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"Non so cosa si intende per pace dei sensi, ma so che deve assomigliare un po' a questo luogo..."


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TREISO OGGI


Nonostante la sua piccola dimensione il paese di Treiso ha qualche occasione di essere menzionata nella storia: qui vicino, infatti, visse l’imperatore romano Pertinace. Anche nella letteratura ha lasciato il suo segno, essendo uno dei luoghi dell’ambientazione del romanzo di Beppe Fenoglio, Una questione privata.

Le sorprese non finiscono qui, essendo il paese parte del Paesaggio vitivinicolo del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato, designato come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Anche qui come in molti altri paesi della zona, cultura e natura si intrecciano in maniera pressoché perfetta.

Potete sincerarvene voi stessi provando uno dei numerosi Sentieri di Treiso. Uno di questi parte dalla Chiesa Parrocchiale di Maria Vergine Assunta, piccolo gioiello con una facciata interamente in rosso, comprese le statue.


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Treiso IERI


Treiso ha una storia antica cinquemila anni, di cui si sono rinvenute alcune tracce risalenti all’Età della Pietra e a quella del Ferro. 

L’imperatore romano Publio Elvio Pertinace (193 d.C.) nacque proprio nella zona di confine tra il comune di Treiso e di Barbaresco: esiste ancora oggi una frazione di nome Pertinace.

Dopo l’anno Mille, in località "Montersino" venne fondato un importante convento di cui non è rimasta traccia, mentre sui rilievi più alti era stata costruita in precedenza una chiesa dedicata a S. Alessandro, martirizzato ad Alba. Col trascorrere del tempo lo stretto vincolo che legava Treiso ad Alba si allentó. Le vicende politiche che investivano tutta l’area, in costante precario equilibrio tra Alba e Asti, rendeva effimera ogni forma di stabilità arrecando incertezza e confusione. Ma Treiso disponeva di una "carta vincente": la salubrità della plaga collinare e l’ambiente ameno rappresentavano una sempre maggiore attrattiva per gli stessi albesi.

Muovendo da Treiso, nel 1617 il duca di Savoia Carlo Emanuele I assalì Alba e se ne impadronì. A partire da questo evento, il rapporto della comunità di Treiso con Alba declinó a favore di quello col comune di Barbaresco. Fu Carlo Emanuele II a rivendere Treiso e Barbaresco agli Albesi per 500 scudi. Vittorio Amedeo II mise poi all’incanto i due borghi, aggiudicandoli ai fratelli Gallegani di Canellli per una cifra superiore di cinque volte a quella offerta dagli albesi. Da questo momento Treiso divenne, a tutti gli effetti, frazione di Barbaresco.

Durante la seconda guerra mondiale, si consumarono a Treiso la lotta partigiana e le vite di molti giovani che abbracciarono gli ideali della Resistenza.

Treiso acquisì lo status di Comune autonomo. Nel 2007 ha festeggiato i suoi primi 50 anni di vita.


 

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