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Storie facili e storie difficili: valutare i libri per bambini, Cardarello - Appunti Pag. 1
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Visione didattica: il libro come strumento per imparare e vivere le emozioni

La visione didattica considera il libro come strumento d'elezione per imparare le cose, soprattutto le parole, i nomi e la lingua. Ma il libro è anche un'occasione per vivere ed esteriorizzare le emozioni, come paura, riso e tenerezza. Il libro è uno strumento duttile che può essere utilizzato in molti modi e solleva l'interrogativo su cosa leggere e come leggere su diversi piani.

I libri rimangono uno stimolo e uno strumento importante, con una natura decisiva in molte prospettive diverse. Spesso l'analisi si concentra sul singolo libro, considerandolo portatore di valori estetici, psicologici, educativi e culturali specifici. Tuttavia, se si vuole avviare una riflessione generale che includa tipi di libri e tipi di lettura, senza esaminare singoli titoli, è utile considerare anche i libri nel loro formato generale, cioè di genere.

I libri descrittivi interpretano in modo canonico la visione del libro che "insegna" e rende accessibili conoscenze e saperi.

quelli narrativi si prestano maggiormente all'interpretazione emozionalista: sono congegnati per far vivere emozioni, sollecitare adesione emotiva, attivare tutte le corde intrinsecamente connesse alla narrazione. Sia i libri descrittivi che quelli narrativi sono equamente utili e produttivi per stimolare la curiosità, fare riflettere i bambini e dovrebbero essere entrambi presenti nelle scuole e nelle case dei bambini. I libri stessi, anche per la loro appartenenza a un genere, inducono e sostengono modi di lettura differenti da parte dell'adulto. Il rapporto del bambino che non sa ancora leggere con i libri è meno autonomo di quanto accadrà in seguito: la mediazione educativa, più o meno intenzionale, esercitata dai contesti di vita in cui si legge, è decisiva e la sua influenza straordinariamente importante. La lettura in famiglia è per il bambino molto gratificante, perché egli gestisce in modo autonomo la situazione, decide quale.libro come oggetto prezioso e la cura nella sua conservazione sono segnali importanti che trasmettono ai bambini il valore della lettura. Il secondo indice è la presenza di un'ampia varietà di libri, che spaziano dai classici della letteratura per l'infanzia alle nuove pubblicazioni, permettendo ai bambini di scegliere in base ai propri interessi e gusti. Il terzo indice è la presenza di momenti dedicati alla lettura, come la lettura ad alta voce da parte dell'insegnante o la lettura individuale durante il tempo libero. Questi momenti favoriscono l'immersione nel mondo della lettura e stimolano la fantasia e la creatività dei bambini. Infine, l'ultimo indice è la presenza di attività di discussione e riflessione sulle storie lette, che permettono ai bambini di approfondire la comprensione dei testi e di sviluppare le proprie capacità critiche. In conclusione, la lettura deve essere vissuta come un'esperienza piacevole e coinvolgente, che stimola la fantasia e l'immaginazione dei bambini, senza trascurare l'aspetto educativo.

Il tempo dedicato a scuola alla lettura condivisa rappresenta l'altro grande indicatore della qualità di lettura. Dello stile di lettura dell'adulto vengono valorizzati sia le capacità di animazione e drammatizzazione del libro, sia la qualità linguistica e cognitiva del discorso durante la lettura. Il tipo di domande che l'adulto fa ai bambini, il coinvolgimento dei bambini stessi e lo stile di gestione della conversazione rappresentano altrettanti indici della qualità dell'interazione. Spesso l'interazione studiata è quella della diade madre-bambino, tuttavia alcune considerazioni vanno assunte anche per la pratica professionale degli insegnanti. Le madri con attaccamento insicuro tendono a leggere meno frequentemente e in modo "più faticoso" ai loro bambini, come risulta da osservazioni sistematiche. La relazione interpersonale come il rapporto di attaccamento è sia un esito della pratica di lettura.

