Sant'Angelo del Pesco

Ad una quota di 805 m s.l.m., nel territorio dell’alto Molise, sorge Sant’Angelo del Pesco. Posto su un rilievo che si affaccia sulla media Valle del Sangro e incuneato nell’Abruzzo confina, facendogli da cerniera il fiume Sangro, con i comuni della provincia di Chieti e con Pescopennataro, Capracotta e Castel del Giudice. Paese circondato dalla natura dà la possibilità di inoltrarsi nei boschi e di scoprire la bellezza della selva degli abeti, soprattutto dell’abete bianco. L’attuale denominazione risale al 1300, ma la storia parte dall’anno mille, quando un gruppo di abitanti, spostandosi da una contrada di Pescopennataro, si stabilì nella località chiamata Sant’Angelo in Grifone. Fino al 1861 dipese dal comune di Pescopennataro; da ciò deriva “del Pesco”. Essendo situato lungo la Linea Gustav durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato quasi completamente raso al suolo dai bombardamenti dei tedeschi. Così a Sant’Angelo furono cancellate anche le ultime tracce del piccolo abitato ma la sua ricostruzione ha seguito l’antico assetto urbano. Nel centro abitato si trova la chiesa parrocchiale, edificata nel 1886, e dedicata al Patrono San Michele Arcangelo. Uno sguardo merita anche la maestosa torre campanaria. Fuori paese vi è la chiesa della Vergine del Carmelo che risale al XVIII secolo. Davanti la chiesa, imponente e monumentale, è la scala a forbice che si immette nel piazzale. Situato nel bosco di Sant’Angelo, l’Eremo di San Luca rappresenta uno dei più maestosi eremi ricavati dalla grotta. È affiancato da una chiesetta dedicata al Santo. Sul balcone naturale di San Luca vi si può ammirare un panorama su un’abetina e sulla Vallata del Sangro. Si narra che il popolo santangiolese concesse agli abitanti di Pescopennataro di costruire la chiesa e il suo annesso Eremo poiché gli stessi non avevano un Santo Patrono. 

La festa per antonomasia è, da sempre, quella del 15 d’agosto. Il 29 settembre viene invece celebrata la festività del Santo patrono, S. Michele Arcangelo. Il 13 agosto si tiene nella piazza del paese la tradizionale Sagra della polenta con fagioli e grasso di maiale, chiamata “fascarellata”. Una manifestazione folkloristica che nasce nel 2016, legata alla celebrazione degli usi, dei costumi e delle tradizioni perdute è il “Tumbr fest” che prende il nome dall’antica unità di misura, il tomolo. Prodotto tipico di Sant’Angelo, protagonista della Sagra che si tiene puntualmente il 13 agosto, sono i frascatelli.