Articolo del 21-03-2023

Chi soffre della sindrome della gambe senza riposo (RLS, dall’inglese Restless Legs Syndrome) manifesta un irrefrenabile e urgente bisogno di muovere le gambe, soprattutto in situazioni di riposo o durante la notte.

Caratteristica principale di questa condizione è infatti la necessità di muovere le gambe come conseguenza di una sensazione di irrequietezza, che talvolta viene descritta anche come vero o proprio fastidio, prurito o puntura.

Può anche manifestarsi con una serie di movimenti involontari delle gambe, noti come movimenti periodici degli arti (PLMS, Periodic Limb Movements of Sleep). Sono coinvolti soprattutto gli arti inferiori (piedi, polpacci o cosce), ma talvolta la sindrome delle gambe senza riposo può interessare anche le braccia.

Nota anche come malattia di Wittmaack-Ekbom, la sindrome delle gambe senza riposo è un disturbo neurologico che colpisce o ha colpito tra il 5 e il 15% degli adulti.

Scopriamo di più.

Sindrome delle gambe senza riposo: sintomi

La sindrome delle gambe senza riposo presenta sintomi non facilmente definibili e diversi da soggetto in soggetto, tra questi:

  • Irrequietezza motoria degli arti
  • Sensazioni di fastidio alle gambe
  • Prurito
  • Formicolii
  • Bruciore
  • Scosse
  • Gambe che tirano

Alcune persone lamentano anche l’impossibilità di stare seduti per lungo tempo, ad esempio durante un viaggio in treno.
Altro sintomo caratteristico del RLS è rappresentato dal fatto che le sensazioni spiacevoli sono alleviate dal movimento: scrollare le gambe, fare una passeggiata, stirare le gambe o massaggiarle può apportare dei benefici.

Coloro che manifestano sintomi più severi lamentano sensazioni di intenso fastidio, che talora si può avvertire anche come un leggero dolore.
Chi ne è colpito più lievemente, invece, accusa i sintomi ad esempio in caso di grande stanchezza, durante lunghi viaggi o la sera davanti alla tv. Difficilmente, in questo caso, i sintomi si manifestano durante la notte.

Ad ogni modo, i sintomi originano nel profondo delle gambe e non in superficie, e sono molto diversi dai crampi notturni.

PLMS, movimenti periodici degli arti durante il sonno

Si stima che fino all’80% di coloro che soffrono della sindrome delle gambe senza riposo accusi anche la presenza dei movimenti PLMS, ovvero movimenti periodici degli arti durante il sonno.

Questo disturbo si manifesta con una o entrambe le gambe che, in particolare durante il sonno, si agitano in modo incontrollabile, con movimenti ripetitivi e involontari a cadenza di 10-60 secondi l’uno dall’altro.
Tali movimenti possono essere così intensi da svegliare il soggetto che ne soffre e recare disturbo anche ad un eventuale partner.

Oltre ai sintomi diretti e immediati della sindrome delle gambe senza riposo, ve ne sono altri che possono sorgere come conseguenza alle sensazioni di disagio generate dal disturbo: disturbi del sonno, stanchezza diurna, stress, sbalzi d’umore e depressione.

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Sindrome delle gambe senza riposo: cause

Le cause della sindrome delle gambe senza riposo sono, ad oggi, perlopiù sconosciute.

Ciò che si sa è che circa 1 persona su 10 potrà esserne colpita durante la vita, che l’insorgenza del disturbo è più comune in età avanzata e che ad esserne più colpite sono soprattutto le donne.

Accade spesso che questo disturbo sia di natura ereditaria, e che dunque si riscontri in più membri della stessa famiglia.
In questo caso è altamente probabile che il disturbo si manifesti prima dei 45 anni (talora può presentarsi anche durante l’infanzia) e che perduri per tutta la vita, con sintomi che nei casi più severi possono peggiorare gradualmente e manifestarsi con sempre maggiore frequenza.

