Andrea Loreni, funambolo a Milano a 140 metri d'altezza: ha camminato tra i grattacieli a suon di musica (dal vivo)

Venerdì 26 maggio ha portato a termine una traversata spettacolare dal Bosco Verticale all'UniCredit Tower: un tragitto di 205 metri a 140 metri di altezza
Andrea Loreni funambolo Milano
dimitar harizanov

Andrea Loreni, il funambolo a Milano è riuscito in un'impresa epica

Per lui, l’unico funambolo italiano specializzato in camminate a grandi altezze, è stata la prima traversata a Milano, tra i suoi imponenti grattacieli. Ed è stata un'impresa epica ed emozionante: Andrea Loreni nella serata di venerdì 26 maggio 2023 ha percorso la bellezza di 205 metri di tragitto a ben 140 metri di altezza. Punto di partenza e di arrivo sono stati rispettivamente il Bosco Verticale e l'UniCredit Tower, l’edificio più alto d’Italia.

Simboli conosciuti in tutto il mondo, i due iconici grattacieli milanesi - che incorniciano il parco di BAM – Biblioteca degli Alberi Milano - conferiranno la giusta spettacolarità a questa impresa senza precedenti che ha aperto la seconda edizione di BAM Circus – Il Festival delle Meraviglie al Parco ideato e diretto da Francesca Colombo (Direttore Generale Culturale di BAM) da un progetto della Fondazione Riccardo Catella.

dimitar harizanov

“È stata un viaggio intenso, un’avventura profonda”

“È stato un viaggio intenso, un’avventura profonda - ha dichiarato Andrea Loreni subito dopo essere riuscito a portare a termine la traversata - In questo andare in posti nuovi ho sentito il respiro del cavo. Milano si è riunita nella Meraviglia: ciò che mi ha spinto a fare teatro di strada è il fatto che in un attimo migliaia di persone si trovino riunite in un sentimento comune, che è una cosa rarissima. Ed è quello che è successo questa sera a BAM – Biblioteca degli Alberi. È la bellezza della cultura”.

dimitar harizanov
dimitar harizanov

Come Philippe Petit sulle Torri Gemelle

Il Festival - che per tre giorni celebrerà il teatro di strada e le arti circensi contemporanee - prenderà il via con una camminata sospesa che molto ricorda la straordinaria traversata che Philippe Petit sostenne nel 1974 tra le Torri Gemelle di New York. Quasi 50 anni dopo, Andrea Loreni - che ha percorso chilometri nei cieli di numerose città italiane (tra cui Torino, Bologna, Roma, Venezia, Firenze, Genova, Brescia, Trieste) e all’estero (tra Svizzera, Serbia, Israele, Thailandia e sopra il lago del tempio Sogen-ji in Giappone) - ha portato a termine una sfida simile, superando diverse difficoltà e novità tecniche. Il funambolo ha camminato infatti su una corda in dyneema di 20 mm di diametro, con una configurazione tecnica che vede alcuni tecnici appesi alla fune, davanti e dietro di lui, che si muovono con il suo movimento per stabilizzarla. Si tratta di un’impresa resa possibile grazie al lavoro di oltre nove mesi del team di manager culturali di BAM.

defaultraffaelle cappelli

C'era anche la musica al piano di Cesare Picco

A rendere ancora più unica ed emozionante questa prova ad alta quota è stata una vera e propria esperienza musicale di accompagnamento alla performance realizzata dal compositore e pianista Cesare Picco che ha interpretato musicalmente la traversata realizzando una colonna sonora in diretta che ha lasciato spazio all’improvvisazione.

Intervista a Andrea Loreni, funambolo a Milano

“La Meraviglia è la sorpresa di scoprire qualcosa di inaspettato in un posto noto” ha dichiarato Andrea Loreni pochi giorni prima della traversata. Il funambolo - che per questa impresa si è allenato per mesi - è andato infatti alla ricerca di un angolo insolito per piazzare il suo cavo: “In questa zona di Milano, dove tutto è esplicito, chiaro, fatto per apparire, siamo riusciti a trovare una strada non ancora vista, uno spazio da scoprire. La mia camminata sarà allora l’esplorazione di uno spazio inatteso e spero che questa meraviglia, l’inaspettato, arrivi al pubblico: che possa alzare lo sguardo al cielo e scoprire nuovi cieli e nuovi orizzonti”.

Noi lo avevamo raggiunto per fargli qualche domanda.

Che emozioni stai provando in questi giorni di attesa?

Sicuramente ansia e preoccupazione, ma provo anche momenti di esaltazione per l'ingaggio richiesto. La cosa che sto apprezzando di più è la vita qua “a terra”, perché il mio viaggio parte nel segno della nostalgia: distaccarsi da un mondo conosciuto per affrontare l'ignoto. E per adesso mi sto godendo ancora questo mondo conosciuto.

Come ti sei preparato tecnicamente ed emotivamente?

Tecnicmente mi sto preparando con degli allenamenti più decisi sul cavo. Emotivamente mi sto allenando a respirare, a stare morbido e ad accogliere le mie sensazioni stando attento a quello che mi succede dentro, capire dove le emozioni si attaccano, che leve fanno: sono momenti di intensa auto osservazione e contemplazione.

MARCO BERTORELLO/Getty Images
Cosa ti aspetti da questa esperienza?

Cerco di non avere grosse aspettative per non incappare in delusioni o visioni sbagliate. Devo tenere la mente libera per riuscire a ricevere quello che sarà, per potere rispondere alla domanda che mi verrà fatta dal cavo. E per rispondere a quella domanda devo restare in silenzio e aspettare che quella domanda arrivi, senza pre-confezionare risposte.

In che modo la musica sarà protagonista?

Sono molto fortunato ad avere Cesare Picco che suonerà il piano e dialogherà con me durante questa camminata che lui interpreterà musicalmente. In qualche modo improvviserò io e improvviserà anche lui, in base a quello che starà succedendo: per gli spettatori sarà quindi un'esperienza da fruire anche come ascoltatori.

Leggi anche: