Aerofobia: come superare la paura di volare (e viaggiare ovunque)
L'aerofobia anche detta aviofobia o più semplicemente paura di volare, sarebbe una delle fobie più diffuse al mondo. Sul tema è un'indagine condotta da YouGov a rivelarci che più di 2 italiani su 10 vivono questo problema con un 48% timoroso di possibili guasti imprevisti o incidenti e un 40% angosciato dall'idea di non avere alcun controllo del mezzo di trasporto: e se una buona parte - il 58% - riesce comunque a viaggiare a bordo di un aeromobile, 1 italiano su 5 decide di rinunciare al viaggio spesso gravando sulla sua sfera personale e professionale.
Aerofobia, da dove nasce?
«La paura di volare spesso di verifica a causa della mancanza di una familiarità radicata con l’aereo rispetto ad altri mezzi di trasporto più tradizionali. Nella maggior parte dei casi, questa diffidenza iniziale scompare o si attenua con l'esperienza e l'abitudine. Tuttavia, se questa sensazione di timore persiste e la paura di volare raggiunge un livello elevato, al punto da provocare forti stati d'ansia prima o durante il volo, si può parlare di fobia» spiega la Dottoressa Valeria Fiorenza Perris, psicoterapeuta e Clinical Director del servizio di psicologia online Unobravo e continua «Può manifestarsi improvvisamente, senza una causa diretta apparente e in persone che in precedenza non avevano mostrato sintomi ansiosi significativi. In alcuni casi, questa fobia potrebbe svilupparsi a seguito di un evento stressante o traumatico di altra natura, come un lutto, una separazione, un trasferimento o nuove responsabilità lavorative. L’aereo diventa, così, l’oggetto attraverso cui stress e ansia possono trovare sfogo».
Da una sensazione di angoscia alle vampate di calore e dalla sudorazione e respiro corto a veri e propri attacchi di panico, il disagio legato al volo può prendere il sopravvento in modi differenti poiché nel momento in cui siamo ad altezze elevate o a bordo di un mezzo controllato da terzi, può verificarsi una stimolazione dell'apparato vestibolare, visivo e propriocettivo generando diverse sensazioni sgradevoli.
Che cosa fare prima del volo
Prepararsi adeguatamente già nei giorni precedenti al volo può certamente aiutare chi soffre di aerofobia ad affrontare il viaggio più serenamente. È sempre l'esperta a consigliare: «Il primo passo importante è documentarsi, per avere un’idea più chiara delle varie fasi che caratterizzano la traversata, specialmente partenza e atterraggio che, in genere, sono vissute con ansia maggiore. Avere una base di conoscenza è il primo passo per acquisire maggiore sicurezza, imparare a razionalizzare i timori e gestire eventuali pensieri irrazionali. Inoltre, la respirazione diaframmatica, la tecnica della mindfulness, la meditazione, così come l’ascolto di musica rilassante sono tutte pratiche che aiutano a calmare la mente e distendere il corpo. Prima di mettersi in volo è importantissimo evitare di alimentare i propri timori con informazioni negative o catastrofiche, limitando l'esposizione a notizie che potrebbero portarci a sovrastimare che si verifichino incidenti aerei o situazioni di emergenza. Infine, è sconsigliato assumere alcolici o caffeina prima e durante il volo poiché l'alcol può aumentare l'ansia e influenzare negativamente la capacità di affrontare le situazioni con lucidità mentre la caffeina può intensificare il nervosismo e l’agitazione. È quindi preferibile bere acqua o tisane per idratarsi ed evitare l’insorgere della tensione».
Che cosa fare durante il volo
Il suggerimento principale, in caso di difficoltà dopo il decollo, è sicuramente quello di tenere impegnata la mente con altre attività: dalla lettura di un libro all'ascolto di musica, visione di un film o una chiacchierata con altri passeggeri.
«L’aereo è uno dei mezzi di trasporto più sicuri e gli equipaggi sono altamente addestrati per affrontare situazioni di emergenza. Tenere sempre a mente queste considerazioni può contribuire a ridurre l'ansia associata all'aerofobia e a sviluppare una prospettiva più equilibrata e positiva riguardo al volo pertanto rivolgersi all'equipaggio per ricevere sostegno emotivo può aiutare a ridurre lo stress» spiega la Dottoressa Fiorenza Perris e continua «Qualora l’ansia diventasse molto acuta, è possibile cercare di placarla con alcune tecniche di respirazione e di rilassamento, infatti, rallentando il ritmo respiratorio e concentrandoci sul respiro andiamo a ridurre la contrazione dei muscoli del petto e a compensare le reazioni associate all’ansia. Anche la meditazione e la mindfulness possono aiutare a calmare il sistema nervoso: possono essere svolte in autonomia e sono uno strumento efficace e “immediato” per gestire l’ansia».
Quando chiedere aiuto a un professionista
E sebbene ci siano tanti piccoli accorgimenti che possiamo mettere in atto: «Se ci accorgiamo che l’aerofobia non accenna a diminuire ma rappresenta un forte condizionamento o una problematica invalidante nella nostra vita, potrebbe essere utile cercare il supporto di un professionista della salute mentale. La psicoterapia, infatti, è sicuramente un'alleata per ridurre l'ansia associata al volo. In particolare, la terapia cognitivo-comportamentale è uno degli approcci più efficaci e utilizzati per trattare l'aerofobia poiché può aiutare il paziente a ristrutturare le credenze irrazionali legate al volo, imparare tecniche di gestione dell'ansia e affrontare le situazioni temute attraverso l'esposizione graduale a degli scenari che richiamano l’esperienza in aereo. Ovviamente, non demoralizzarsi è fondamentale, così come tenere sempre a mente che, con il giusto supporto, qualsiasi paura può essere affrontata, anche quella dell’aereo» conclude la Dottoressa Fiorenza Perris.
Siete pronti (o quasi) per volare in vacanza? Nella gallery trovate 5 consigli per superare l'aerofobia da tenere sempre a mente.