Coltivare le patate in superficie secondo il metodo della permacultura

Secondo i principi dell'agricoltura naturale ogni insediamento agricolo deve riprodurre le caratteristiche di ecosistemi naturali che prevedono una graduale autonomia con un ridotto impiego di energie e intervento dell'uomo. Lo stesso vale per le piante delle patate che in casi particolari possono essere coltivate al di fuori del terreno agricolo utilizzando semplicemente cassoni, pneumatici o addirittura il fieno. Vediamo come realizzarli seguendo il metodo della permacultura.

01 Aprile 2018  
Coltivare delle patate in superficie secondo la permacultura

Cassoni di paglia

Chi dispone solo di una superficie ridotta può piantare patate da seme in un cassone di legno ricavato da vecchie assi (disegno 81) riempito di paglia. Le dimensioni minime per il cassone (senza fondo) sono di circa 2x1,5 m per la base e di 70-80 cm per l’altezza.

 

Istruzioni

Riempire il fondo del cassone con uno strato di paglia di circa 15 cm e quindi porre un’unica fila di patate al centro, lasciando una distanza di 20 cm nella fila tra una patata e l’altra. Spargere un po’ di cenere di legna e ricoprite con altra paglia. Le patate devono essere ben coperte per evitare che, prendendo luce, diventino verdi e sviluppino la solanina, una sostanza tossica. Si consiglia di mescolare alla paglia delle foglie di consolida poiché contengono potassio e altre sostanze nutritive. Il cassone può essere riutilizzato ogni anno. Secondo l’opinione del pioniere della permacultura Bill Mollison non c’è alcun problema se il cassone poggia su un fondo di calcestruzzo (ma personalmente ho finora fatto esperienza solo con cassoni appoggiati sulla terra).

 

Torre di patate

Per la torre di patate si possono usare dei fusti vuoti (disegno 80) o vecchi pneumatici di auto; in quest’ultimo caso se ne appoggia uno a terra, si collocano 3 o 4 patate al suo interno e si coprono accuratamente con della terra. Importante: appena spuntano le prime foglie bisogna aggiungere un secondo pneumatico e coprire ancora una volta le foglioline con la terra. L’operazione si ripete fino ad avere 4 o 5 pneumatici e si raccolgono le patate quando le foglie sono appassite. Per realizzare la torre di patate si può usare anche una gabbia metallica o, spendendo ancora meno, delle reti elettrosaldate le une alle altre. In questi casi si dovranno rivestire le pareti per impedire che la terra fuoriesca.

 

Patate nel fieno

Le patate coltivate nel fieno sono la specie più adatta ad essere coltivata all’inizio delle rotazioni, poiché riescono a trasformare un semplice prato in un orto per le successive coltivazioni, senza bisogno di zappare. Le patate vengono appoggiate su un pezzo di terreno sfalciato e coperte con uno strato di fieno di almeno 50 cm. Non devono ricevere luce, altrimenti ri-schiano di diventare verdi. Quando le prime foglie spuntano si aggiunge altro fieno, dal quale verranno facilmente estratte in autunno (foto 82-84).

 

 

 

 

Consiglio

Il rafano si accompagna molto bene alle patate, può essere piantato in vasi collocati nel cassone, ed essere facilmente raccolto.

 

Articolo tratto dal libro Permacultura per orto e giardino

Quale futuro stiamo preparando per il Pianeta e le nuove generazioni? E' questa una delle domande che ha spinto Margit Rusch a cercare una risposta positiva nella permacultura, applicata al proprio orto con grande successo fino a diventare una formatrice esperta.

L'insegnamento di Margit è che anche nel nostro orto e giardino di casa è possibile produrre ortaggi, erbe aromatiche e fiori nel rispetto dei processi naturali e dell'ambiente, riducendo al minimo il consumo di energia, acqua e materie prime.

Nel libro, pagina dopo pagina, non solo impariamo a fare un orto sinergico ma anche come costruire un forno in terra cruda, un semenzaio, una piccola serra, diversi tipi di aiuole, muri a secco, un riparo per gli insetti e i piccoli animali utili, e tanto altro ancora.

L'ultimo capitolo è dedicato alle attività più propriamente agricole: riconoscere i diversi tipi di terreno, consociare in modo più appropriato le piante, autoprodurre la pacciamatura più indicata, realizzare una spirale di erbe aromatiche o coltivare in piccoli spazi.

A conclusione del manuale è presentata una breve guida per preparare decotti, infusi e macerati vegetali per rafforzare la crescita delle piante e proteggere gli ortaggi da insetti e funghi nocivi.

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di Margit Rusch


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