Sguardo, non è solo questione di ciglia 

Vigliamo sempre ciglia più lunghe, più folte, più nere. Ma se quell'occhio chiuso e un po' triste rientrasse nell'ambito dell'oculoplastica? Ecco come riconoscere la differenza
Sguardo non è sempre questione di ciglia
Rosdiana Ciaravolo

Nello yoga la focalizzazione dello sguardo si chiama drishti ed è lo specchio dello stato mentale. La direzione dello sguardo, infatti, segue la direzione dell'attenzione e la sua qualità riflette la qualità dei pensieri mentali. Lo sguardo può essere concentrato su un punto esterno al corpo, oppure dentro di sé, con un approccio più contemplativo. Con gli occhi esploriamo noi stessi e conosciamo gli altri. L'incontro è sempre generato dal con-tatto visivo e sarà forse per quello che la pandemia, che ha messo gli occhi ben in mostra, ne ha rivelato anche tutta la loro fragilità. A cominciare dall'accettazione di uno contorno occhi che ha risentito dell'iper esposizione agli schermi e che non ha retto il peso (confronto) del video. Risultato? Boom di richieste di ritocchi estetici. Vogliamo migliorare il contorno occhi perché è il nostro canale comunicativo più diretto per vedere, ma soprattutto per guardare. E qual è la prima cosa che facciamo per aumentare l'espressività? Uno dei gesti simbolo della femminilità: applicare il mascara, magari socchiudendo le labbra. Nero se possibile, per aumentare il gioco di luci e ombre che dà rilevanza all'occhio e alla sua cornice. Poi ci sono l'extension alle ciglia o la laminazione, tutte alternative più evolute e durature che hanno come obiettivo amplificare l'apertura dell'occhio. 

Ma puntare tutto sulle ciglia è davvero la soluzione più giusta? Possono ciglia lunghe, folte e curvate riflettere quell'ideale di bellezza che vediamo giusto per noi? Potrebbe non essere sempre così, perché come spiega il dottor Carlo Graziani, specialista in oculoplastica con studi a Torino, Milano e Roma, «Puntare sulle ciglia spesso risolve il sintomo ma non la causa, che potrebbe rientrare nell'ambito dell'oculoplastica». 

Ciglia: tra estetica e funzionalità

Le ciglia aprono lo sguardo e lo rendono più interessante, ma la loro presenza ha anche una ruolo funzionale: «La dimensione e la lunghezza delle ciglia cambia la quantità di aria che si muove intorno all’occhio. Ecco perché se sono troppo lunghe, l'occhio è più portato a disidratarsi. Occorre fare molta attenzione anche ai materiali utilizzati per incollare le ciglia finte o le extension, perché possono causare blefariti, ovvero infiammazioni dovute soprattutto alla tipologia di colla. Andare in centri professionali e di qualità è il primo passo per dare la giusta importanza anche alla funzionalità delle ciglia e non solo al loro lato estetico e più magnetico», dice Graziani. 

Non è sempre questione di ciglia 

Il problema potrebbe riguardare un difetto della palpebra che le ciglia più folte e incurvate minimizzano. «Spesso, alcune donne, ricorrono all'utilizzo di ciglia extra senza sapere il perché lo fanno. In realtà nascondono due problematiche diverse. Una è la ptosi palpebrale, cioè l'abbassamento del bordo della palpebra superiore che riduce l’incisività dell’occhio e la sua apertura. È un inestetismo molto raffinato, solo uno specialista lo sa cogliere. In questo caso, il problema alla base è di tipo medico-estetico e si risolve chirurgicamente». 

Ptosi palpebrale. Per capire se si tratta di un problema di oculoplastica e non solo di ciglia, lo specialista esegue un test di stimolazione muscolare che mima il risultato dell’intervento estetico dando la giusta apertura dell’occhio. Uno strumento che permette di anticipare il risultato e che dà la possibilità alla paziente di capire se così vede il suo inestetismo risolto.

«La  seconda problematica è rappresentata dalle ciglia dritte e che puntano verso il basso. In questo caso si possono applicare delle ciglia finte oppure sottoporsi a un intervento di oculoplastica che prevede di ruotare leggermente il bordo e le ciglia verso l’alto, una tecnica che modifica la direzione ma non la lunghezza». 

Instagram content

This content can also be viewed on the site it originates from.

Nel quotidiano, Graziani consiglia di prendersi cura delle ciglia con prodotti ristrutturanti alla cheratina e che contengono vitamine. A mettere d'accordo l'approccio meno invasivo con quello chirurgico è la visione d'insieme che porta a non concentrarsi solo su una ruga o un dettaglio, ma a dare incisività al contorno occhi nella sua totalità, come organo di senso specchio di emozioni e non solo una superficie da rendere più liscia, fedele all'estetica della levigatezza e di una perfezione priva di profondità. 

Valentino Haute Couture PE 2022

Peter White