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Sviluppo delle membrane fetali
- è simile a quello degli uccelli con la differenza che nello zigote dei mammiferi, il sacco vitellino si sviluppa
poco ma svolge un ruolo essenziale nelle fasi iniziali dell’empopoiesi.
- dopo la formazione della placenta, la nutrizione istiotrofica viene integrata e sostituita poi da quella
emotrofica nella quale i metaboliti essenziali sono forniti dalla circolazione materna.
- tutti i mammiferi hanno una placenta allantocoriale che presenta 3 strati extraembrionali fetali:
endotelio riveste i vasi sanguigni dell’allantoide;
tessuto connettivo mesodermico corioallantoideo;
epitelio del corion deriva dal trofoblasto.
Classificazione della placenta in base agli annessi embrionali coinvolti
coriale (carnivori) il corion è privo di vasi poiché l’allantoide si sviluppa tardivamente. Gli scambi
avvengono attraverso il celoma extraembrionale. Durante l’annidamento il trofoblasto invade la
mucosa uterina formando un punto di attacco non vascolarizzato;
corio vitellina (equino) permane finchè il sacco vitellino aderisce al corion per terminare con la
formazione del celoma extraembrionale (formazione tardiva dell’allantoide);
allantocoriale placenta definitiva. Si forma quando l’allantoide va ad occupare tutto il celoma
extraembrionale (con la fusione del mesoderma allantoideo con il mesoderma del corion) ed i suoi
elementi vascolari invadono il corion.
Classificazione istologica della placenta
adeciduata (suidi, equidi, ruminanti) —> non c’è perdita di tessuto né all’impianto né durante la
gestazione, né durante il parto;
parzialmente deciduata (bovino, pecora, capra) —> perdita al momento del parto di una parte
dell’endometrio che forma la placenta funzionale;
deciduata (carnivori, primati, roditori) —> perdita dell’endometrio durante lo sviluppo della
placenta;
epitelio coriale (adeciduata) —> cavallo, maiale, bovino. Corion fetale a contatto con l’epitelio
uterino;
sindesmo coriale (parzialmente deciduata) —> epitelio uterino parzialmente eroso alla sommità
delle travate delle cripte (placentoma);
endotelio coriale (deciduata) l’epitelio coriale è direttamente in contatto con l’endotelio vasale;
emocoriale (deciduata) l’epitelio coriale è a contatto con le lacune ematiche.
Classificazione topografica della placenta
diffusa (cavallo, maiale) zona di contatto tra i tessuti materni e fetali, occupa la maggior parte
dell’allantocorion;
cotiledonare (ovino, bovino) presenta aree circoscritte (caruncole uterine), alle quali aderisce
l’allantocorion;
discoidale (uomo, scimmia, roditori) quando i villi occupano una superficie discoidale;
zonata (singola= cane, gatto; doppia= furetto, procione) quando i villi sono disposti in forma di
fascia anulare.
- maiale diffusa epiteliocoriale con areole in prossimità degli sbocchi ghiandolari dell’endometrio.
- ruminanti cotiledonare sindesmocoriale, parzialmente decidiate.
- la mucosa uterina presenta estroflessioni (caruncole) che diventano parte della zona di adesione del
corion.
- nei ruminanti e nel suino si ha una placenta allantocoriale e corioammiotica in fase di transizione.
- cavallo diffusa epiteliocoriale. A livello del corion si formano espansioni (microcotiledoni) che
penetrano all’interno della mucosa senza erdoderla.
Lo sviluppo dell’allantoide è tardivo rispetto alle altre specie.
La placenta è di tipo corio vitellino.
Questo processo però è solo transitorio poiché alla terza settimana si ha la regressione del sacco vitellino e
lo sviluppo dell’allantoide con successiva formazione di una placenta allantocoriale.
- carnivori zona endocoriale deciduata.