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L'obiettivo della Ricerca-Azione

L'obiettivo è far si che i professionisti in questione riescano a condividere unostesso linguaggio (insieme di valori, conoscenze e procedure) che definisca lacornice di significato entro la quale i problemi sono definiti e trattati. Per questaragione l'obiettivo della r-a è quello di aiutare le persone a scoprire le scelteimplicite che orientano la loro percezione della realtà, i loro obiettivi e lestrategie adottate per realizzarli, perché è avendo accesso a tali scelte che èpossibile aumentare il controllo delle persone sulle loro azioni.

Perché è complicato parlare di validità in R-A?

Nella r-a è complicato parlare di validità in quanto genere d'intervento è costituito da diversi approcci metodologici, che avvalendosi di principi e di processi differenti, complicano la possibilità di stabilire un criterio di validità univoco e corretto. Nelle r-a ad orientamento

quasi-sperimentale infatti risulta più semplice verificare la validità dell'intervento effettuato, in quanto esiste un'ampia letteratura metodologica che ha individuato i criteri di validità delle ricerche sperimentali. Negli altri approcci però questi criteri "causali" mancano, essendo meno improntate al controllo psicometrico e lasciando maggiore spazio invece all'essere metodi qualitativi. Ne risulta che molti indicano come limite più rilevante di questi orientamenti di ricerca-azione, proprio quello relativo alla carente qualità metodologica. Un altro elemento critico relativo alla validità in ricerca-azione è dato dalla mutabilità dell'oggetto di indagine, che non rimane mai statico, ed è inserito all'interno di un disegno di ricerca (creato ad hoc dal ricercatore con i partecipanti) che si modifica in itinere, sancendo di fatto una continua evoluzione del processo di ricerca-azione, che diventa sempre.

più complesso da validare. Nel momento in cui in moltiorientamenti di r-a si sottolinea come la costruzione della realtà che conduce alcambiamento sia declinata in termini di intersoggettività, è chiaro che peraumentare la validità degli interventi, non basti più considerarla come unaquestione inerente unicamente al ricercatore in relazione ai risultati ottenuti(come avviene nell’approccio quasi-sperimentale), ma deve coinvolgeresoprattutto chi ha contribuito a costruire tali risultati e ad interpretarli, ovvero ipartecipanti delle ricerche. Si può concludere quindi dicendo che tanto più ipartecipanti sono stati coinvolti nell’interpretazione e validazione dei dati, tantomaggiore sarà la credibilità e l’autenticità dei risultati ottenuti agli occhi deglialtri che condividono gli stessi problemi di partenza.

- Esempio di R-A e in particolare l’orientamento seguito- La partecipazione

Nella R-A: la centralità della partecipazione è uno dei principi metodologici della R-A e determina un aspetto diverso ed innovativo rispetto alla tradizionale ricerca scientifica, che invece separa nettamente i ruoli di chi conduce e di chi partecipa alla ricerca. All'interno della metodologia della R-A il valore della partecipazione comunque differisce, perché nel caso della R-A sperimentale, la partecipazione ha prevalentemente un carattere sperimentale in quanto determina la qualità dei dati raccolti e lo stabilizzarsi del cambiamento, dato che solo una convinta partecipazione dei destinatari di tale cambiamento può favorirne un buon risultato. Nelle R-A non sperimentali, la partecipazione ha invece un valore generativo perché la conoscenza che porta al cambiamento e alla risoluzione dei problemi nasce proprio dallo scambio collaborativo tra il ricercatore e gli attori della R-A dalla fase di ricerca fino all'interpretazione dei dati.

raccolti e all'implementazione di soluzioni rispetto ai problemi indagati. Quest'ultimo valore della partecipazione permette agli attori della R-A di andare anche oltre alla risoluzione del problema in questione, permettendo loro di "imparare ad imparare" grazie all'auto-riflessività. - Fondamento etico nella R-A: il fondamento etico è uno dei principi metodologici della ricerca-azione ed è costituito dal valore che anche tutti gli altri principi posseggono, ovvero puntare al fatto che la metodologia non sia solo una risoluzione dei problemi in questione calata dall'alto magari da un esperto, ma si prefiguri come una crescita personale dell'individuo e del gruppo che partecipa al processo di cambiamento, collaborando in maniera attiva. Affinché questo si realizzi è necessario dare il giusto peso all'ethos democratico all'interno del processo di cambiamento, cosicché le persone apprendano valori che non

Siano confinate alla sola dimensione lavorativa, ma appunto mirino allacrescita personale.

Action groups: sono dei piccoli gruppi di discussione formati dal ricercatore per analizzare e discutere i dati ottenuti ed elaborati da quest’ultimo in merito alla ricerca effettuato all’interno dell’organizzazione per individuare le aree problematiche. Gli action-groups hanno quindi il compito di valutare i nodi emersi dai questionari somministrati dai ricercatori per verificare se ciò che emerge effettivamente rappresenta l’idea comune aziendale o se invece non sono state rilevate altre aree deficitarie. Al termine della valutazione, il ricercatore chiede ad ogni action-group di effettuare un action planning per generare delle possibili soluzioni ai problemi evidenziati.

