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Daniele Sepe presenta il suo nuovo lavoro "Poema 15"

Il sassofonista ospite di Jazz Meeting

Daniele Sepe presenta il suo nuovo lavoro "Poema 15" - foto 1
Ufficio stampa

E' un grande piacere iniziare il nuovo anno con un'uscita discografica come "Poema 15", nuovo lavoro di Daniele Sepe.

Anche in questa occasione il grande sassofonista napoletano è attorniato come accaduto anche in progetti precedenti, da un cospicuo numero di musicisti di estrazioni differenti, ma uniti nel dar vita da un progetto di indubbia qualità musicale. L'album è dedicato a un drammatico evento, che scosse le coscienze non solo nel paese dove accadde, ma anche nel resto del mondo. L’undici settembre del 1973 in Cile un colpo di stato militare, supportato dalla Cia e dal governo degli Stati Uniti, metteva fine all’esperienza dell’Unidad Popular del presidente Salvador Allende. In pochi mesi migliaia di studenti, lavoratori, sindacalisti vennero imprigionati, torturati e assassinati. Tra essi il poeta e musicista Victor Jara. Anche il grande poeta Pablo Neruda, uno dei simboli culturali del paese sudamericano, morì in dieci giorni dopo il golpe, probabilmente lentamente avvelenato nell’ospedale in cui era ricoverato.

 

Daniele Sepe ospite a "Jazz Meeting" parla così di "Poema 15". "Ho la fortuna di avere tanti amici che mi vogliono bene e sono entusiasti nel collaborare con me. Sono pronti di volta in volta a darmi la massima disponibilità per dare vita a i vari progetti che metto in campo, e io ne approfitto volentieri. Il disco è stato registrato in gran parte in una sola giornata, in diretta successivamente ci sono stati dei ritocchi, ma la gran parte dell’album è stato concepito al momento". 

 

Dietro "Poema 15" c’è un grande “lavoro di squadra”

A me piace molto avere l’idea di quello che è un pezzo, suonando tutti insieme. Si può lavorare in questo modo quando conosci bene gli altri musicisti, non solo dal punto di vista professionale ma anche umano. Personalmente preferisco lavorare in diretta, perché trovo che il prodotto sia più spontaneo e fruibile da parte di chi ascolta. 

 

Il colpo di stato in Cile è un evento ancora “presente”

Si è un evento drammatico che chi ha la mia età ricorda ancora molto bene; in quegli anni in Italia avevamo molta affinità con molte persone del sud America. Sono trascorsi 50 anni dal colpo di stato in Cile che culminò con il suicidio di Salvador Allende, molti dei "poteri forti" che governano il mondo sono ancora egemoni. Mi sembrava giusto per questo fare il disco su questo argomento, che è sempre presente. 

 

Molti musicisti, ma anche tante "voci" in "Poema 15"

Ginevra di Marco era la voce ideale per affrontare una canzone come "Italia Bella mostrati Gentile", bonus track che chiude l'album. Emilia Zamuner collabora con me da anni e mi ha seguito i diversi miei progetti, pur giovanissima, è già insegnanter di canto jazz. Enzo Gragnaniello è un nome che non ha bisogno di presentazioni, lo conosco da tantissimo ed è una delle anime musicali di Napoli.

 

La tua attività live è sempre intensa

Speriamo di proporre quanto più possibile i concerti in Italia e anche all'estero perché, da musicisti, la cosa che più ci piace, è suonare dal vivo. Riuscire a vedere la gente dopo il periodo della pandemia è un piacere immenso. 

 

In “Poema 15” le voci di Emilia Zamuner, Ginevra Di Marco, Sandro Yoyeux, Paolo Romano, “Shaone” ed Enzo Gragnaniello. Rubina Della Pietra, Cristian Vollaro, Antonio Valentino, Marcello Squillante, Antonello Iannotta sono ai cori. I musicisti sono Facundo Quënse alla quena, Daniele Di Bonaventura che suona il bandoneon, Vincenzo Racioffi al charango, al cuatro, ed al mandolino, Francesco Scelzo e Roman Gomez chitarra classica, Sandro Yoyeux che suona la chitarra acustica, Franco Giacoia, Alessandro Morlando alla chitarra elettrica, Peppe Cozzolino che suona l'organo Hammond, al Peter De Girolamo e Piero De Asmundis al sinth e al piano Fender Rhodes. Massimo Moriconi basso fretless e Massimo Cecchetti basso elettrico. Aldo Vigorito, Massimo Moriconi contrabbasso, Robertinho Bastos congas, percussioni, Antonello Iannotta che suona il bombo e le percussioni, Massimo Del Pezzo, Daniele Chiantese batteria, Daniele Sepe suona: sax soprano, sax alto, sax tenore, flauto, flauto basso, quena, flauto dolce.

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