano questa.
caratteristica.

  • Alternanza del turno: uno parla e l'altro ascolta senza interrompere.

I bambini di tre anni sono incapaci di padroneggiare queste caratteristiche e questo è stato dimostrato osservando il loro comportamento: è stato notato che due bambini messi insieme interagivano in parallelo e iniziavano un certo comportamento nello stesso tempo, oppure assumevano ruoli identici quando usavano lo stesso oggetto. Gli studiosi hanno concluso che si tratta di modalità che precedono il costruirsi della competenza interattiva, in quanto è proprio la capacità di coordinarsi all'altro in termini di fare la stessa cosa e rifarla nello stesso tempo, e di assimilare una serie di schemi comportamentali utili e di riconoscerli.

Tuttavia anche gli adulti a volte non sanno usare queste caratteristiche; per esempio, riferendosi all'ultima caratteristica, spesso quando si parla c'è sempre qualcuno che interrompe.

2. Cosa osservare.

Ricorda che questa è solo una possibile formattazione del testo. Puoi personalizzarla ulteriormente utilizzando CSS o altri tag HTML a tua discrezione.rilevare un aspetto particolare del comportamento per rispondere a questa domanda; non posso rilevare tutto. Il "cosa", deve descrivermi il comportamento oggetto del mio interesse; la specificazione di tale criterio, deve orientare l'osservatore e indicare quali sono i comportamenti che egli deve o non deve registrare. Il "cosa" è la definizione operativa del comportamento oggetto d'interesse, e che ci permette di avere dei criteri per dire: questo è aggressivo e lo rilevo, quest'altro non è aggressivo e quindi non lo rilevo; quindi è un indicazione sugli aspetti del comportamento sui quali devo focalizzare la mia attenzione che mi permette di scartare quelli che non rientrano nella definizione. Per esempio, l'aggressività, quel comportamento teso a danneggiare gli altri. Nel "cosa" non ci interessa la specificazione delle categorie e gli esempi, perché non ci danno il criterio per rilevare nel dettaglio il tipo di.Il comportamento è oggetto di studio. Per definirlo è necessario trascurare tutto ciò che non rientra nell'osservazione e questo differenzia l'etologia, che invece trascrive tutto perché non conosce il comportamento animale. Noi invece siamo capaci di capire il senso di certi comportamenti anche se non li conosciamo, ma questa capacità non l'abbiamo per i bimbi piccoli perché hanno modalità con significati diversi rispetto all'adulto. Certi comportamenti infantili per l'adulto sono privi di senso, perché ormai è distante dalla modalità del funzionamento infantile. Fonte: OPsonline.it - la Web Community italiana per studenti, laureandi e laureati in Psicologia. Appunti d'esame, statino online, forum di discussione, chat, simulazione d'esame, valutaprof, minisiti web di facoltà, servizi di orientamento e tutoring e molto altro ancora. 2001-2007®.osservare.Prima di iniziare la rilevazione, l'osservatore deve decidere su quali soggetti centrerà la propria attenzione, se ad esempio su bambini di 10 anni.
  1. Dove osservare.
Il luogo è scelto in rapporto alle informazioni che abbiamo e al tipo di comportamento che si vuole studiare. Esso è legato al tipo di attività che potrebbe essere libera o controllata. Nel caso in cui si vuole rilevare l'aggressività, è più probabile che essa emerga in una situazione non regolata dall'adulto, dove sorgono conflitti, ad esempio, per l'accesso alla stessa risorsa o per inserirsi in un gruppo. Il luogo deve essere uguale per tutti e non va molto bene se è generico come ad esempio un nido perché occorre tener presente le routine giornaliere e sapere dove i bimbi fanno certe attività. Inoltre, il tipo di ambiente in cui si conduce l'osservazione può essere strutturato o non strutturato. Nel caso in cui

L'osservatore deciderà di non strutturare l'ambiente, egli si limiterà a osservare e registrare ciò che avviene nel modo più completo possibile, mentre se deciderà di strutturare l'ambiente, registrerà solo specifici comportamenti predefiniti, oppure le risposte dei soggetti osservati a determinate modificazioni da lui introdotte.

5. Quando osservare. Dipende dall'organizzazione del contesto in cui si va a fare l'osservazione.

6. Come osservare. Riguarda gli strumenti e le procedure. L'osservazione può essere condotta dal vivo o può essere videoregistrata. Dal vivo, vado sul campo con il mio protocollo, e con tutte le indicazioni che mi sono date nel progetto, poi registro o codifico. Prima di fare l'osservazione sul campo, però, occorre un processo di familiarizzazione con chi si deve osservare. Per certi aspetti, l'osservazione dal vivo ha dei vantaggi perché permette di cogliere

certe caratteristiche che la videoregistrazione trascura: si coglie meglio il clima psicologico, si percepisce lo stato d'animo del soggetto osservato guardandolo in volto, se è a disagio per esempio. Tuttavia un problema dell'osservazione dal vivo, riguarda il fatto che i due osservatori possono non raggiungere un livello minimo di concordanza, e questo rende il loro lavoro inaffidabile e quindi c'è da ricominciare tutto da capo. La videoregistrazione è vantaggiosa per i seguenti aspetti: - Permette un uso migliore delle risorse umane e quindi costi minori in quanto è uno solo che va a osservare, mentre dal vivo, ad esempio, se voglio osservare dieci nidi, ciò mi comporta che due osservatori per volta mi vadano sul campo. - Permette anche a osservatori non molto esperti, di riuscire a cogliere e a trascrivere le caratteristiche del comportamento dei soggetti osservati e di rimediare agli errori che si possono fare, minimizzare gli effetti di.

distorsione a carico dell'osservatore: se è stanco, se non ha una capacità reattiva in tempi brevi, se non è un buon osservatore, tutto questo, grazie al fatto che si può rivedere più volte il filmato per rilevare e codificare meglio.

Con la videoregistrazione si ha una flessibilità nell'utilizzo del personale, nel senso che, il nastro può essere analizzato in tempi diversi, anche separati. Un osservatore per esempio lo analizza di mattina e un altro di pomeriggio.

Si può usare il materiale registrato per scopi diversi. Però la videoregistrazione ha anche dei svantaggi quali:

  • La rilevazione del clima emotivo; non è possibile cogliere da un immagine ciò che si coglie osservando dal vivo.

OPsonline.it: la Web Community italiana per studenti, laureandi e laureati in Psicologia. Appunti d'esame, statino on line, forum di discussione, chat, simulazione d'esame, valuta prof, minisiti web di facoltà.

Servizi di orientamento e tutoring e molto altro ancora…http://www.opsonline.it 2001-2007®-Impossibilità nell’eseguire un’analisi dettagliata, perché spesso le telecamere non ci permettono ad esempio di seguire tutte le parole, a volte la voce non arriva, c’è il problema della profondità, ma soprattutto l’occhio nudo è più fedele dell’occhio della telecamera. Inoltre la telecamera non riesce a riprendere le situazioni con la velocità e l’ampiezza di campo necessarie.

Diversa reattività alla presenza della telecamera: ci sono soggetti che reagiscono diversamente a seconda delle caratteristiche e dell’età. Gli adulti per esempio, sono i più sensibili alla presenza della telecamera, tendono a enfatizzare certi comportamenti. Al contrario, i bambini piccoli nemmeno se ne accorgono della telecamera. Più il soggetto cresce, e più è difficile neutralizzare.

l'effetto dell'
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
28 pagine
3 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/12 Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria0186 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto della proprietà industriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Scatolero Duccio.