14 animali strani e bellissimi che forse non conoscevi

In tutto il mondo potrebbero esserci circa 9 milioni di specie, ma ne conosciamo solo 1 milione e 700.000. Celebriamo così la Giornata Mondiale della Biodiversità del 22 maggio con un viaggio tra le specie più stupefacenti del pianeta
Un inno alla Biodiversità i 10 animali che non conoscevi

Che mondo sarebbe senza la biodiversità? Senza l'incredibile varietà di ecosistemi, geni e specie del nostro Pianeta? La verità è che sarebbe un mondo dove noi esseri umani non riusciremmo a sopravvivere. Dai batteri alle balene, dalle farfalle alle orchidee ogni specie nel mondo è indispensabile. E tutte insieme costituiscono un incredibile patrimonio di cui conosciamo soltanto una piccola fetta. Un patrimonio che però è minacciato di continuo dalle attività umane. Non a caso oggi, 22 maggio, ricorrono i 25 anni dalla firma della Convezione sulla Biodiversità, per proteggere piante e animali. Ma si celebra anche la Giornata Mondiale della Biodiversità. Una ricchezza da cui dipende la nostra stessa vita e che è concentrata soprattutto in alcuni paesi, luoghi che - non a caso - sono fantastiche mete da sogno. E allora ecco dove la biodiversità raggiunge punte inimmaginabili, con la top ten degli animali più belli e strani del mondo e dove trovarli.

IL RE DELL'AMAZZONIASabbia dorata e spiagge infinite che si tuffano nell'oceano. Montagne rigogliose, la famosissima foresta Amazzonica e le cascate di Iguazù al confine con l'Argentina. Il Brasile è famoso per tutto questo e anche per il coloratissimo Carnevale di Rio. Ma in pochi conoscono uno dei suoi abitanti più spettacolari, che sembra già pronto per sfilare al Carnevale. Si tratta del pigliamosche reale dell'Amazzonia (Onychorhynchus coronatus), un piccolo uccellino chiamato così per la sua abilità nel cacciare gli insetti. Ma l'appellativo "reale" è dovuto tutto a una fantastica corona di piume che porta sul capo, come fosse un re. E che mostra durante il corteggiamento. Rosse nel maschio e gialle nella femmina, decine di piume colorate e con la punta blu, si alzano a formare un copricapo magnifico che viene mostrato con grazia da ogni angolazione.

LA REGINA DEL PUNKA proposito di creste, dall'altro lato del globo, in Australia si nasconde la regina del punk: la tartaruga del Mery River (Elusor macrurus). Non si tratta di uno scherzo della natura, ma di una cresta di alghe verdi brillanti che sembra spuntarle dalla testa. A onor del vero, tutto il carapace superiore di questa specie spesso è colonizzato dalle alghe. Ma è la cresta  ad averle donato la fama mondiale. Questa tartaruga, poi, ha anche una curiosa particolarità: può restare fino a tre giorni sott'acqua senza respirare. O meglio, respira… dal lato b. Ma proprio il suo aspetto bizzarro l'ha fatta finire tra i 30 animali più a rischio di estinzione. Era desiderata, infatti, da milioni di Australiani come animale domestico. Tanto che per 10 anni, oltre 15.000 cuccioli all'anno sono stati sottratti alla natura. E ora la tartaruga punk rischia seriamente di scomparire per sempre.

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IL PIÙ TENEROTra gli animali più teneri che abbiano mai solcato il Pianeta, poi, non si può non nominare una delle antilopi più piccole del mondo: il dik dik (Madoqua sp.). Appena 4 chili di dolcezza e un muso strettissimo. Basterebbero anche solo i loro occhioni grandi, contornati di bianco con una "lacrima" nera, per innamorarsene. Ma quest'erbivoro africano ha anche qualche stranezza. Quando emette il verso di allarme (da cui deriva il suo nome) allunga il muso come fosse una specie di piccola proboscide o fisarmonica. Vedere per credere.

CERVI CON LE ZANNE

Ma il mondo degli erbivori riserva altre sorprese. Per esempio vi aspettereste mai di vedere un cervo con le zanne? Ebbene la natura ha pensato anche a questo. Si chiama cervo dal ciuffo (Elaphodus cephalophus) e vive tra Cina, Birmania e India. È un piccolo cervo caratterizzato da un ciuffo sulla testa, da cui prende il nome, e da un paio di "zanne" lunghe fino a tre centimetri, che spuntano dal labbro superiore nel maschio. Al di là dell'aspetto vampiresco, però, è innocuo. E poi per osservarlo in natura bisogna salire oltre i 4.500 metri. Insomma avvistarlo non è per nulla semplice e proprio per questo di lui si sa molto poco.

