La scarpata fluviale del Tagliamento

Migliaia di anni fa, esisteva un mago così malvagio che persino il demonio era diventato invidioso di cotanta crudeltà. Il diavolo in persona scese quindi sulla terra e gli propose una sfida: se di lì a un anno il mago non avesse compiuto nessuna buona azione, allora sarebbe diventato il re degli inferi.
Lo stregone accettò. Passarono i mesi e un giorno d'estate, spossato dall'afa, il mago si addormentò all'ombra di un tiglio. Iniziò a sognare lo sgorgare di un ruscelletto rinfrescante tra le crepe della montagna. È noto che i sogni dei maghi si avverano, infatti, non era neanche arrivata sera, che un rigolo d'acqua cominciava a gorgogliare proprio nei pressi del Passo della Mauria. Quella sorgente limpida e fresca, narra la leggenda, sarebbe diventata il fiume più importante del Friuli: il nostro Tagliamento.
[Fonte:“Fiabe e leggende del Tagliamento” di Luigina Battistutta]

Il mago aveva perso la sfida col demonio, aveva dato vita a una delle creature naturali più maestose e affascinanti del nostro territorio, un lunghissimo torrente di 170 chilometri dal letto ghiaioso a canali intrecciati, con una ampiezza in alcuni tratti capace di raggiungere i 2 chilometri.

È a fare una bella passeggiata lungo il mio fiume preferito, che vi voglio portare oggi. A scoprire un luogo magico che il Tagliamento ha scavato nel corso dei millenni. Si tratta della scarpata fluviale di Aonedis, un sito che attrae per la sua bellezza naturalistica e per l'importanza geologica.

Le diverse colorazioni della parete, ben esposta grazie all'erosione fluviale del Tagliamento, raccontano l'evoluzione del fiume attraverso le varie stratificazioni e colori. C'è l'ocra, il giallo, il grigio, il bianco, il marrone e a sublimare la tavolozza c'è la poesia. Il suono dell'acqua che scorre e trascina i detriti e le ombre galleggianti della nostra anima; una vista rinascimentale che dipinge la scarpata sul pelo del fiume in un riflesso perfetto e cristallino; una poesia che è pace per orecchie, occhi e cuore.

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Mina Carfora

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Ciao a tutti! Mi chiamo Mina e sono appassionata di viaggi, arte e natura!
Amo profondamente la mia terra e sono alla continua ricerca di luoghi selvaggi e suggestivi dove potermi riappropriare di un rapporto più intimo e contemplativo con la natura. Spesso, in queste mie avventure, ho la grande fortuna di essere accompagnata da una ciurma spericolata e divertente: la mia famiglia.
Ci spostiamo a piedi, in camper, in bicicletta…insomma come più ci aggrada.
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