Alcune particolari condizioni possono essere collegate a questo disturbo, tra cui:

  • Carenza di ferro
  • Malattie croniche (ad es. Parkinson, artrite reumatoide)
  • Farmaci antinausea e antidepressivi
  • Farmaci per contrastare l’ipertensione
  • Gravidanza
  • Abuso di fumo e alcol
  • Stress
  • Obesità

Come avviene la diagnosi?

Perché il medico curante possa diagnosticare una sindrome da gambe senza riposo, è necessario che il paziente presenti alcune condizioni fondamentali:

  • bisogno irrefrenabile di muovere le gambe;
  • parziale sollievo dato dal movimento;
  • aggravarsi dei sintomi nei momenti di riposo o inattività;
  • maggiore intensità dei sintomi durante la sera o la notte.

Non vi sono esami specifici che consentono di diagnosticare in modo esatto la RLS, tuttavia il medico può controllare con gli esami del sangue i livelli di ferro oppure prescrivere un’elettromiografia, per valutare eventuali sofferenze dei nervi delle gambe.

Più raramente viene indicato di sottoporsi ad una polisonnografia, un’analisi che misura la lunghezza e la qualità del sonno: la deprivazione di riposo notturno può essere causata dalla sindrome delle gambe senza riposo, tuttavia non ne è un sintomo specifico.

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Allo stesso modo, il medico curante si accerterà circa la presenza di eventuali malattie croniche, sui farmaci assunti, sull’anamnesi familiare e personale e, se necessario, indirizzerà il soggetto verso lo specialista più idoneo, solitamente un neurologo.

Sindrome delle gambe senza riposo: i rimedi e la terapia

A seconda della severità dei sintomi e delle cause alla base della sindrome delle gambe senza riposo, il soggetto potrà ricorrere ad alcuni rimedi che puntano a modificare lo stile di vita e ad alleviare i fastidi di questo disturbo, oppure dovrà ricorrere ad una terapia con appositi medicinali.

Nei casi più lievi, questo disturbo può essere gestito modificando sotto vari aspetti il proprio stile di vita: in questi casi infatti non è necessario un trattamento medicinale e risulta più importante adottare alcuni comportamenti, quali:

  • evitare di consumare alcol e caffeina nelle ore serali;
  • non fumare;
  • svolgere una moderata attività fisica nel tardo pomeriggio;
  • eliminare le distrazioni che rischiano di interferire con il sonno, come l’utilizzo del computer o del telefono prima di addormentarsi.

Può inoltre risultare utile, prima di andare a dormire, fare un massaggio alle gambe o un bagno caldo, fare dello stretching o praticare dello yoga, dedicarsi ad attività rilassanti o che impegnino la mente.

Qualora i sintomi della RLS siano più gravi e fastidiosi o quando la modifica del proprio stile di vita non abbia procurato gli effetti sperati, è probabile che il medico prescriva al paziente dei medicinali per affrontare il disturbo.

In particolare, le terapie più utilizzate per la cura della sindrome delle gambe senza riposo sono quelle a base di farmaci agonisti della dopamina a bassi dosaggi oppure le benzodiazepine e alcuni antiepilettici.

Talora, in caso di dolore, vengono prescritti degli antidolorifici, e in caso di insonnia dei farmaci per dormire.

Sarà lo specialista a prescrivere questo tipo di terapie, tenendo conto anche del rapporto benefici/rischi: alcuni di questi farmaci, infatti, potrebbero avere effetti collaterali importanti, a partire dal mal di testa fino all’insorgere di disturbi compulsivi.

Come sempre, dunque, è solamente il proprio medico curante o lo specialista a poter affiancare il paziente e ad accompagnarlo verso un miglioramento della propria condizione.

Articolo redatto dal Team Sonnoservice

Articolo del 21-03-2023

SonnoService è un servizio di Sapio Life, l’azienda del gruppo Sapio che opera dal 1989 in qualità di partner del Sistema Sanitario Nazionale portando assistenza, dispositivi terapeutici e farmaci a casa dei pazienti per garantire la continuità delle cure al di fuori delle strutture ospedaliere. In questo ambito, SonnoService offre ai pazienti affetti da disturbi respiratori del sonno servizi di diagnosi domiciliare e la fornitura di tutto il materiale necessario per la terapia.