Il convegno è stato aperto dal direttore di IPRASE, Luciano Covi, che nel portare il saluto dell’assessore all’istruzione Mirko Bisesti ha detto:” Questo convegno rappresenta uno dei primi momenti organizzati interamente in presenza da IPRASE, dopo oltre due anni di interruzione dovuti alla pandemia. L’iniziativa nel suo insieme sta riscontrando grande interesse da parte del corpo docente. Abbiamo colto l’occasione del centenario dalla nascita di questo importante narratore, per proporre un progetto trasversale che va oltre al convegno e raggiunge tutti gli ordini di scuola con iniziative rivolte sia agli insegnanti, che agli studenti. Questo percorso si propone di approfondire la complessa figura di Italo Calvino con strumenti ed approcci aggiornati”.
A seguire Michela Chicco e Bruno Mellarini, referenti IPRASE del progetto, hanno illustrato l’iniziativa nel dettaglio.
Si è poi entrati nella parte più tecnica del pomeriggio con l’intervento di Fabrizio Scrivano, esperto di storia e cultura letteraria e visuale, che ha parlato di come Calvino abbia cercato di raccontare e immaginare lo spazio, allo stesso tempo concreto e immateriale. A seguire Emanuele Zinato, professore ordinario di letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Padova, ha parlato delle potenzialità formative del saggio come genere letterario e in particolare della commistione fra il saggio e gli altri generi della modernità.
È stata poi la volta di Morena Marsilio, dottore di ricerca e cultrice della materia in Italianistica presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università di Padova, che ha esplorato la famiglia di personaggi “strambi” che, dalle novelle di Marcovaldo in poi, ha innervato gli scrittori della via Emilia, eredi della “libertà immaginativa” calviniana.
Il primo pomeriggio del convegno si è concluso con l’intervento di Daniela Privitera, dottore di ricerca in Italianistica e adjunct professor di Letteratura italiana presso il Middlebury College del Vermont (USA), che ha incentrato il suo intervento sul valore etico che Calvino intendeva riconoscere alla parola letteraria e al significato della sua profezia sul futuro della letteratura.
I lavori proseguiranno nella mattinata di domani con gli interventi di Filippo La Porta, critico letterario; Pino Boero, già professore ordinario di Letteratura per l’infanzia e Pedagogia della lettura presso la Facoltà di Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Genova e Silvia Blezza Picherle, pedadagogista, docente a contratto di Educazione e Letteratura per l’Infanzia presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi di Verona.
Fotoservizio e immagini Ufficio Stampa
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prof. Pino Boero:
Bruno Mellarini Iprase:
Immagini Convegno Italo Calvino:
