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Ambito tedesco> 1636 traduzione completa tedesca da parte di MArtin Opitz, stile barocco,
concetti religiosi, realta e` quella dell guerra dei 30 anni e nella dedica iniziale si dichiara di voler
consolare la propria nazione dalla mseria del presente.
JEan Rotrou
Nel XVII secolo la caratteristica essenziale dei drammi della vicenda tebana e` la
contaminazione delle fonti, come per la tragedia Antigone (rappresentata nel 1638, pubblicata
1639) di Rotrou.
Il dramma e` imperniato sull'argomento militare: mostra nella poesia quel che invece il
dedicatario (conte di Guebriant) compie nella realta. La guerra di Tebe distogliera il dedicatario
dalla guerra in Germanie il sangue versato sulla scena in una guerra che non e` funesta,
precedera`` il sangue in Germani.
Trama: nella camera da letto di Giocasta che si veste, dialoga con Ismene. Nella notte e`
stata portata guerra a Tebe e a condurre l'esercito nemico e` Eteocle. Antigone racconta di
aver assistito al suicidio di Meneceo che si e` sacrificato per Tebe. Entra Eteocle e annuncia
che gli eserciti sono alla pari: Eteocle vorrebbe lasciare il regno a POlinice, ma questo e` odiato
e racconta che Meneceo si e` ucciso per aver una morte eroica. Creonte non e` dello stesso
avviso: la morte del figlio porta vantaggio solo a chi sapra approfittarne. Lui e il figlio non si sono
macchiati di nessun assassinio e nessun incesto, come i regnanti e inveisce contro gli dei.
Eteocle vuole scusare Creonte,perche ha perso il figlio, ma lo invita a non esagerare e a ritirarsi
con lui nel consiglio di guerra. Antigone e Emone rimangono soli: Antigone sconvolta per le
ccuse di Creonte, crede che non sia il caso di sposare Emone; Emone dice di aver combattuto
Polinice proteggendolo per amore di Antigone e Antigone cnfessa di amare piu Polinice di
Eteocle. Antigone prega Emone di adoperarsi per la pace.
Nella tenda di Polinice questo medita di risolvere la guerra in un duello col fratello; non riescono
a distoglierlo e va in battaglia: Eteocle si e` dimostrato piu umano, ma Polinice dice che l'unica
maniera per cessare la sua ira e` essere ucciso per mano di Antigone, l'unica morte che
accetterebbe. In caso contrario il suo desiderio e` la vendetta. I due fratelli allora combattono e
Antigone assiste dallle mura. Eteocle in segno di rispetto depone la spada, ma Polinice e`
irremovibile. Giocasta cerca di farli ragionare. GIocasta pero maledice i figli ed esce furisa. Dalle
mura guardano Emone e Creonte.
Nell'atto quarto Emone racconta ad Antigone che i suoi fratelli si sono uccisi crudelmente.
Anche Giocasta e` morte; Ismene annuncia il divieto di Creonte di seppellire Polinice. Antigone
lasciata sola chiede aiuto a Ismene per seppellirlo; Argia intanto cerca il cadavere; le due donne
solidali . Vengono scoperte e mentre Antigone e Ismene vengono arrestate, Argia non e` sua
suddita e quindi la lascia libera. Efite ed Emone tentano di ricondurre Creonte alla ragione
invano
Atto quinto Emone cerca di salvare Antigone, mentre Tiresia preannuncia le sventure a
Creonte. Creonte allora cerca di evitare la catastrofe, ma e` troppo tardi perche Antigone si e`
uccisa e Creonte assiste al suicidio del figlio. Ismee rimpiange la sua capacita di togliersi la vita.
>> Rotrou dipende da Stazio e Seneca, ma soprattutto da Alemanni. In linea con la politica del
cardinale Richelieu, la tragedia afferma il principio di sottomissione del potere regale all'autorita`
religiosa e della necessita` del sovrano di conciliare le leggi del trono, la clemenza e il timore
per gli dei. Rispetto alla tragedia classicistica contemporanea, Rotrou da` prova di originalita`
rifiutando la rigida unita` d'azione e componendo le sue tragedie per scene distaccate, secondo
un'estetica del discontinuo, in cui quel che conta sono i legami tematici e i forti chiaroscuri. Ad
annunciare il teatro di RAcine c'e la rappresentazione delle forti passioni (amore e legame ai
limiti dell'incesto Antigone-Polinice).
