Agosto è il cuore dell’estate, non solo dal punto di vista calendaristico ma anche dal punto di vista astronomico, in cui il cielo dà il meglio di sé, dal triangolo estivo al cuore della galassia. Le indicazioni che seguono possono essere seguite al meglio sfruttando, per programmare le osservazioni, qualche app-planetario come Stellarium.
Cercando il nord
Nelle calde notti estive, quasi tutti abbiamo imparato a riconoscere una figura nel cielo: è il Grande Carro, uno degli asterismi più famosi nel cielo. Parte dell’Orsa Maggiore, il Grande Carro è uno strumento utilissimo per trovare, in ogni notte dell’anno, il nord: è sufficiente unire le due stelle del Grande Carro opposte al timone (Merak e Dubhe), e prolungare la loro distanza di circa cinque volte per arrivare nei pressi della Polare. Dall’altra parte del Grande Carro, la costellazione di Boote, il bifolco, spesso rappresentato come un uomo che sguinzaglia due Cani da Caccia verso l’Orsa Maggiore, la costellazione di cui fa parte il Grande Carro. La sua stella più luminosa è anche l’ottava stella più luminosa del cielo, ossia Arturo.
Il triangolo estivo
Nelle notti c’è però un altro asterismo che domina letteralmente la scena. Il triangolo estivo è una figura formata da alcune delle stelle più luminose del cielo: Vega, Deneb e Altair. Vega in prima serata si trova proprio allo Zenith, dritta sopra di noi. La stella più luminosa della costellazione della Lira si riconosce molto facilmente, perché Vega è molto brillante e a fianco a lei la costellazione si completa con un parallelogramma formato da quattro stelle abbastanza luminose. Leggermente più in basso a nord-est c’è Deneb, altra stella luminosa che porta il nome della parola araba per “coda”. Deneb è infatti la coda della costellazione del Cigno, una costellazione che si estende come una grande croce nel cielo in cui la coda rappresenta il segmento più corto. Dal lato opposto, verso sud-est, c’è invece Altair che rappresenta la testa della costellazione dell’Aquila. Il triangolo estivo porta questo nome perché è visibile tutta la notte per tutta l’estate, e scomparirà dietro l’orizzonte al tramontar del Sole solamente a autunno inoltrato.
I protagonisti del cielo
Proprio a fianco della Lira si trova una costellazione piuttosto estesa, ossia quella di Ercole. L’arcinoto personaggio della mitologia classica porta con sé in cielo una buona parte del suo mito. Tra Vega e il Piccolo Carro un trapezio di stelle non luminosissime indica la testa del Drago Ladone che difendeva le mele d’oro delle tre Esperidi e che Ercole sconfisse per l’undicesima delle sue fatiche. Altri personaggi del mito non sono più visibili nella stagione estiva: il Leone, il Cancro, e l’Idra hanno infatti dominato la scena nei mesi primaverili.
Nei pressi di Ercole, un arco di sette stelle segna la presenza della bellissima costellazione della Corona Boreale, una delle costellazioni più piccole tra quelle visibili nell’emisfero nord e anche una costellazione piuttosto debole. Un zig-zag di stelle sull’orizzonte nord-est è invece un presagio dell’autunno: si tratta della regina Cassiopea che insieme al suo consorte Cefeo sono alcuni dei protagonisti del mito di Andromeda che apparirà nella sua interezza sulla volta celeste alla fine dell’estate.
Nel profondo cielo
Basso sull’orizzonte sud c’è uno dei luoghi più preziosi del firmamento: il nucleo della nostra galassia. Proprio lì, nella costellazione del Sagittario si trova il Buco Nero supermassiccio Sagittarius A* immortalato per la prima volta nel 2022. La parte centrale della Via Lattea è però meravigliosa anche per ciò che si vede: si tratta infatti della regione più luminosa e ricca di stelle, tanto da rendere questi mesi quelli più speciali dell’anno per ammirare la bellezza del cielo e per dedicarsi alla fotografia notturna.
Tornando di nuovo nella costellazione di Ercole possiamo trovare una delle più grandi meraviglie di natura stellare. Si tratta del Grande Ammasso Globulare di Ercole (Messier 13), un insieme di centinaia di migliaia di stelle a 22mila anni luce dalla Terra.
Nel corso della notte si alza da est anche la costellazione zodiacale dell’Acquario, all’interno della quale si trova la Nebulosa Elica, una splendida nebulosa planetaria tra le più vicine alla Terra.
L’Elica fa coppia con la Nebulosa Anello, altra planetaria situata invece nella costellazione della Lira. Per chi ama osservare questi oggetti al telescopio, in estate c’è l’imbarazzo della scelta.
Restando nel Sistema Solare
La Luna sarà piena i primissimi giorni del mese, in particolare il 1 agosto. Essendo così presto, ad agosto avremo anche una seconda Luna piena, il 30 del mese. Sarà invece nuova la notte del 16 agosto dopo aver raggiunto l’ultimo quarto l’8 e il primo quarto il 24.
Per quanto riguarda i pianeti, Venere è agli sgoccioli: dopo averci accompagnato nel cielo serale fin dallo scorso inverno, già a inizio agosto è sostanzialmente inosservabile così come Marte, altro protagonista degli scorsi mesi. L’altra faccia della medaglia è invece che potremo tornare a vedere i giganti gassosi: Saturno è infatti sempre più alto nel cielo serale così come Giove che si sta faticosamente risollevando dopo un lungo periodo di invisibilità. Basterà attendere la notte inoltrata per ammirarli nella loro magnificenza.
Non sarebbe però agosto senza le stelle cadenti, tradizionalmente osservate la notte di san lorenzo. Quest’anno il picco dello sciame meteorico delle perseidi, i frammenti della cometa 109P/Swift-Tuttle che bruciano nell’atmosfera terrestre, cadrà la notte tra il 12 e il 13 agosto.