Macchia Valfortore

Macchia Valfortore, piccolo comune della provincia di Campobasso, tra i più antichi borghi molisani, sorge su una collina circondata da uliveti secolari, nel bel mezzo della vallata, dove il fiume Fortore forma l’invaso artificiale di Occhito, uno dei laghi artificiali più grandi d’Europa. Oggi Macchia Valfortore conta circa 500 abitanti ed è un paese a rischio spopolamento, ma è anche un paese con buone potenzialità per lo sviluppo di un “turismo lento”, un luogo suggestivo dove poter sognare, scoprire una tradizione e una cultura che affonda le proprie radici nella notte dei tempi; una gradevole destinazione per coloro che desiderano godere della riscoperta di piaceri antichi e della genuinità dei prodotti della terra. Il lago di Occhito, riconosciuto come sito di interesse comunitario (SIC), è una vera e propria oasi di pace dove è possibile rilassarsi, fare scampagnate e passeggiare lungo i sentieri a contatto con la natura incontaminata. Interessante meta anche per chi ama pescare, andare a cavallo, cavalcare lungo l’ippovia. Lungo le sue sponde si trova un parco archeologico, sede di importanti scavi che hanno riportato alla luce reperti del neolitico, di età romana e del medioevo. Il fascino storico e archeologico del luogo è arricchito dall’ipotesi secondo la quale la famosa battaglia di Canne, che vide Annibale vincitore contro l’esercito romano durante la seconda guerra punica, sia avvenuta qui. Il borgo antico, tipicamente medioevale, presenta alcuni edifici degni di nota, tra cui il palazzo baronale della famiglia Gambacorta, uno dei più importanti casati nobiliari che hanno dominato l’Italia meridionale. Diversi sono i principi che si sono susseguiti alla guida della dinastia tra cui Gaetano Gambacorta rimasto nella storia poiché fu uno dei cospiratori della congiura contro Filippo V di Spagna, meglio conosciuta come la congiura di Macchia. La Chiesa Parrocchiale in particolare è un piccolo gioiello che nel corso dei secoli è stata dotata di numerose opere d’arte da parte dei vari Signori che hanno governato il paese; a riguardo si possono ammirare dipinti di Paolo Gamba, del Brunetti, statue del Colombo e una statua di San Nicola attribuita al Di Zinno; all’interno della chiesa particolare importanza va attribuita alla Cappella intitolata a San Nicola dove sono conservate le reliquie di San Bonifacio martire e dove è collocato il pregevole altare ligneo dedicato a Santa Caterina d’Alessandria con 12 busti lignei ricoperti di oro zecchino. Il palazzo baronale e la chiesa parrocchiale sono entrambi collocati nella piazza comunale. Di notevole interesse anche paesaggistico hanno le cappelle rurali dislocate nel territorio di Macchia Valfortore intitolate a San Michele, Santa Maria degli Angeli e Santa Maria Assunta. Molto visitato e di notevole interesse culturale è il Polo Ecomuseale realizzato grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale di Macchia Valfortore, la Famiglia Brindisi-Mancini, la Famiglia Di Iorio e l’intera comunità di Macchia Valfortore. Oggi l’offerta culturale del Polo Ecomuseale è costituita da tre iniziative distinte, diffuse prevalentemente nel centro storico e nel territorio limitrofo al Comune: il Museo Civico di Storia Naturale della valle del Fortore, l’Ecomuseo “La casa, i Mestieri e la Cultura della Memoria, l’Antico Mulino ad Acqua della famiglia Di Iorio. Per un eventuale sviluppo turistico del paese un ruolo molto importante riveste il lago di Occhito, un invaso artificiale che si estende per circa 12 km, segnando il confine tra la Regione Molise e la Puglia. Macchia Valfortore, un luogo dove Storia Arte e Cultura si fondono in un habitat incontaminato sulle verdi colline sovrastanti il Lago di Occhito. Un luogo da scoprire…