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ECONOMIA | 16 novembre 2023, 11:52

Multa da 15 milioni per Enel, Eni, Acea, Iberdrola, Dolomiti ed Edison dall’Antitrust per pratiche commerciali scorrette sulle bollette di luce e gas

Secondo l'Autorità, queste sei società hanno adottato pratiche commerciali aggressive inducendo i consumatori ad accettare aumenti dei prezzi dell'energia elettrica e del gas. Da CVA invece una nuova offerta

Multa da 15 milioni per Enel, Eni, Acea, Iberdrola, Dolomiti ed Edison dall’Antitrust per pratiche commerciali scorrette sulle bollette di luce e gas

Le società sono accusate di pratiche aggressive che hanno costretto i consumatori ad accettare aumenti dei prezzi. Enel ha ricevuto la massima sanzione di 10 milioni, una prima assoluta per l'azienda. Le aziende hanno replicato sostenendo che i consumatori non erano obbligati ad accettare gli aumenti tariffari. Queste sanzioni, giunte in un periodo di forte pressione sui bilanci familiari a causa dell'inflazione energetica, sono state inflitte da Antitrust per un totale di oltre 15 milioni di euro ad Enel Energia, Eni Plenitude, Acea Energia, Iberdrola Clienti Italia, Dolomiti Energia ed Edison Energia.

Secondo l'Autorità, queste sei società hanno adottato pratiche commerciali aggressive inducendo i consumatori ad accettare aumenti dei prezzi dell'energia elettrica e del gas. Questo è stato considerato in contrasto con le normative protettive stabilite dall'articolo 3 del Decreto Aiuti bis, che vietava aumenti in un contesto di notevole criticità nel settore energetico con significativi aumenti dei costi.

L'Antitrust ha sottolineato che durante questo periodo di criticità nel settore energetico e con l'aumento dei costi per i consumatori finali, Enel Energia, Eni Plenitude, Acea Energia, Iberdrola Clienti Italia, Dolomiti Energia ed Edison Energia hanno inviato comunicazioni ai clienti inducendoli ad accettare modifiche tariffarie, determinando significativi aumenti nelle bollette.

Le sanzioni dettagliate dall'Autorità vedono Enel ed Eni con le multe più consistenti: rispettivamente 10 e 5 milioni. L'Autorità ha sottolineato che queste aziende hanno modificato unilateralmente i prezzi di fornitura per oltre 4 milioni di consumatori, in base a clausole contrattuali che concedevano loro la discrezione di decidere quando modificare le tariffe dopo la scadenza delle offerte economiche scelte. Questo ha portato i clienti a ricevere comunicazioni di aumento dei prezzi anche anni dopo la scadenza dell'offerta economica, senza preavviso.

Acea e Dolomiti sono state multate per aver effettuato aumenti dei prezzi prima della scadenza corretta e senza rispettare i preavvisi richiesti dalla normativa. Le sanzioni sono state rispettivamente di 560 mila euro e 50 mila euro.

Iberdrola è stata multata con 25 mila euro per minacciare la risoluzione contrattuale in caso di mancata accettazione di nuove condizioni economiche peggiorative, cercando di aggirare le normative stabilite dal decreto. Edison, che ha applicato l'incremento dei prezzi prima della scadenza contrattuale, ha ricevuto la sanzione minima di 5.000 euro, considerando anche il numero marginale di consumatori coinvolti e il risarcimento fornito ai clienti.

Le società hanno reagito alle sanzioni con Eni Plenitude che intende impugnare il provvedimento, Enel Energia affermando di aver sempre rispettato le normative e i contratti, e Edison riconoscendo il numero ridotto di clienti coinvolti.

Le associazioni dei consumatori hanno accolto positivamente le sanzioni, mentre le società coinvolte hanno manifestato diverse posizioni, dichiarando la propria volontà di difendersi e dimostrare la correttezza delle proprie azioni dopo un'attenta analisi del provvedimento.

C'è da ricordare che il 20 settembre scorso CVA ha lanciato una nuova offerta per la fornitura di energia elettrica; costo medio domestico 1,5 euro al giorno. PER SAPERNE DI PIU

pi/cht

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