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Lo stabilimento varesino del gruppo farmaceutico compie cinquant’anni di storia e inaugura una nuova area dedicata alla produzione di Enterogermina. Con l’obiettivo di raddoppiare, entro il 2025, la sua capacità, destinata a oltre 55 Paesi in tutto il mondo. La parola d’ordine per la multinazionale francese è investire sul territorio ed espandersi sui mercati internazionali: 40 i milioni messi sul piatto negli ultimi anni per migliorare l’efficienza delle linee e dei processi Con un occhio di riguardo alla sostenibilità

‘‘I nostri primi cinquant’anni di storia ci hanno portato ad essere un elemento chiave di questo territorio e siamo fieri di aver contribuito a renderlo a tutti gli effetti un polo di rilevanza globale della produzione farmaceutica. Celebriamo un traguardo importante ma rilanciamo il nostro impegno per il futuro, con l’obiettivo di scrivere nuove pagine di successo per questo stabilimento”. A parlare è Roberto Di Domenico, Direttore di Stabilimento di Origgio di Opella Healthcare Italy Srl del Gruppo Sanofi. L’occasione è la cerimonia celebrativa del cinquantesimo anniversario del sito produttivo. Una realtà che ha fatto del proprio core business una missione: in mezzo secolo sono state tantissime le scoperte scientifiche messe a disposizione e al servizio dei pazienti e della comunità. “L’impegno nei confronti della salute pubblica ci ha permesso di proteggere la salute di milioni di persone, ogni anno, per decenni”, spiega Di Domenico.

Il cuore italiano della multinazionale francese Sanofi è a Origgio. Un sito tecnologicamente avanzato e dedicato alla produzione di alcuni dei marchi più importanti della gamma Consumer Healthcare. Tra questi: Enterogermina, Maalox, Bisolvon e Mucosolvan. Prodotti destinati a più di 50 mercati in tutto il mondo. Non solo la ricorrenza di un compleanno, però. “Festeggiamo un altro risultato: l’inaugurazione di una nuova area dedicata alla produzione di Enterogermina”, racconta il Direttore di Stabilimento, che ricopre anche la carica di Vicepresidente del Gruppo “Chimiche, Farmaceutiche e Conciarie” di Confindustria Varese, dopo esserne stato Presidente per diversi mandati.

L’investimento ha portato ad un ampliamento di circa 500 metri quadrati rispetto alla precedente area in uso, già attrezzata con 4 fermentatori da 3.000 litri ciascuno. “Il nuovo stabile ci doterà di 2 ulteriori fermentatori. Da qui al 2025, questo ampliamento e potenziamento tecnologico permetterà di raddoppiare i volumi produttivi e raggiungere circa 120 tonnellate di prodotto – spiega Marcello Cattani, Presidente e Amministratore Delegato di Sanofi Italia –. L’aspettativa è di realizzare circa 800 milioni di pezzi di Enterogermina all’anno”. Sanofi cavalca l’onda della crescita e del progresso ormai da tempo. Non si ferma e guarda al futuro. Capitale umano, innovazione, ricerca e sviluppo e sostenibilità: questi gli asset a cui tende l’azione strategica della multinazionale. Complice, un mercato, quello del settore farmaceutico, ricco di opportunità e stimoli da cogliere. “Il comparto, nel nostro Paese, sta attraversando un momento cruciale per il suo futuro e la sua competitività – spiega Cattani –. Stiamo mettendo in campo tutto il potenziale necessario in termini di innovazione, competenze e forme di collaborazione pubblico-privato per continuare a sostenere lo sviluppo dei nostri stabilimenti in centri di eccellenza chiave per il futuro del Gruppo”.

A testimoniare il successo, come sempre, i numeri: lo scorso anno lo stabilimento varesino ha prodotto circa 50 milioni di pezzi di cui 37 milioni di Enterogermina e circa 13 milioni di Maalox ed altri prodotti liquidi, nonostante il forte rallentamento subìto dal settore dell’automedicazione a causa della pandemia. “Solo negli ultimi tre anni – ricorda Di Domenico – abbiamo investito 40 milioni di euro. Ci siamo espansi nei mercati internazionali, abbiamo efficientato le linee produttive e i processi”. A fare da volano a questo balzo in avanti, anche la scelta, nel 2011, di spostare il portafoglio prodotti sulla Customer Healthcare. Non c’è progresso, però, senza attenzione alle persone, alla sicurezza, alla salute e alla sostenibilità. E Sanofi, in questo, si impegna da sempre. “Il Gruppo – precisa Di Domenico – è conforme ai più alti standard internazionali di sicurezza”. Sulla sostenibilità, lo stabilimento di Origgio ha lavorato per stilare una roadmap con l’obiettivo di ridurre, ogni anno, del 5% le emissioni di anidride carbonica. Nel 2021, il sito varesino ha ridotto le sue emissioni di 227 tonnellate, per un risparmio energetico complessivo di 369mila euro rispetto all’anno precedente. 

Mezzo secolo di storia. Un nuovo stabilimento tecnologicamente avanzato capace di raddoppiare in pochi anni la propria produttività. Tanti investimenti nell’ultimo periodo. “Tutto questo – sottolinea Di Domenico – è soprattutto per merito delle persone che lavorano con e per noi”. La multinazionale è attenta al benessere dei propri dipendenti. La prova tangibile è l’adesione di Sanofi alla Rete Giunca, ovvero la prima rete di imprese dedicate al welfare aziendale. “Abbiamo aderito a questa iniziativa nata dalla volontà di alcune imprese del Varesotto, anche grazie al supporto di Confindustria Varese, perché crediamo molto nell’importanza delle persone, della loro salute, del loro benessere e del loro lavoro”, chiosa infine Roberto Di Domenico.  


Il nuovo stabilimento produttivo Sanofi di Origgio



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