Che una condizione di cui tenere conto. L'attenzione alla interazione adulto bambino e alla comunicazione dell'adulto mostra l'importanza dei modi in cui l'adulto sollecita il bambino e la sua elaborazione del testo oltre che del discorso. L'interazione aperta e dialogata tra adulto e bambino risulta di gran lunga la più produttiva per le acquisizioni espressivo linguistiche. Fare domande aperte, lasciare l'iniziativa ai bambini, incoraggiare commenti e ragionamenti liberi: tutto ciò favorisce l'apprendimento linguistico e la capacità di espressione dei bambini. 3 stili di gestione della situazione di lettura: un primo stile descrittivo cui si affianca uno stile comprensivo e uno stile orientato alla prestazione, stili diversi sembrano risultare più adeguati a seconda dell'età e delle competenze dei bambini. Il clima di gioco piacevole e di intrattenimento vissuto con piacere rimane la chiave di volta delle

esperienze di lettura che producono stimolazione cognitiva, immaginativa, linguistica ed esisti di alfabetizzazione. La capacità dell'adulto di attivare la partecipazione del bambino e il suo coinvolgimento risultano decisivi non solo nella creazione del clima piacevole, ma anche per le acquisizioni alfabetizzanti. Un modello pedagogico degli eventi educativi, oltre che culturali, che valorizza i contesti dell'interazione più che gli scambi interattivi, gli scambi interattivi più del loro contenuto informativo, il clima piuttosto che le sequenze di azioni, l'aspetto di relazione più che nell'aspetto di contenuto. C'è un forte riconoscimento del ruolo delle emozioni, quasi una loro "riscoperta" vengono studiate nell'apprendimento della matematica, come nella formazione professionale degli insegnanti. Le risposte emozionali sembrano le più importanti, il coinvolgimento dei bambini l'imperativo categorico.l grado di entrare in sintonia con il testo. La lettura diventa quindi un'esperienza sensoriale, che coinvolge non solo la mente ma anche il corpo e le emozioni. Per creare un'atmosfera adatta alla lettura, è importante curare l'allestimento dello spazio. Si possono creare angoli dedicati alla lettura, con comode poltrone o cuscini, e illuminazione soffusa. In questo modo si favorisce la concentrazione e si crea un ambiente accogliente e rilassante. Durante le attività di lettura collettiva, è importante utilizzare modi di parlare ed esprimere le emozioni che coinvolgano i partecipanti. Si possono utilizzare toni di voce diversi per interpretare i personaggi, fare pause suggestive e gesti che accompagnino il racconto. In questo modo si rende la lettura più vivace e coinvolgente. Il rapporto con il libro e la lettura deve essere fonte di piacere. Solo se si prova piacere nel leggere si può sperare di promuovere la lettura tra i ragazzi. È importante trasmettere l'entusiasmo della lettura, comunicando empaticamente l'amore per i libri e le storie che contengono. Infine, è fondamentale che il bambino comprenda ciò che legge. La lettura diventa piacevole solo se si riesce a entrare in sintonia con il testo, a capirne il significato e ad apprezzarne le sfumature. Per questo è importante stimolare la comprensione del testo, attraverso domande, discussioni e approfondimenti. In conclusione, la lettura è un'attività che va oltre la semplice decodifica delle parole. È un'esperienza che coinvolge tutti i sensi e le emozioni, che si basa sull'empatia e sulla comprensione. Curare i rituali, l'allestimento dello spazio, i modi di parlare ed esprimere le emozioni è fondamentale per rendere la lettura un'attività piacevole e coinvolgente.

