10 cose che nessuno (o quasi) sa sui Puffi

Quanti sono? Cosa mangiano? E perché si chiamano così? A Milano una mostra celebra i sessanta anni dei “buffi ometti blu”, tra documenti cult e moltissime, puffose curiosità
10 cose che nessuno  sa sui Puffi

Chi siano non lo so gli strani ometti blu, son alti su per giù due mele o poco più” - impossibile, almeno per la generazione cresciuta negli anni Ottanta, non ritrovarsi a canticchiare, facendo eco a Cristina D'Avena, la sigla di uno dei cartoni animati più amati di sempre.

Protagonisti assoluti, gli irresistibili Puffi che quest’anno arrivano a spegnere ben 60 candeline e a cui proprio per questo il Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano dedica una mostra-omaggio.

Era infatti il 1958 quando il papà dei Puffi, il fumettista belga Pierre Culliford , in arte Peyo, decise di affidare loro il ruolo di personaggi secondari all’interno delle vicende di John e Solfamì su Spirou, probabilmente senza sospettare quello che sarebbe successo di lì a poco.

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Come si entra (davvero) nel mondo dei Puffi

Come spesso accade infatti nel mondo del fumetto, i simpatici gnomi dalla pelle blu, nati come semplici comparse, finiscono per conquistare il cuore del pubblico a tal punto da diventare, prima protagonisti con strisce dedicate interamente a loro,  e poi vere e proprie icone. Perché se  la loro genesi è da rintracciare nel mondo del fumetto, il grande successo arriverà poi con l’approdo sul piccolo schermo come protagonisti della serie animata cult degli Ottanta, firmata da Hanna & Barbera.

Il resto è storia.

In breve tempo, infatti, i Puffi si ritrovano a uscire dai confini della tv per entrare definitivamente nel mito, testimoniato da un vastissimo fenomeno di merchandising. Chi non ricorda, solo per citare un esempio, la collezione dei mitici pupazzetti in gomma prodotti dalla Schleich?

Anche in Italia, grazie al cartone animato e alla sigla cantata appunto da Cristina D'avena, è subito puffomania, tanto che la lingua puffa verrà studiata e spiegata persino dal grande semiologo Umberto Eco.

Mondo Puffo, questo il titolo della mostra milanese, attraverso simpatici pannelli tematici ma anche dischi, fumetti e riviste d’epoca si propone  dunque non solo di raccontare  la nascita e il successo di questi straordinari personaggi, ma anche e soprattutto di svelare al pubblico tanti puffosi retroscena inediti.

Quanti sono i Puffi? Cosa mangiano? E perché furono addirittura ritenuti comunisti?

Nella gallery queste e altre 10 curiosità sui mitici Puffi, protagonisti della mostra allestita al Museo del Fumetto di Milano, fino al 25 novembre 2018.

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