Tebaide di Racine
1664 (prefazione del 1676 pag. 81).
LA su acatastrofe e` sanguinods, muoiono tutti, ma, dice, la TEbaide e` il soggetto piu tragico
dell'antichita`NOn da spazio all'amore, lo attrribuisce a uno dei personaggi secondari.
Trama:
atto primo: Giocasta e Olimpiade assistono alla guerra fratricida. Gioccasta amanda a
chiamare Antigone poi torna dal campo Etecle; POlinice non si e` presentato a combattere.
Eteocle vuole difendere Tebe dagli argivi. Creonte meravigliato perche Eteocle sembra fuggire,
lasciando alla madre il regno, chiede a GIocasta cosa vuol dire, e lei gli rispondeche i due figli
tenteranno una via per la pace e per il regno comune, un anno a testa. Creonte non e`
d'accordo, pernsa che si tratti di vigliaccheria e che Tebe debba difendersi. Interesse dello stato
e` avere un solo re (pag. 82)
Giocasta rimprovera Creonte: solo con la scomparsa di Eteocle e POlinice lui otterra il regno.
Antigone ricorda che Emone e`dalla parte di POlinice. Creonte lo sa.
Confronto Antigone e Creonte= mentre in Sofocle e` Emone a difendere Antigone, qui e` questa
a difendere l'amato e Creonte le rimprovera di avere gli occhi offuscati dalll'amore. Emone e` un
ribelle e va punito;
Atto secondo: Dialogo Antigone-Emone il quaale rimprovera alla sua amata di impedigli dopo
un anno di assenza di avvicinarsi a lei. Antigone chiede perche deve assecondare i suoi
desideri e lei dimenticarsi del fratello (pag.83)
Emone ha obbedito per amore ad Antigone che gli ha chiesto di mettersi dalla parte di Polinice,
abbandonando cosi la citta, il padre e lei stessa. (pag. 83)
Emone svela quanto duro sia per Polinice accettare la guerra e si augura che possa
rappacificarsi con Eteocle, speranza che esprime un po sccetticamente anche Antigone.
Entra Olimpiade porta il responso: Tebe non sara` libera fino a che non sara` versato sangue
anche dell'ultimo membro della casa reale. Antigone ha paura per tutti, anche per Emoone.
Giocasta con Polinice il quale fa un discorso contro la pace e manifesta l'assolutismo(pag. 84)
Giocasta sottolinea che tiranno e` colui che regna con l'inganno, Eteocle.Polinice quindi per
difendere la legittimita` monarchica si sente in dovere di combattere contro il fratello. Antigone si
rivolge a POlinice, lo rimprovera perche il loro legame non ha piu alcuna influenza; Polinice
risponde che non e` lui a essere cambiato, ma il traditore ad averla sottratta a lui. Antigone gli
assicura che non accetterebbe mai di vedere usurpato il trono che spetta a POlinice, solo gli
chiede di attendere.
Entra un soldato annunciando che la tregua e` staa infranta da Creonte
Atto terzo: Giocasta manda Olimpiade a vedere che cosa accade. Ha sentito che Meneceo
figlio di Creonte e`uscito dalla reggia. Antigone porta le nuove: dopo aver tentato di trattenere i
due frateli chiamandoli, tra loro si e` posto Meneceo che eroicamente si e` ucciso davanti a loro,
esortandoli alla pace (sacrificio inutile). Polinice rivuole solo il suo regno e Eteocle ascolta
Creonte; Eteocle sente la necessita della guerra e vuole vendicare Meneceo. Arriva Attalo ad
annunciare che POlinice vuole parlare con teocle nella reggia o nel campo:invano Giocasta
invita Eteocle ad aspettarlo li. Rimasto solo Attalo Creonte svela le sue vere speranze: la guerra
per lui e` diventata pericolosa; sa e spera che la pace non durera` e che Eteocle e Polinice si
scontrino.
