I 10 migliori film di supereroi di sempre

Mentre esce al cinema Wolverine l'immortale proviamo a stilare la lista definitiva dei film di genere. Che ne pensate?

Con l’uscita nelle sale italiane questa settimana di **Wolverine - L’immortale **i Marvel Studiosriprovano a creare un precedente di successo per lo spin-off al cinema, ovvero poter prendere personaggi celebri da un lungometraggio o da una saga e dedicargli un film a parte. La cosa, va da sé, potrebbe creare un nuovo filone di possibili incassi. Ci avevano provato già con X-Men Le origini - Wolverine e non era andata benissimo, ma Hugh Jackman è tignoso e con una determinazione e una comprensione del personaggio che sono obiettivamente impressionanti ci riprova. Purtroppo, di nuovo, l’interpretazione dell’australiano è la cosa migliore del film.

Se però lo spin-off è un passo che ancora il cinema dei supereroi non riesce a compiere, non si può certo dire che non ci sia stata evoluzione nel genere. E’ stato infatti lunghissimo il tragitto che ha portato a questa grande stagione di cinefumettoni ad altissimo budget, diretti spesso da autori con un curriculum impressionante.

Siccome con nostro stesso stupore ci siamo resi conto di non aver mai dedicato lo spazio che meritava alla grande storia recente del cinema di supereroi ecco i 10 momenti determinanti di evoluzione del genere.

1.Superman and the mole manE’ il padre di tutti i supereroi anche al cinema, è suo il primo film per il cinema mai dedicato ad un supereroe (era il 1951)e come sempre ha una storia stranissima. Dura solo 58 minuti (tutti su YouTube) e doveva essere una specie di grande teaser per la serie televisiva con George Reeves, di cui infatti poi diventò un episodio in due parti. Non a caso in un’era di cinema a colori ma di tv in bianco e nero fu girato nel secondo formato. Un’operazione senza pietà.

Chiaramente una decina d’anni dopo la medesima sorte toccò anche al Batman televisivo kitsch

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2.SupermanMa la vera era dei supereroi al cinema inizia di nuovo con Superman nel 1978, quello interpretato da Christopher Reeve. Il grandissimo successo economico di quella serie innescò una lentissima ruota in grado di portare sempre di più gli studios a capire che il fumetto aveva maturato già sul finire degli anni ‘70 e ancora di più negli ‘80, un pubblico così grande da poter affollare le sale se adeguatamente stimolato e attirato da star di livello. Per quello fu chiamato e pagato a peso d'oro l'attore degli attori: Marlon Brando.

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3.BatmanDopo l'ascesa e il crollo di Superman con i suoi 4 film, tocca a Batman. L'esordio della serie con la regia di Tim Burton segna un precedente destinato a cambiare il genere. Si tratta della prima volta che un film del genere viene affidato ad un regista intellettuale, uno che si era messo in luce con opere particolari e fuori dai canoni, noto per una visione personalissima e che, era chiaro da subito, non si sarebbe messo al servizio del personaggio ma l'avrebbe adattato al suo stile.

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4.Il corvoDopo Batman e il suo seguito dal successo ancora maggiore cominciò un’era (gli anni ‘90) in cui moltissimi altri supereroi minori, meno noti e più oscuri furono portati al cinema in film dal successo marginale e dai valori produttivi più semplici e sbrigativi (questo non impedì tuttavia la l'arrivo di chicche come il Darkman di Sam Raimi). Tra tutti questi quello che per motivi filmici e extrafilmici attirò su di sé l'attenzione maggiore fu Il corvo di Proyas con il da poco defunto Brandon Lee.

Quando la cultura emo era solo un embrione il corvo già moriva di dolore, resuscitava e suonava la chitarra sotto la pioggia con un fisico esile e la faccia dipinta. Il film giusto al momento giusto (non a caso tutto online su youTube), nemmeno più un supereroe ma una figura che dai fumetti dimostrava che il genere poteva essere più vasto di quanto non si credesse.

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5.Spider-ManE' stata invece la Marvel a cambiare di nuovo lo scenario con il primo film di questa seconda e più decisiva ondata di supereroi al cinema. Un grandissimo blockbuster sul personaggio di punta della casa, una delle migliori trasposizioni, tra le più innamorate e le più inventive del genere, capace con il suo successo di lanciare il genere nella moderna generazione di film, quelli nei quali nulla è impossibile e il fantastico può essere reso con un nuovo livello di verosimiglianza e poi anche di serietà. A seguire arrivarono X-Men, Hulk e i deteriori Daredevil e Ghost, tutti grazie al successo e alle ottime promesse di quello Spider-man diretto da quel gigante di Sam Raimi.