Il grado di apprezzarne gli elementi specifici. Il contatto con il libro e la lettura da parte dei bambini più piccoli può costituire un'ottima occasione per far convivere esperienza piacevole ed embrionali capacità di comprendere e apprezzare la lingua scritta. La comprensione è una dimensione che viene spesso sottintesa quando si esaltano i significati della lettura ai bambini: invece la possibilità di condividere emozioni, immaginare scenari o eventi, elaborare insieme significati e sentimenti riposa su una capacità, minima certo, di elaborare i segni di cui è fatta la storia o il testo e di coglierne la successione, le motivazioni, gli snodi narrativi. Dagli anni '70 (Lumbelli e Salvadori) hanno controllato la comprensione delle storie da parte dei bambini hanno mostrato le forti difficoltà dei bambini svantaggiati, sotto il profilo socioculturale e linguistico, a intendere correttamente il senso delle storie e dei semplici libri.

che si sviluppa la capacità di comprendere e interpretare il linguaggio scritto. La lettura ad alta voce, invece, rappresenta un momento di condivisione e di stimolo all'immaginazione. Attraverso la lettura, i bambini possono entrare in contatto con mondi fantastici, personaggi affascinanti e storie emozionanti. La voce dell'adulto che legge diventa uno strumento magico per trasportare i piccoli lettori in universi lontani e sconosciuti. Entrambe queste modalità, raccontare e leggere ad alta voce, sono fondamentali per lo sviluppo cognitivo e linguistico dei bambini. Attraverso la narrazione, i bambini imparano a organizzare le idee, a sviluppare la fantasia e a comprendere il significato delle parole. La lettura, invece, permette loro di ampliare il proprio vocabolario, di migliorare la comprensione del testo e di sviluppare la capacità di concentrazione. In conclusione, raccontare e leggere ad alta voce sono due attività che arricchiscono la vita dei bambini, stimolando la loro immaginazione e favorendo lo sviluppo delle competenze linguistiche.

stesso rende particolarmente cogente il problema della comprensione.

Capitolo 2. Strumenti per la diagnosi di comprensibilità: La comprensione nella lettura assomiglia invece all'apprendimento significativo, che altro non è, secondo questo autore, che la combinazione di due tipi di informazioni: quelle che leggiamo o ascoltiamo e quelle che abbiamo nella nostra mente "pertinenti" all'argomento. Per la comprensione svolge un ruolo cruciale la memoria, intesa non più come un serbatoio inattivo o un deposito inerte di cose sapute, quanto come un flusso attivo e organizzato di conoscenze che entrano proficuamente in contatto con le parole che ascoltiamo o leggiamo e convergono nel produrre infiniti significati nuovi a partire da conoscenze precedenti. L'immagine veicola una conoscenza della scena e contiene informazioni non presenti nel brano, ma da esso presupposte. L'immagine in questo caso costituisce, e istituisce il contesto appropriato.

Del brano. L'inferenza è una informazione non contenuta esplicitamente in un testo, ma prodotta a partire da esso se il lettore dispone delle conoscenze di riferimento, dunque è un informazione generata dal processo di interazione tra testo e conoscenze del lettore. Il meccanismo di comprensione però riposa sul fatto che le conoscenze chiamate in causa durante la lettura non piovono disordinatamente dalla nostra memoria in modo casuale. Gli studi della comprensione individuano due modi principali di strutturazione delle conoscenze enciclopediche, che agiscono non solo in età evolutiva: gli script e i schemi. Lo script è la conoscenza che noi abbiamo di certi eventi o episodi, nel loro svolgimento ordinario, è quindi la conoscenza organizzata di una serie di azioni, oggetti ricorrenti e stabili in una particolare situazione. È una conoscenza astratta e concreta al tempo stesso, costituita da una ragnatela di rapporti tra oggetti e azioni;

e rappresenta una delle più semplici struttura concettuali dellamente, precocemente posseduta dai bambini e ben funzionante anche nella mente dell'adulto. Gli script servono ai bambini esattamente come agli adulti, per orientarsi nella vita, per comportarsi "adeguatamente" ed avere aspettat
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A.A. 2012-2013
5 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto della proprietà industriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Chiantera Angela.