Pino Insegno: «Ho le carte in regola per far divertire il pubblico»

Torna in Rai con due programmi: "Ilmercanteinfiera", da settembre a Natale, e "L’eredità" nel 2024

21 Luglio 2023 alle 08:08

In questo momento i riflettori sono puntati su di lui: Pino Insegno torna in tv da protagonista nella prossima stagione, con due programmi su due canali: “Ilmercanteinfiera” su Rai2 dal 18 settembre fino a Natale e, dal 1° gennaio 2024, “L’eredità” su Rai1 al posto di Flavio Insinna. Tutti ne parlano, tutti lo aspettano al varco...

Pino, che effetto le fa essere considerato “l’uomo nuovo” della Rai?
«Mi fa molto ridere. “Homo novus” io? Con 2.000 puntate in tv alle spalle? Non è che ho fatto il gelataio fino a ieri. Diciamo che sono la tradizione che ritorna, dopo quattro anni di silenzio. E torno volentieri. Nel 2023 festeggio 40 anni di carriera. Era il 1983, infatti, quando con Roberto Ciufoli debuttavamo come ospiti fissi per il “Gino Bramieri Show”. Da lì in poi, tra l’85 e l’87 sono arrivati i programmi con la regia di Gianni Boncompagni, quelli in Mediaset, il doppiaggio, il teatro...».

Adesso ha nuove sfide. Sente il peso delle aspettative?
«Il peso lo sentono gli altri, io provo solo gioia. Le aspettative le ho su me stesso. Ma c’è la felicità di mettersi alla prova e spero di fare un buon lavoro come sempre, come se fosse la prima volta. Non vedo l’ora di iniziare».

Parte su Rai2 il 18 settembre con “Ilmercanteinfiera”, che andrà avanti fino al 22 dicembre. Perché proprio il secondo canale?
«Rai2 aveva bisogno di ulteriore sprint, dopo la spinta che ha dato Fiorello al mattino. Anche la fascia “access”, l’orario prima del telegiornale dalle 19.45 alle 20.30, doveva essere movimentata con un’idea valida».

Rispetto al gioco a premi andato in onda nel 2006 su Italia 1, che differenze ci saranno?
«Lo rinnoverò. Sono più grande d’età, più esperto, più misurato. E ci saranno sorprese nelle carte: le aggiorneremo con nuove “figure” come l’influencer, il rapper, il TikToker, il boomer, nel segno dei tempi. E cambieremo la “Gatta nera” (nelle prime edizioni era Ainett Stephens, ndr) con una nuova danzatrice».

Perché il titolo dello show nella brochure dei palinsesti Rai è scritto tutto attaccato?
«Se so’ sbagliati? (lo dice marcando l’accento romanesco, ndr). Boh! Attaccato o staccato, è il gioco del Mercante in fiera, amatissimo a Natale da tutti gli italiani».

Da Natale a Capodanno è un attimo: nel 2024 eredita “L’eredità”, al via dal 1° gennaio. Cosa cambierà?
«Aver cambiato il conduttore mi sembra già tanto, no? Anch’io avevo condotto “Reazione a catena” per quattro edizioni e poi ho lasciato. L’alternanza ci sta, il cambiamento fa bene alla tv. Quello che nel programma funziona, non si cambia. Certo, lo farò un po’ più mio. Oltre alla tradizione, l’altra parola importante è “innovazione”. Non bisogna stare troppo attaccati al passato» .

Con tutti questi impegni televisivi, continuerà a fare teatro?
«Non ho mai smesso e non smetterò mai. A novembre sarò al Teatro Quirino di Roma con mia moglie, Alessia Navarro. Recitiamo insieme nella commedia “Oggi sposi... sentite condoglianze”. E prima, a ottobre, porterò in scena “Del nostro peggio”, il mio spettacolo con Roberto Ciufoli».

Con Ciufoli, Tiziana Foschi e Francesca Draghetti eravate il mitico quartetto comico della Premiata Ditta. Vi sentite ancora?
«Siamo molto amici, anche se non lavoriamo più insieme da tempo. Abbiamo deciso di lasciare prima che la gente si stufasse di noi».

Metterà in pausa il doppiaggio o ha altri lavori in vista?
«Non posso. Viggo Mortensen o Jamie Foxx (a cui Insegno dà la voce nei film, ndr) mica si mettono in pausa. Magari non doppierò serie tv, perché l’impegno è più lungo».

Conduttore, attore, doppiatore, comico... Sa fare tutto. Qual è il “mestiere” che le riesce meglio?
«Il pornostar (ride). Scherzo!».

In definitiva, qual è il lato del suo carattere che la gente ama di più?
«Quando le persone mi incontrano per strada mi dicono: “Dal vivo sei uguale a come ti vedo in video”. Ed è il miglior complimento che possa ricevere. A volte sono io che chiedo ai fan di farsi un selfie, perché magari loro si vergognano a domandarmelo. La mia disponibilità è la mia forza».

Ha quattro figli. Due grandi: Matteo (nato nel 1998) e Francesco (del 2003), avuti con Roberta Lanfranchi. E due bambini: Alessandro (del 2014) e Valerio (del 2019), avuti con la moglie Alessia. Che tipo di papà è?
«Presente. I grandi li ho seguiti negli sport, uno nel calcio, l’altro nel basket. I piccoli vado a prenderli a scuola. Passo con loro più tempo che posso».

A casa sono contenti del clamore che c’è attorno a lei?
«Clamore, dice?».

C’è chi la considera un “raccomandato politico”, grazie alla sua amicizia con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
«Per me parlano i numeri che ho fatto, la mia storia professionale, non le amicizie. Da quando ho iniziato a lavorare, saranno cambiati 12 governi, ma io sono figlio dell’affetto della gente, che ha un’arma potentissima: il telecomando. Poi ci sta di non piacere a tutti. Io sono della Lazio, magari a qualcuno della Roma non sto simpatico. Ma è una cosa sua, personale».

Riuscirà a fare qualche giorno di vacanza quest’estate?
«Guardi, adesso sto proprio in macchina sull’Aurelia per raggiungere Marina di San Nicola (frazione di Ladispoli, sul litorale laziale, ndr) da Roma dopo una riunione in Rai. Raggiungo la mia famiglia al mare e poi faremo qualche giorno in montagna, che fa bene ai bambini».

Si metterà a dieta per settembre?
«Secondo lei dovrei perdere tre o quattro chiletti perché sembro un po’ paffutello in tv?».

Magari un po’ di detox prima del rientro non guasta, non crede?
«Non c’è problema: sono un portatore sano di colite. Con quella il detox è assicurato!».

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