Confronto Creonte- Eteocle: Eteocle ammette che l'odio per il fratello e` inestinguiblie segnato
dalla loro stirpe; Creonte allora gli conferma che tutti il popolo e` dalla sua parte e che se si
trattera`di combattere combattera`. Polinice spera che il suo sangue e quello di Eteocle
risolvano i gemiti della patria.
Accettato il duello Giocasta chiede di essere uccisa e` lei in quanto madre l'origine dei mali.
Confronto Polinice -Giocasta e` drammatico: alle ragioni della famiglia, Polinice oppone quelle
dello Stato e dell'onore. Il trono di Argo non puo sostituire quello di Tebe (pag. 87)
Escono e si preparano al duello
Atto quinto: (pag. 87) Olimpiade annuncia la morte dei due fratelli e Antigone dichiara di amale
piu POlinice dell'altro fratello. Arriva Creonte e descrive nei dettagli il duello nel quale entrambi
sono morti. Antigone chiede a Creonte che ha la consolazione di essere diventato re ed
acclamato dal popolo, di essere lasciata sola, ma Creonte la ferma e le chiede di salire con lui
sul trono. Antigone e` sdegnata.
>> l'Antigone di Racine agiscce per amore nonostante le dichiarazioni dell'autore nella
Preface. Resta poco potente motivazione. Antigone diventa figura femminile sulla quale
convergono tutte le tenerezze e le gelosie degli amanti. Lei e` gelosa di Emone e mantiene
intatto il pudore persino quando rersta sola con l'amato che di ritorno dal campo di battaglia le
fa profferte eroiche. IL linguaggio dei personaggi e` quello della corte seicentesca.
L'Antigone di Racine e` una figura priva di conflittualita; il destino muove i fili di questa antigone
e le convenzione. La paradossalita che sara dipinta dal Racine maturo, le forze dell'inconscio,
agiscono nella Tebaide nella figura di Creonte, attratto dalla verginita della figlia di Edipo, tanto
da desiderare oscuramente di divenirne il re e l'amante. Eppure il giovane RAcine aveva
rifiutato di servirsi delle Fenicie di Seneca come modello.
LE Antigoni operistiche del XVIII secolo e il libretto di MArco Coltellini
Antigone come amante disperata diventa soggetto d'opera: piu di 30 libretti vengono scritti sulla
sua vicenda e su quella tebana (musicati da Scarlatti, Wagenseil, Galuppi, Sacchini, D.
Scarlatti, von Winter, Traetta)
Il melodramma ha un ruolo di primo piano nel recupero del mito di Antigone.
Una serie di queste opere si basano sul libretto di Marco Coltellini, poeta livornese,
ammiratore di Metastasio chiamato a succederlo come "poeta cesareo" alla corte di Vienna.
Con Tommaso Traetta mise in scena nel noovembre del 1772 una Antigona dedicata alla
generosa mecenate dell'opera italiana alla sua cortee, Caterina II: la sorella dell'imperatrice
cantava nel ruolo di Ismene e gli altri ruoli erano ricoperti dai maggiori cantanti del tempo. I
libretto di Coltellini apporta modifiche a Sofocle:
- non ci sono Tiresia ed Euridice
- ci sono presenze mute
- il coro ha un ruolo subordinato
- introduce la figura di Adrasto, nobile tebano che funge da consigliere ddi Creonte
- Emone e Ismene prendono parte al conflitto con Creonte in modo piu incisivo
- ala fine c[e una soluzione: Creonte libera Antigone ed Emone e c`e una grande festa con coro
di vergini intorno ai due posi, le statue incoonate di Amore e Imeneo, tutto il popolo che balla
partecipe della gioia, conclude lo spettacolo.
Finale nello spirito illuminista:la legge morale che ` in ogni uomo, il sentimento che
accomuna gli esseri umani, puo vincere obblighi che sembrano indissolubili e tirannici come la
ragione di Stati. I conflitti vanno superati: e` il significato finale.
Tutte le opere su Antigone del XVIII secolo terminano con un lieto fine.
Un altro si