UNA MEDUSA CHE SEMBRA UNA BUSTA DI PLASTICAMa c'è sempre qualche specie di cui si sa ancora meno. È un esempio la medusa "enigmatica" (Deepstaria enigmatica): scoperta 45 anni fa nel Golfo del Messico. Ma tranquilli, se per le vacanze avete scelto le spiagge bianche del Messico, non la incontrerete facilmente. Questa medusa senza tentacoli, che assomiglia a una busta di plastica che vaga sott'acqua, vive a 900 metri di profondità. E questa è una delle poche cose certe che sappiamo di questa specie.

PIPISTRELLI BRUTTI? PROPRIO NOIn Centro America, poi, si trova un'altra delle incredibili specie animali. Tutti sappiamo che i pipistrelli sono neri e mangiano insetti. Ma esistono anche pipistrelli tanto diversi, da essere persino opposti alla classica descrizione che se ne fa. Sono i pipistrelli dell'Honduras (Ectophylla alba): completamenti bianchi, con il naso e le orecchie gialle e golosissimi di frutta. Soprattutto di una specie di fichi simili ai nostri. Per loro, poi, niente caverne. I pipistrelli bianchi dell'Honduras preferiscono rifugiarsi in piccoli gruppetti sotto le foglie delle piante di Helicornia. E hanno un modo tutto loro per costruirsi rifugi ad hoc. Con i denti tagliano la foglia lungo la nervatura principale, poi la piegano a formare una specie di tenda sotto cui si riparano dal sole e dalla pioggia. Comodo no?

RANE CHE SEMBRANO POMODORITra le mete più ambite non possono mancare poi Madagascar, Seychelles e tutte le isole dell'Oceano Indiano. E proprio qui si celano alcune delle creature più straordinarie del regno animale. Per esempio tra gli stagni e i laghi del Madagascar nord-orientali si nasconde la rana pomodoro (Dyscophus antongilii). Senza ombra di dubbio, la caratteristica distintiva di questa specie è la sua sgargiante livrea rossa a cui deve il nome comune. Ma il colore non è l'unico motivo per chiamarle così: queste rane pesanti fino a 200 grammi, se vengono disturbate si gonfiano per sembrare più grandi. E allora si che assomigliano davvero a grossi pomodori.

GRANCHI GOLOSIUn altro strano abitante dell'Oceano Indiano, o meglio delle isole dell'Oceano Indiano tra cui le Seychelles, è il granchio del cocco (Birgus latro). Con i suoi 4 kg di peso e i 40 cm di lunghezza è il granchio terrestre più grande del mondo. Questo paguro, infatti, vive sulla terraferma, tra la spiagge bianche delle Seychelles e di altre isole indopacifiche. Non male come luogo per vivere. Ma è famoso per la sua abilità nel rompere le noci di cocco con le chele per mangiarne il contenuto (da qui il nome). E no, non aspetta che il cocco maturo cada sulla sabbia. Va a prenderselo direttamente, arrampicandosi sulla palma con l'aiuto delle sue enormi e fortissime chele.

UN PUGILE SUBACQUEOInfine il vero scrigno di biodiversità dell'Est del mondo si trova sottacqua. È nell'Oceano, infatti, che si trovano le barriere coralline, veri e propri hotspot di biodiversità. Qui per esempio, nell'area-indopacifica è facile osservare la canocchia pavone (Odontodactylus scyllarus): una specie di gamberetto dal pugno micidiale. Questa specie di crostaceo, però, è noto anche per la sua bellezza. Ha un carapace coloratissimo, infatti, dal verde al rosso-arancio, passando per l'azzurro con zone maculate. Ma la sua fama è quella di essere un predatore infallibile: il suo gancio non ha nulla da invidiare a quello di Mike Tyson. Per predare altri crostacei e molluschi li prende letteralmente a pugni. E pare che i colpi inferti dalla canocchia pavone vadano oltre gli 80 km/h. Niente male per un gamberetto.

UNA MERAVIGLIA DEL MAREMa le acque salate dell'Indopacifico nascondono creature ancora più meravigliose. Animali che sembrano usciti dalla fantasia di un disegnatore, come il Glaucus atlanticus. Questo mollusco appartenente alla famiglia dei nudibranchi merita di certo di chiudere questa top ten, vincendo a mani basse la classifica. Piccolo appena tre centimetri è bianco argenteo sul ventre e ha meravigliose striature blu sul dorso. Una colorazione che gli consente di mimetizzarsi al meglio in mare, dove viene per lo più trasportato dalle correnti.

Ma nonostante il suo aspetto delicato, questo piccolo mollusco è capace di nutrirsi di una delle creature più pericolose per l'uomo: la caravella portoghese (Physalia physalis). Un sifonoforo (un cugino delle meduse), con tentacoli lunghi fino a 20 metri e oltre dieci tipi di veleno. Ma il Glaucus atlanticus oltre a mangiarla fa di più: ingloba il veleno della caravella portoghese e lo usa per difendersi a sua volta dai predatori. Perciò meglio osservarlo con discrezione e stargli alla larga.