Perché negli aeroporti di Milano non bisogna più tirar fuori liquidi, laptop e tablet

Nuovi macchinari rendono più fluido il passaggio ai varchi di sicurezza. Non è più necessario estrarre i flaconi e il computer dal bagaglio a mano
Bagaglio a mano permesso sugli aerei
Bagaglio a mano permesso sugli aereiNick Veasey/Getty Images

Quest'estate chi parte per le vacanze dagli aeroporti di Milano (Linate e Malpensa) trova una piacevole sorpresa: non c'è più bisogno di tirare fuori il computer o altri strumenti elettronici e i liquidi dal bagaglio a mano durante i controlli di sicurezza. Il merito è di una nuova serie di apparecchiature che sono state installate l'anno scorso ai varchi per la sicurezza di Linate e dal marzo di quest'anno sono entrate in funzione anche a Malpensa, dimezzando i tempi di attesa e aumentando la produttività dei varchi di sicurezza.

Si tratta delle nuove macchine EDS-CB (Explosive Detection Systems for Cabin Baggage), che utilizzano una tecnologia per l'analisi del contenuto del bagaglio a mano simile alle TAC mediche e sostituiscono la precedente tecnologia, tradizionalmente basata sui raggi X. Sono arrivate in un momento critico nella vita degli aeroporti: infatti, negli ultimi 24 mesi abbiamo assistito a uno spettacolare e costoso "rimbalzo" post-Covid, che ha fatto crescere in maniera imprevista e impetuosa il volume dei passeggeri, cogliendo di sorpresa sia le compagnie aeree, che non avevano un numero di velivoli adeguato, che gli scali aeroportuali.

Con il restyling di Linate e poi con i lavori a Malpensa, Sea, la società che gestisce i due scali aeroportuali, ha potuto aumentare nettamente l'efficienza di una delle fasi più critiche dell'esperienza in aeroporto, cioè i controlli di sicurezza, rendendo più rapido il passaggio dei passeggeri: "A fronte dei circa 125 passeggeri ora per linea registrati nel 2019 – scrive Sea –, nel 2023 il valore è cresciuto fino a 200 passeggeri ora per linea con picchi anche superiori a 250 passeggeri all'ora".

Il fornitore delle nuove apparecchiature è la britannica Smiths Detection, specializzata nel settore e parte dello Smiths Group. Gli aeroporti di Sea sono stati i primi in Italia a ricevere dei sistemi di controllo di livello Ecac 3. Gli apparecchi, che si chiamano Hi-Scan 6040 CTiX, utilizzano la tomografia computerizzata, cioè un sistema di analisi radiologica utilizzata in abito medico ma anche in altri settori (ad esempio l'archeologia) per ottenere delle immagini tridimensionali e in sezione di una persona o di un oggetto. O, in questo caso, del contenuto di un bagaglio.

Hi-Scan 6040 CTiX di Smiths Detection

Immagine Smiths Detection

Nuovi tipi di macchine per l'analisi dei bagagli

Il procedimento è affascinante perché, grazie al software, che mette assieme le proiezioni rilevate da angoli diversi, l'oggetto non appare più con la consueta vista dall'alto, cioè con l'immagine standard dei bagagli passati ai raggi X che non faceva "vedere" al di sotto di materiali opachi che fanno velo alle radiazioni. Invece, la tomografia permette di osservare da angoli differenti gli oggetti, identificandoli anche con l'aiuto di ulteriori sistemi automatici che riescono a categorizzare e "colorare" gli oggetti contenute nei bagagli, aiutando gli operatori.

L'accordo per la fornitura di 28 apparecchiature Hi-Scan 6040 CTiX di Smith Detection a Sea è stata firmato a settembre del 2020 ed è arrivato al momento giusto. Il motivo per cui è stato acquistato però è dettato da delle esigenze normative.

Infatti, la Commissione europea ha da tempo approvato un nuovo quadro legislativo che richiede che tutti i sistemi di controllo dei bagagli da stiva (in termini tecnici chiamati HBS, Hold Baggage Screening) in Europa siano dotati di sistemi di rilevamento degli esplosivi (Eds) approvati dall'Ecac, la Conferenza europea per l'aviazione civile con lo standard 3. Prima del Covid le scadenze erano state definite entro il 2018 per il Regno Unito, il 2020 per il resto d'Europa e il 2022 in circostanze specifiche. Dopo la pandemia sono stati prorogate.

Il nuovo standard è stato implementato per rilevare livelli più elevati di minacce, riducendo al contempo il tasso di falsi positivi. L'aggiornamento dai sistemi approvati dallo Standard 2 allo Standard 3 è costoso perché richiede in sostanza la riprogettazione e la riconfigurazione dei sistemi di movimentazione dei bagagli, cioè quel che avviene all'interno degli aeroporti non solo ai varchi di sicurezza ma anche nella parte di carico e scarico degli aeroplani. Però porta vari vantaggi non solo in termini di sicurezza ma anche economici.

Il tipo di immagini visualizzate dagli addetti alla sicurezza

Immagine Smiths Detection

Controlli più sicuri e più veloci

Il motivo per cui è stata fatta questa rivoluzione, piuttosto costosa, infatti, non è solo quello di eliminare la parte "debole" della security aeroportuale. Con il nuovo sistema gli aeroporti possono gestire più bagagli con meno operatori, meno complessità delle operazioni, in spazi minori e con costi di gestione e manutenzione più contenuti. Il tutto con più sicurezza, ovviamente.

In Europa e in Italia apparecchiature simili a quelle utilizzate da Sea e realizzate da altri fornitori, vengono acquistate e sono già state installate o sono in corso di installazione. Non tutte permettono però di tenere computer e liquidi nel bagaglio a mano, anche se in prospettiva questo è uno degli obiettivi.

Gli aeroporti di Parigi, per esempio, e buona parte degli scali tedeschi sono al lavoro per attivare funzionalità analoghe. Ma questo tipo di tecnologia viene adoperata sempre più spesso in tutto il mondo ed è considerata dagli esperti un tassello fondamentale per la trasformazione digitale degli aeroporti e delle esperienze di viaggio, che saranno sempre più veloci e basati sull'utilizzo di credenziali elettroniche, incluso il passaporto, contenute negli smartphone.