La segnaletica di sicurezza non serve per illuminare, ma ha l’unico scopo di indicare alle persone le vie di esodo e le uscite di sicurezza.
Se per motivi progettuali ci si affida a segnaletica provvista di illuminazione (retroilluminata), questa va semmai ad integrare, ma mai a sostituire l’illuminazione di sicurezza vera e propria.
Il Dlgs 81/08, ha ricopiato (abrogandolo) il Dlgs 493/96 relativo alle prescrizioni sulla segnaletica di sicurezza.
Il titolo V del nuovo Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro prevede infatti che i cartelli per la segnaletica di sicurezza devono avere forma quadrata o rettangolare e con un pittogramma bianco su fondo verde (il verde deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello).
Come risulta dalla figura (tratta dall’allegato XXV del Dlgs 81/08) i segnali normalizzati aventi la funzione di indicare le uscite di sicurezza, evitano di utilizzare scritte tipo “exit” o “uscita di sicurezza”.
Non che sia espressamente vietato, ma si preferisce utilizzare segnali grafici che siano quindi immediatamente comprensibili a chiunque, indipendentemente dalla lingua o cultura di provenienza.