<figure class="pull-left"><img style="float: left; padding-right: 10px; padding-bottom: 10px;" title="Moricone" src="/images/comuni/moricone/moricone.JPG" alt="Moricone" />

Secondo il parere d’illustri archeologi Moricone si troverebbe nella stessa collina ove sorgeva l’antica Regillo, patria di Appio Claudio. Le prime notizie però risalgono all’anno 752 quando Adalgiso figlio del longobardo re Desiderio vi fece costruire una villa.
La nascita della Moricone medievale trova invece testimonianza documentale più precisa nel Regesto Farfense, come riporta Franco Pompili nella suo libro “Palombara Sabina nel Medioevo”: “…a poche miglia a nord di Palombara sta sorgendo un castrum sul Mons del Morrecone. C’e di mezzo lo zampino dell’Abbazia di Farfa, per ragioni di ordine strategico. Il Regesto Farfense che tra il 1110 ed il 1119 l’abate Berardo III “oppidum de Morricone construxit”. Il luogo sembra appartenesse agli “homines de Catino” che lo avevano ceduto a Farfa in cambio dei beni di Catino e di Luco, che Arrigo IV aveva loro confermati nell’1084, Beni che il successore dell’imperatore non tarderà a donare a Farfa”.
Nel 1119 Ottaviano De Palumbaria occupa Scandriglia e Catino e li restituirà all’Abbazia di Farfa in cambio di Moricone che entra così stabilmente nel patrimonio di famiglia.
Dagli Ottaviani conti di Palombara quindi, indicati spesso semplicemente come de Palumbaria, Palombara insieme con gli altri feudi collegati passerà ai Savelli. Nel 1276 Giacomo Savelli, cardinale di Santa Maria in Cosmedin, prende possesso del castello di Palombara.
Successivamente le notizie sono frammentarie ma nel 1466, signore di Moricone è Andrea de Palumbaria, il quale ha nel suo patrimonio anche Stazzano (Vecchio). La proprietà del feudo resta ancora ai de Palumbaria imparentati con i Savelli. Il feudo di Moricone passa poi da una famiglia all’altra, a volte viene gestito insieme e infatti i due cognomi de Palumbaria e Savelli vennero spesso portati in modo congiunto.
Nel 1501 Papa Alessandro VI Borgia confiscò i beni dei Palombara (così come fece per i Savelli) dandoli agli Orsini. Ma il suo successore restituì agli uni ed agli altri quanto era loro.
Nei primi anni del XVII secolo Moricone fu eretto a marchesato da Paolo V( Camillo Borghese)papa dal 1605 al 1621. Si arriva così al 18 giugno 1619 quando “Oddo filius bo.me. Dom. Camilli Sabelli de Palumbaria” vende il marchesato di Moricone a Marc’Antonio Borghese. Nell’atto chirografaro con il quale Papa Paolo V autorizza la vendita di Moricone, Oddone è chiamato “Oddo Palombara Marchese di Moricone”. Dunque, il palazzo baronale andrebbe più correttamente indicato come “Palombara” piuttosto che “Savelli”. Oppure, in considerazione dello stretto legame tra le due famiglie, almeno con i due cognomi.
Lo stesso Oddo – come ci racconta Franco Pompili nell’opera già citata – il 18 novembre 1613 aveva emanato il “Vero Statuto del Moricone fatto dal Marchese Oddo Palombara”. Dai Borghese, Moricone passò poi ai Torlonia ed, infine, agli Sforza Cesarini.

Sito ufficiale del Comune di Moricone: clicca qui


Testo: Daniela Imperi
Foto: Associazione culturale ambientalista “Organizzazione Alfa”

 

  1. Museo del Paesaggio Agrario e dell'Ulivo
  2. Chiesa SS. Maria Assunta in Cielo
  3. Castello Savelli
  4. Villa Aureli
  5. Il Castello
  6. Convento dei Padri Passionisti