A Lizzanello, nei luoghi de «La Portalettere», romanzo vincitore del Premio Bancarella

In Puglia per entrare nelle atmosfere del romanzo rivelazione letteraria dell'anno. Ecco un tour letterario nella storia di Anna, tra caffè, cantine e palazzi baronali, nel Salento più classico
lizzanello san lorenzo
Lizzanello, la statua di San Lorenzo

Nel cuore della Valle della Cupa, a sei chilometri da Lecce, sorge il piccolo Comune di Lizzanello: poco più di 11mila anime nel Nord Salento. Una chiesa, l'ufficio postale, la piazza su cui si affaccia il classico bar che sforna rustici e pasticciotti e la devozione per il santo patrono, San Lorenzo, che si celebra il 9 e il 10 agosto.

Un paese come tanti in una provincia, quella leccese, che con i suoi 94 Comuni è quella che ne conta di più in Italia. Un paese come tanti, si diceva. Almeno fino allo scorso gennaio. Perché proprio lo scorso gennaio la casa editrice Nord ha pubblicato "La Portalettere", romanzo d'esordio di Francesca Giannone, ambientato proprio nella piccola Lizzanello. Rivelazione letteraria dell'anno - il romanzo è già alla 15esima edizione - recentemente "La Portalettere" è stato anche insignito del premio Bancarella.

Il successo del romanzo “La Portalettere”

La copertina del libro

Ma già prima del riconoscimento, il passaparola aveva decretato il successo del libro e, come ormai accade sempre più spesso, le luci della ribalta hanno investito anche la piccola Lizzanello. Non è raro, da qualche tempo, vedere i turisti a spasso nel centro storico, alla ricerca dei luoghi di Anna Allavena, la prima portalettere donna di tutto il Sud Italia, che è anche la protagonista del fortunato romanzo di Francesca Giannone.

Quella raccontata nel romanzo è la storia, in parte vera, di questa donna forte, arrivata dalla Liguria al seguito del marito Carlo Greco, originario invece del Salento, che mai si è rassegnata ad essere solo moglie e madre. Una donna moderna, la cui storia si dipana tra gli anni ‘30 e gli anni ’50, ma che in quanto a intraprendenza nulla ha da invidiare alle donne di oggi.

Passeggiando per Lizzanello, non è difficile viaggiare con la fantasia e vedere i personaggi del romanzo che prendono vita nell'ipotetico cerchio di stradine attorno alla chiesa. Come in tutti i paesini del Salento, anche a Lizzanello il colpo d'occhio restituisce un agglomerato di casette basse e bianche, mentre nel centro storico spicca il giallo-dorato della pietra leccese.

La piazza centrale e il municipio

Il municipio

Dalla piazza partono il romanzo e il piccolo viaggio a Lizzanello. Con un colpo d'occhio si vede il municipio con il suo grande orologio, una delle prime cose notate da Anna appena arrivata dalla Liguria in corriera. Il bar Castello - dove Anna beveva caffè corretto, scatenando le malelingue - non c'è. Al suo posto diversi bar dove gustare specialità locali: rustici, pasticciotti, i dolcetti di pasta di mandorle che Anna comprava per le grandi occasioni e il caffè in ghiaccio con latte di mandorla.

La chiesa di San Lorenzo

Lizzanello, la chiesa di San Lorenzo

In pietra leccese è il monumento più importante del Comune, la chiesa di San Lorenzo che risale al XVI secolo e davanti alla quale, nella finzione del romanzo, la portalettere rimprovera il parroco. La chiesa è ancora oggi il centro della vita della piccola comunità e non è difficile immaginare che proprio qui si sia svolto il matrimonio di Lorenza e Tommaso, anche se nel libro la cerimonia non è descritta esplicitamente. La chiesa è l'edificio più importante del borgo: ai lati della facciata spiccano due torri mentre all'interno ci sono diversi altari. Degno di nota è il monumento funerario dedicato a Giorgio Antonio Paladini, signore di Lizzanello, dove si può ammirare il dipinto che rappresenta il martirio di San Lorenzo, firmato da Josep De Ribera.

Simbolo del paese, infine, è il Palazzo baronale Paladini, nato come castello e poi trasformato in residenza signorile. Della struttura originaria oggi rimane solo una torre in pietra leccese situata nella parte posteriore dell’edificio.

Il museo delle cantine Leone De Castris

La cantina

Una bella fetta del romanzo si svolge anche nella cantina dove Carlo Greco produce il suo rosato, il Donna Anna. Nella realtà, per rappresentare la cantina, l'autrice ha preso spunto dalla cantina Leone De Castris, fondata del 1665, che si trova nella vicina Salice Salentino. Qui è d'obbligo una visita, anche perché la cantina ha anche un museo del vino. Gli appassionati sapranno che qui è stato imbottigliato il primo rosato d'Italia, il Five Roses, che ha appena "compiuto" 80 anni.

Lizzanello, l'ufficio postale

L'ufficio postale

A pochi passi dalla piazza centrale di Lizzanello sorge l'ufficio postale, dove Anna si reca ogni mattina in bicicletta: oggi è un edificio moderno sul quale - questa la promessa del sindaco Costantino Giovannico - presto sarà posta una targa in memoria di Anna Allavena, prima portalettere donna dell'intero Sud Italia.

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