Provincia - Il primo cittadino dopo la chiusura dei lavori: "Imprescindibile pensare a una via secondaria, sarà un iter lungo, che richiederà innumerevoli passaggi, ma che riteniamo doveroso avviare"
di Barbara Bianchi
Blera – Domani riapre il ponte di Blera. Ma il sindaco Nicola Mazzarella pensa già al futuro: “Servono vie secondarie, uno studio di progettazione studierà la fattibilità e il posizionamento di una nuova possibile via di collegamento”.
Il ponte di Blera
“Venerdì 22 marzo il ponte verrà riaperto – spiega il primo cittadino -. A seguito di un confronto con i tecnici che stanno operando sul manufatto, avremo modo di comunicare l’orario di riapertura, per consentire a tutti di organizzarsi. Nelle ultime settimane l’impresa ha provveduto all’installazione degli impianti semaforici definitivi, al rifacimento del muretto di accesso al ponte dal lato del cimitero, al trattamento dei pilastrini, alla sostituzione delle barriere e all’innalzamento delle stesse, oltre ad altri interventi di sistemazione”. Lavori per cui dallo scorso 4 marzo l’amministrazione era stata costretta a vietare la circolazione sul ponte alle auto e ai pedoni.
“La provincia – prosegue ancora il sindaco -, provvederà nei prossimi mesi ad alcuni interventi di completamento, che non comporteranno ulteriori chiusure e che riguarderanno, tra le altre cose, anche la messa in sicurezza dell’accesso al ponte dalla “stazione” con l’apposizione di segnaletica orizzontale e verticale”.
Nicola Mazzarella
Le chiusure alla circolazione nei mesi scorsi e i diversi cantieri avviati per permettere la messa in sicurezza del ponte che sovrasta il fiume Biedano, hanno però fatto maturare la convinzione che oltre alla struttura sospesa ci sia bisogno di realizzare strade e accessi secondari per il comune. “Alla luce dei disagi che la chiusura inevitabilmente comporta, considerata l’assenza di ulteriori vere e proprie vie secondarie di collegamento tra una parte e l’altra del paese (argomento del quale ho avuto modo di trattare nei mesi scorsi), riteniamo che sia imprescindibile per il futuro pensare a una via alternativa, che avrebbe anche il vantaggio di ridurre quel carico che attualmente grava unicamente sul ponte, riducendo di conseguenza, in un’ottica di lungo termine, la necessità di manutenzioni, come quella programmata per il 2026 dalla provincia e che riguarderà i piloni e l’arco” spiega il sindaco.
“Per questo abbiamo avviato i contatti con uno studio di progettazione al fine di studiare la fattibilità e il posizionamento di una nuova possibile via di collegamento – conclude -. Ovviamente si tratta di un iter lungo, che richiederà innumerevoli passaggi, ma che riteniamo doveroso avviare, perché, per noi, amministrare significa tenere i piedi ben piantati per terra e gli occhi rivolti al presente, senza mai rinunciare a guardare avanti, al futuro che vogliamo.
21 marzo, 2024