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Alla ricerca dell'aurora boreale (e del suo business)

Siamo stati al Tromsø International Film Festival e ne abbiamo approfittato per capire come funziona l'esperienza delle northern lights, tra organizzazione, costi e molta fortuna
Alla ricerca dell'aurora boreale
Norwegian Travel

La partenza è verso le 20 di sera, da Tromsø percorriamo circa 40-45 minuti di strada in macchina, verso Snarbyeidet, quasi in mezzo al nulla. È una delle zone migliori però, dove di solito si va se si vuole assistere alla comparsa dell’Aurora senza contaminazioni cittadine e luminose (altra caratteristica fondamentale). “Bisogna saper aspettare il momento giusto”, ci dicono, e dopo tre ore di appostamento gelido, per qualche attimo compare sopra di noi una striscia verde. La luce inonda il manto di neve si perde a vista, il freddo scompare, la felicità (nostra) e di altri piccoli gruppetti assiepati è la medesima, davanti c’è un miracolo dal colore verde, una striscia, che sembra diventare una saetta.

È fatta, e viene immortalata, come se fosse una preda conquistata e inseguita, di fatto un colpo di fortuna. Come detto, però, qualcuno rimane qui settimane, senza riesce a scrutare nulla.

Eppure, “i numeri che maciniamo sono alti,” ci dice Giorgio Nicolosi, una degli italiani che vive e lavora a Tromsø nell’ambito turistico. “Per un'escursione notturna a vedere le balene nel loro habitat naturale, il Whale and Arctic Wildlife Safari, ultimamente abbiamo avuto anche 150 persone al giorno, lì siamo quasi in mare aperto, ci sono anche orche, attive e presenti”. Durata 8 ore, al costo di 1645 corone, circa 144 euro a testa. Ma non finisce qui, si può fare ad esempio anche la Overnight Northern Lights&Whale Safari, una spedizione, che dura tra le 22 e le 24 ore, in cui si può combinare l’avvistamento dei cetacei, a quello delle aurore boreali, viste da una grande imbarcazione.

Cerchiamo di offrire il servizio e livello migliore, efficace ed esclusivo grazie alle nostre guide”, dice ancora Ottilie Geiger, “e il massimo in termini di interazione tra gli ospiti e le esperienze per famiglie, coppie, studenti, flussi ed età diversi. Tromso è diventato un centro importante per il clima, cultura vibrante, la popolazione parla inglese ed è super friendly, ed è uno dei posti più facilmente raggiungibili nel nord estremo”.

Costi ed esperienze

I costi? Variabili, quanto le condizioni del meteo. In Norvegia si ragiona attraverso la moneta nazionale, la corona norvegese. Per gli adulti si può arrivare circa a spendere a testa, tra le 995 e i 1650 NOK (dai 90 ai 150 euro circa), gli studenti pagano 855 NOK (quasi 80 euro), i bambini dai 4 ai 12 anni 500 NOK (46-47 euro). Sono prezzi non fissi, ognuno prova a proporre qualcosa di diverso: ci sono visite private, in gruppi da massimo 15 persone, sistemati nei minibus, o più ampie, in autobus (da 48-50 persone), ma c’è chi arriva anche attrezzato in maniera indipendente, posizionandosi magari sulla riva di un lago, davanti a un fuoco consentito, nutrendosi di cioccolata calda e ottimi dolci (locali) alla cannella. Per sicurezza, però, meglio sentire direttamente le agenzie.

L’offerta infatti della Northern Travel è maggiore, attrezzata, organizzata nei minimi dettagli: ci sono le Dog Sleeding (da fare di giorno), le slitte con gli splendidi husky, partendo verso Camp Tamok (7 ore a 2011 corone, circa 175 euro), la stessa destinazione nella cosiddetta “esperienza mistica” delle Northern Lights tradizionali, che hanno un costo (a testa) tra le 100 e 135 euro, e una durata che va dalle 6 alle 8 ore. Testimoni di fenomeni naturali, come quelli che accadono a Øverbygd, nella Tromsø Ice Domes, un incredibile albergo di ghiaccio che ogni anno si forma a causa delle tonnellate di neve, poi compattate, e che diventano muri, letti, camere, sculture, affreschi, e si può letteralmente soggiornare per 24 ore e beneficiare di altre attività, oltre che ai tre pasti. L’aurora si può vedere anche da lì, al costo di 1120 a persona, o spendendo un po’ meno, visitando e basta (senza dormirci) visitando oltremodo la natura incontaminata, spendendo meno di 100 euro, o da capanne con tetto trasparente o baite immerse nella foresta, ma anche tramite la Reindeer Sleding (trainati dalle renne) o in motoslitta (la Snowmobiling), rispettivamente ad un costo tra le 150 e le 170 euro, immersi nei paesaggi di Camp Tamok, o di Skibotn. Le Artic Experiences, le esperienze artiche, e così molto, molto, altro, sono servite (gli italiani, ci dicono infine, chiedono sempre più le slitte coi cani e la possibilità di avvicinarsi e conoscere la cultura storico-gastronomica Sami, altro grande must), eppure il rituale rimane immutato nel tempo e si rinnova. I turisti si posizionano, in fila, sparsi, e iniziano a sussurrare: ci sarà davvero l’aurora stasera?