San Pietro Avellana

L'attuale abitato fu fondato nel X secolo circa ed ebbe origine da un insediamento di abitanti del posto, che a seguito della distruzione dei vari casali, ai quali era riconosciuta autonomia amministrativa, ritennero di dover risiedere nelle immediate vicinanze dell'abbazia benedettina, edificata dall'Abate Domenico di Sora e presidiata dal monaco Amico; il luogo sacro all'epoca era una cittadella fortificata e forniva anche protezione di tipo militare.
Le ipotesi sull'accezione "Avellana" sono parecchie, ma la più accreditata è che possa derivare da "Volana", città sannitica distrutta durante la terza guerra sannitica nel 458 a.C. dal console romano Spurio Carvilio.
Addentrandosi lungo il sentiero che porta all’Eremo di  S. Amico, immerso in un rigoglioso bosco di faggi, si può respirare l’atmosfera mistica, connubio tra fede e contemplazione della natura.
Il territorio di San Pietro Avellana, grazie all'abbondanza di sorgenti e corsi d'acqua, alla sua unicità del terreno e alla natura incontaminata, è particolarmente ricco di prodotti del sottobosco, primo tra tutti il tartufo (nero e bianco pregiato), da visitare sono le Sorgenti di Pesco Bertino, quelle di Capo di Vandra, quelle della Fonte Calante, l’area sic “Fonte della Luna”, le “Mura ciclopiche”: fortificazioni che rappresentano una delle ormai note testimonianze della presenza sannitica in questa porzione del Molise. 
Situate in un contesto ambientale di grande rilievo, in prossimità del tratturo Celano-Foggia, sulla vetta di Monte Miglio, a oltre mille metri di quota, si conservano estesi tratti di mura poligonali di epoca sannitica; la fortificazione, costituita da tre circuiti murari, è facilmente raggiungibile mediante una serie di percorsi adeguatamente allestiti e diversificati per difficoltà, tempi di percorrenza e punti di partenza vari.
Inoltre è da ammirare la Fontana Grande (XVIII secolo) e assolutamente da visitare il Museo delle civiltà e tradizioni. 
Per gli astrofili e gli inguaribili romantici è possibile scoprire il fascino e i segreti delle stelle presso l’osservatorio astronomico “Leopoldo Del Re”.
Il paese fa parte a pieno titolo dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo, in occasione della Fiera del Tartufo Nero di San Pietro Avellana la seconda domenica di Agosto vengono allestiti stand per la distribuzione e la degustazione del prezioso tubero, l’evento è allietato da spettacoli musicali e dalla caratteristica gara cinotartuficola, l’appuntamento si ripete il 1 Novembre in occasione della Mostra Mercato del Tartufo Bianco quando il Tuber magnatum pico diventa il protagonista. 

Il patrono di San Pietro Avellana è S. Amico la cui ricorrenza si festeggia in due occasioni il 3 Novembre e il 16 Agosto, in quest’ultima giornata la statua del santo con i suoi ori viene accompagnata in processione attraverso le vie del paese.  
Per gli amanti dello sport durante il mese di Luglio è possibile partecipare alla gara podistica Trofeo “Re Fajone”: in un territorio straordinariamente bello e ben tutelato compreso fra la Riserva MAB di Montedimezzo e l’Azienda Sperimentale “La Torre di Feudozzo” viene disputata una gara podistica mista tra strada e sterrato  a stretto contatto con una natura incontaminata; le giornate possono essere animate da escursioni naturalistiche a piedi e in bicicletta su percorsi segnalati o in canoa sul fiume Sangro, è possibile praticare arrampicata libera presso la falesia di Pesco Bertino, inoltre un centro sportivo polivalente offre la possibilità di praticare  basket, tennis, pallavolo, calcio a 5.