In esclusiva per gli Iscritti e gli Amici del Touring Club Italiano visita a Baselice, nell’alta valle del Fortore, un tempo parte della Capitanata, su un’altura immersa tra colli verdeggianti. L’abbazia di San Giovanni di Mazzocca, su un altopiano a 1.000 metri, sorge sul sito del grande Monastero del Gualdo, edificato nel 1156 sulle rovine di un tempo pagano.

Baselice - Su uno sperone di arenaria calcarea a 620 metri di altitudine, è a guardia tra l’alto Fortore e la forra del torrente Cervaro, suo tributario, affacciando sull’ampio paesaggio esteso verso l’oriente adriatico. L’emersione dall’oceano primitivo di banchi sabbiosi del Miocene, poi consolidati in roccia, rende il suolo ricco di fossili marini, ora esposti nel locale Museo paleontologico. Nel territorio, ricco di sorgenti di acque minerali, si alternano colture cerealicole, orticole, oliveti e vigneti. La viticoltura di montagna, dal caratteristico portamento “ad alberello”, produce pregiati vini fermi, passiti o spumantizzati, tratti da uve di Moscato bianco e di Sommarello. Eccellenti le produzioni di cereali antichi, legumi, olio, miele e carni, sovente secondo disciplinari dell’agricoltura biologica. Il territorio, abitato dalla fase sannitica, subì la colonizzazione romana e le dominazioni bizantina e longobarda. Da fonti medievali è menzionata Basilicae, poi Castrum Basilicis, forse dal bizantino Basilikì (omaggio a Basilio il Macedone) o dal longobardo Basilicus (portaordini del sovrano). Baselice, inclusa nella Capitanata, fu dominio greco nella soppressa diocesi di Civitate. Con i Normanni fu di Roberto Drengot, poi dei Mastrali, in fase angioina fu diviso tra le abbazie di S. Sofia di Benevento e di Santa Maria a Mazzocca. Nel Quattrocento Alfonso I d’Aragona re di Napoli la donò a Guevara conti di Ariano, cui fu aggregata nel 1454. Nel 1496 passò ai Carafa, che la tennero fino al 1613, in seguito fu acquistata dai nobili fiorentini Rinuccini che la tennero fino all'abolizione della feudalità Dopo aver subìto un’imponente frana nel 1727, aggregò le popolazioni di alcuni villaggi circostanti. Dal 1811 passò al Molise, e dal 1861 alla provincia di Benevento. L’abitato medievale conserva tre porte civiche di fabbrica romanico-gotica e un tessuto di strette stradine selciate. La chiesa di S. Leonardo, dal portale romanico, conserva interessanti elementi artistici; S. Maria delle Grazie custodisce un bel mausoleo funebre cinquecentesco di Ottavio Carafa. Nell’edilizia civile emergono alcuni palazzi aristocratici (De Bellis, De Matthia) sui quali spicca l’imponente mole di Palazzo Lembo, sorto sui ruderi di una rocca munita di torri e abbellito da un affascinante giardino panoramico; in recenti restauri nei suoi saloni sono tornati alla luce eleganti affreschi settecenteschi. Nel palazzo ha sede il Museo Civico Paleontologico del Fortore, con una ricca esposizione di minerali e fossili marini.

San Giovanni Di Mazzocca – San Giovanni eremita nato a Tufara (CB) nel 1084 è stato proclamato santo e patrono dell’intero territorio del Fortore il 26 agosto 2023. Dopo aver studiato teologia e filosofia a Parigi, tornato in Italia scelse la condizione dell’eremitaggio, sul rigido esempio dei primi anacoreti. Visse in solitaria preghiera e meditazione per ben quarantasei anni, abitando in grotte sui monti, nel bosco di Mazzocca (ora territorio di Baselice e Foiano di Val Fortore). Avendo numerosi seguaci, verso la metà del 1100 fondò il monastero di S. Maria del Gualdo, proprio nel bosco dove aveva vissuto da anacoreta. Il cenobio si sviluppò e acquistò prestigio anche dopo la sua morte, nel 1170, e fino al XIV secolo fu uno dei maggiori centri religiosi e culturali dell’Italia meridionale. Dopo il terremoto del 1456, che distrusse la chiesa, poi ricostruita, il monastero si avviò al declino, e nel XVI secolo restò disabitato. Nel 1507 Papa Giulio II lo concesse ai Canonici Lateranensi, che sostituirono la devozione per S. Giovanni Eremita con quella per S. Giovanni Battista: sovrapposizione tra i due santi tuttora presente, visto che san Giovanni Eremita è festeggiato il 24 giugno. Nel 1540 la Badia entrò nel patrimonio della corona del regno di Napoli. Nel 1630 la chiesa subì un incendio; nel 1716, sui ruderi fu edificata e consacrata dall’arcivescovo Orsini una cappella, già bisognosa di rinforzi nel 1800, poi fortemente lesionata da terremoti e demolita nel 1980. Ricostruita poco prima del 2000 come chiesa di San Giovanni di Mazzocca, dal 2014 è Santuario Diocesano. Alle spalle della chiesa, un lago artificiale si trova dove un tempo erano gli alloggi del vecchio monastero.

Altre informazioni utili:

programma di massima

# Ore 10.15 : Ritrovo dei partecipanti (mezzi propri) in Piazza Sant’Antonio, davanti al Palazzo Lembo “Meraviglia Italia” – Baselice (BN).

# Ore 10.30 : Visita guidata al Palazzo, sede del Museo Paleontologico, e al Centro medievale (da Porta da capo a Porta da piede), con sosta alla chiesa di San Leonardo e percorso fino alla chiesa di Santa Maria delle Grazie.

# Ore 13.00 : Pranzo facoltativo presso il ristorante “Botti&Brace” ubicato nello storico Palazzo De Mathia – al costo di € 25,00 a persona – con il seguente menù: Antipasto (selezione di formaggi del Fortore, culatello, capocollo e salame di maialino nero da allevamento semibrado locale), Primo (Cicatelli al sugo di pomodoro e salsiccia fortorina tenuta sotto sugna), Secondo (Filetto di maiale in crosta con contorno di patate al forno e broccoli), Dessert (Millefoglie della casa), acqua minerale, vino, caffè.

Il pranzo deve essere prenotato presso la Succursale Touring di Benevento, insieme alla prenotazione della visita.

# Ore 15.30 ; Trasferimento (mezzi propri) all’Abbazia di San Giovanni Mazzocca (8 km di distanza). Visita e illustrazione della storia del monastero e del cammino di San Giovanni eremita. Escursione facoltativa (600 metri) al laghetto di Mazzocca.

# Ore 17.00 : Termine della manifestazione.

Quota di partecipazione

– Iscritto TCI         €  3,00

– Non Iscritto        €  5,00

Prenotazioni: dall’1/1/2024 all’11/5/2024 a mezzo email: benevento@volontaritouring.it o enzo@rotolandoversosud.it

Trasporti: mezzi propri

Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: socio attivo Lorenzo Piombo 338 343 1737

Guide: locali

Partecipanti: minimo 20 – massimo 40

La quota comprende: le visite guidate come da programma, l’assistenza dell’accompagnatore, le assicurazioni per la responsabilità civile.

La quota non comprende: il pranzo facoltativo (25 euro a persona) le spese di carattere personale e tutto quanto non specificato.

Il Club di Territorio di Benevento si riserva di accettare o meno la prenotazione.

Manifestazione organizzata per gli Iscritti Touring e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania. Sono ammessi in via eccezionale i non Iscritti Touring perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni, e quindi iscriversi.