"Migranti respinti in Libia e imprigionati, ci sono anche bambini"
A denunciarlo è l'ong Alarm Phone: "La barca si era persa durante una tempesta. Malta, Italia e Grecia si sono tutte rifiutate di assegnare un porto sicuro"
Vite umane ancora una volta appese a un filo. Un barchino con 24 migranti a bordo che si trovava in zona Sar (search and rescue, ndr) maltese sarebbe stato respinto in Libia. A denunciarlo è Alarm Phone.
"La barca si era persa durante una tempesta ed è stata successivamente scoperta da una nave mercantile che ha salvato le persone ma Malta, Italia e Grecia si sono tutte rifiutate di assegnare un porto sicuro e alla nave mercantile è stato detto di riportare le persone in Libia", denuncia l'ong, spiegando che i migranti adesso sono in prigione.
"Il gruppo è ora a Misurata, recluso separatamente in due centri - dicono da Alarm Phone -. Alcuni di loro sono malati e temono la deportazione in Siria ed Egitto. Tra loro ci sono 9 bambini. Chiediamo alle autorità di rilasciarli immediatamente".
La notizia arriva a poche ore dall'ennesima tragedia nel Canale di Sicilia. Un barchino salpato da Sfax in Tunisia si è ribaltato ed è affondato durante la navigazione. I sopravvissuti, appena 4 su oltre 40 passeggeri, sono rimasti per giorni in balìa delle onde prima di essere soccorsi e portati a Lampedusa. Sentiti con l'aiuto dei mediatori culturali hanno raccontato di avere visto i compagni di viaggio morire inghiottiti dalle onde.
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