Focus groups: I focus groups sono dei gruppi di discussione organizzati per esplorare un set di specifiche questioni, alla presenza di uno o più moderatori col compito di facilitare il dialogo.

Il focus group può essere interpretato secondo due accezioni diverse: 1) La prima è di matrice positivista e vede nel focus group una tecnica di rilevazione di opinioni, atteggiamenti, rappresentazioni ed esperienze dei personaggi. In questo caso l'attenzione è posta sulla rilevazione di dati che siano validi ed attendibili. 2) La seconda invece è di matrice sociocostruzionista e vede nel focus group uno strumento di trasformazione degli interessi, rappresentazioni e modi di pensare degli stessi, che nasce dal racconto in gruppo al ricercatore delle proprie idee, ma non si limita a questo perché esse vengono anche dibattute e confrontate con quelle degli altri partecipanti. Questo processo, secondo la matrice socio-costruzionista porta alla trasformazione e al cambiamento. - Validità pragmatica: pro e contro; la validità pragmatica è uno dei criteri utilizzati da molti ricercatori per validare gli interventi effettuati. Essa consiste nel

Poter evidenziare chiaramente gli esiti riconoscibili di cambiamento per la risoluzione dei problemi esistenti prima dell'intervento, i quali costituiscono dunque un indicatore di validità della ricerca. Il significato di validità pragmatica può essere riassunto nella frase: "la verità di una ricerca consiste nella sua utilità". Questo concetto di validità pragmatica però, pur essendo rilevante, risulta non pienamente soddisfacente per diversi aspetti: una pratica può essere considerata utile anche se risulta essere falsa di per sé (come nell'esempio delle rotte di navigazione, che sono molto utili per i navigatori, ma si basano su un modello geocentrico dell'universo che è risultato essere falso); alcune pratiche possono essere considerate utili perché i risultati sembrano quelli desiderati, ma in realtà i risultati ottenuti non dipendono dalle pratiche utilizzate (esempio...

del raffreddore che in dieci giorni svanisce e si dà merito a delle operazioni di medicina popolare, quando invece un normale raffreddore se ne va da solo in quell'arco temporale); infine l'acquisizione e la diffusione di diverse modalità di lavoro possono essere frutto di autorevolezza e potere di chi le propone, piuttosto che dipendere solamente dalla vera e propria validità che possiedono. - A partire da quali riflessioni il ricercatore- consulente sceglie gli strumenti di rilevazione per la R-a?: Nella R-A il consulente nel momento in cui si trova a dover scegliere quali strumenti di rilevazione utilizzare deve tener conto che questi: siano trattabili nel contesto specifico di intervento, essendo in grado di tenere conto di chi è il ricercatore, qual è l'oggetto di indagine e qual è di conseguenza il contesto; siano di utilità rispetto al bisogno specifico dell'organizzazione con cui si collabora; siano creati ad arte nel e per

Il contesto in cui vengono utilizzati, evitando quindi strumenti pre-confezionati. Il criterio quindi che guida la scelta degli strumenti da parte del ricercatore è quello dell'utilità per la produzione di conoscenza e di cambiamento.

- Il ruolo del ricercatore in uno intervento descritto dal libro

- Le caratteristiche comuni tra le diverse prospettive teoriche in R-A: anche se le prospettive teoriche che contribuiscono allo sviluppo di processi di R-A sono diverse tra loro, possiamo comunque identificare delle dimensioni che risultano invece accomunarle tra loro. Gli elementi che percorrono trasversalmente gli approcci differenti di R-A sono:

  1. la r-a è un processo centrato su un problema all'interno di un contesto specifico ed indirizzato dunque a problemi di vita reali
  2. la r-a è un'indagine in cui la conoscenza viene generata dai partecipanti tramite la reciproca collaborazione
  3. la diversità di esperienze che possono possedere i partecipanti
partecipanti è vista come una risorsa e un'opportunità di maggiore arricchimento 4) i significati costruiti all'interno del processo di indagine conducono all'azione, viceversa, le riflessioni sull'azione conducono a nuovi significati 5) la validità della conoscenza acquisita tramite un processo di ricerca-azione è data dalla capacità delle azioni di risolvere efficacemente il problema e di aumentare il grado di controllo dei partecipanti nella gestione della situazione Risultano inoltre rilevanti altri tre aspetti distintivi: 1) la dimensione della pratica riflessiva 2) il principio della partecipazione 3) l'enfasi sulla relazione ricercatore-attori I gruppi strumento: sono piccoli gruppi concepiti come strumenti consultivi (di cinque membri circa) creati ad hoc con soggetti che sono coinvolti a vari titolo nel problema in questione dal ricercatore e usati da quest'ultimo come strumenti appunto per validare e potenziare laqualità dei dati ottenuti dalla ricerca sul campo. Il ricercatore in questo genere di gruppi fu
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Publisher
A.A. 2021-2022
14 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher catomsin di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto della proprietà industriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Dal Corso Laura.