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Attualità La Cassa / Via Torino, 54

Dopo 111 anni, la storica fonderia di La Cassa costretta a chiudere per colpa del "caro energia"

Pesano i costi di bollette e materiali

Nel 1911 aveva iniziato la grande avventura nel mondo dell'industria in via Cigna a Torino, grazie a Giuseppe Gaia.

E dopo aver affrontato il trasloco in piazza Rivoli (1914), le due guerre mondiali e il trasloco a La Cassa, oggi la "Fondmeccanica" - ex "Fonderia Gaia" si è chiusa in questi giorni, dopo 111 anni, a causa del "caro energia" e del "caro bollette", dopo aver affrontato il periodo buio della pandemia.

L'azienda, specializzata in getti in ghisa grigia lamellare, in getti in ghisa sferoidale, in ghise temperabili e idrauliche, deve dire "basta", nonostante le commesse in Italia e all'estero. Ma, soprattutto, dover lasciare a casa i dipendenti. Con grande rammarico di Mario Gianetti, direttore generale dell'azienda di via Torino 54.

E ora può solo sperare in un acquirente che abbia i soldi necessari per invertire il trend dell'ultimo periodo, con le bollette del gas e della luce che hanno subiti aumenti tra il 330% e il 380%. Con le bollette mensili che da oltre 15mila euro sono arrivate a oltre 30mila euro. E, a luglio, la bolletta è arrivata a 70mila euro, in attesa di quelle di settembre. E i costi delle materie prime sono raddoppiati. E i margini di guadagno non esistono più, visto che le perdite aumentano con la crescita del fatturato.

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