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6.ZebramanCon l’ampliarsi dello spettro e delle possibilità del genere dei supereroi non ci ha messo molto ad arrivare anche il genere parodistico, sul quale il primo più intelligente e seminale di tutti è stato Takashi Miike (poco noto in Occidente ma prolifico e amato in Giappone e soprattutto conosciuto e studiato ad Hollywood). Il suo Zebraman è la storia di un uomo che desidera essere un eroe, si cuce un costume e riceve in cambio solo botte e violenza, fino a che la sua pervicacia incredibilmente non lo trasforma davvero in un supereroe modificandogli fisico e tratti somatici.

Suona molto come la trama di Kick-AssSuper e molti altri film che da lì in poi hanno cominciato a guardare da un altro punto di vista (o semplicemente ispirarsi a chi guarda da un altro punto di vista) la crescente ascesa dei supereroi nella cultura popolare.

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7.Gli incredibiliChe i supereroi ad un certo punto fossero ovunque lo testimonia anche lo sconfinamento nell'animazione al di fuori di nomi e figure note. La Pixar è tutto meno che cretina. Dopo aver capito che i supereroi avrebbero rappresentato il trend più importante tra quelli a venire ha messo in cantiere un film sul tema, finendo per realizzare alcuni tra i ritratti umani più intensi della sua galleria, e contemporaneamente un film perfettamente aderente all'estetica e a molti degli stereotipi dei fumetti d'altri tempi, delle grandi avventure degli albi della prima metà del novecento, condite con una parte più urbana e contemporanea di pura parodia. Qualcosa che nessuno aveva nemmeno mai toccato.

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8.Iron ManIl grande ritorno di Robert Downey Jr. al cinema dai massimi incassi è il ruolo più importante di questa seconda parte della sua carriera e uno dei casi più clamorosi di cinefumetto. Nell'universo Marvel canonico infatti Iron Man non occupa i posti migliori, non ha in sostanza mai venduto quanto altri colleghi più blasonati dunque non ne ha mai avuto il medesimo peso ma con il film di Jon Favreau e grazie alla versione spaccona e affascinante di Downey Jr. le forze in campo si sono totalmente ribaltate portando alla prima involontaria ma inevitabile separazione tra fumetti e cinema. In sala Iron Man conta molto di più che sulla carta.

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9.Il Cavaliere OscuroGià Batman Begins aveva gettato le basi e lasciato intuire che qualcosa stava per accadere ma Il cavaliere oscuro ha ufficialmente portato al cinema un’idea diversa di super eroe, una che il Watchmendi Zack Snyder non riuscirà a replicare ed imporre con la necessaria forza, ovvero il fatto che si potesse realizzare qualcosa di davvero adulto e complesso, di profondamente idealista, usando il linguaggio del cinema gretto e urbano di Michael Mann. Il film di Nolan con il suo Joker barbone e il suo spostare l’attenzione dall’eroe in sé al senso ultimo che c’è nell’indossare un costume e fare il vigilante (qualcosa su cui i fumetti riflettono da molto tempo ma mai al cinema) ha creato un nuovo standard impossibile da ignorare, come ha dimostrato Man Of Steel, e molto più in linea con quello che fa il cinema autoriale (raccontare una storia per dire in realtà qualcos’altro).

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10. The AvengersRivali in tutto, Marvel e DC al cinema ci hanno messo un po’ a prendere definitivamente strade differenti e per dimostrarlo c’è voluto l’arrivo dei loro due campioni. Se Il cavaliere oscuro da una parte ha messo la bandiera DC sul terreno del cinema di supereroi d’impegno, quello più serio, concentrato e per nulla conciliante, la Marvel con lo zenith di Joss Whedon ha affermato con più forza che mai di essere regina incontrastata del terreno dell’intrattenimento puro, divertente, perfetto nei tempi, misurato nell’azione e calibratissimo anche sul sentimento.

Il blockbuster contemporaneo perfetto, il Ritorno al futuro degli anni ‘10 è insomma arrivato ed è logico che si tratti di un film di supereroi.

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