Gonars

L'origine del nome Gonars potrebbe derivare dal latino Ganarium o dallo sloveno Zvonàr che significa "campanaro" o "fonditore di campane".

Interessanti sono i reperti storici di età romana e dei periodi longobardo e franco che sono stati ritrovati nei terreni della zona, in particolare nelle campagne tra Fauglis e Gonars.

Agli inizi del '900 si è dato il via ad uno sviluppo artigianale e commerciale, protrattosi fino ai primi decenni del secolo, caratterizzato in particolar modo dall'affermarsi dell'attività calzaturiera; la rilevanza di tale attività ai suoi inizi è testimoniata dalla presenza di ben dieci ditte di artigiani su quarantanove iscritte alla Camera di Commercio di Udine.

Da visitare il Parco del Fiume Corno, all'interno del quale è stato realizzato un percorso ciclabile attrezzato con panchine per la sosta e pannelli didattici.

Sul territorio cittadino si può visitare l'area in cui sorgeva un campo di concentramento, attivo dalla primavera del 1942 all'8 settembre 1943, in cui furono internate diverse centinaia di civili sloveni e croati deportati durante l'occupazione italiana della Jugoslavia. Nel locale cimitero, un Sacrario Memoriale raccoglie i resti di circa 500 internati morti nel campo di concentramento.