Sanremo 2014, una versione annacquata di "Che tempo che fa"

Prendete “Che tempo che fa”, spalmatelo su quattro ore e avrete una puntata del Festival di Sanremo 2014. Nulla di nuovo rispetto al programma di Rai 3. Stesse battute, con Luciana Littizzetto che prende in giro Fabio Fazio e lui che inorridisce di fronte al linguaggio...

Prendete “Che tempo che fa”, spalmatelo su quattro ore e avrete una puntata del Festival di Sanremo 2014.Nulla di nuovo rispetto al programma di Rai 3. Stesse battute, con Luciana Littizzetto che prende in giro Fabio Fazio e lui che inorridisce di fronte al linguaggio poco elegante di lei, stesse gag e stesse imitazioni (Fazio ha preso il vizio di imitare Baudo ogni volta che ha bisogno di occupare il tempo mentre riorganizzano il palco. Una volta può far sorridere, dalla seconda è intollerabile).

Ma anche stessi ospiti, dal vicedirettore de La Stampa Massimo Gramellini allo storico dell’arte Flavio Caroli, la squadra di “Che Tempo che Fa ” al completo, con in gara anche Raphael Gualazzi, ideatore delle musiche utilizzate come jingle del programma di Rai 3. Ovviamente stesse scelte anche per i superospiti: nessuno stupore quando sale sul palco Claudio Baglioni, amico storico di Fazio, con cui ha condiviso la scena con il programma “Anima Mia”.

Dietro le quinte la situazione non cambia: stessi autori e stessa regia del sempre bravo Duccio Forzano, che, però, ormai non riesce più a proporre qualcosa di nuovo e diverso. Autori che non hanno faticato molto quest’anno, basti pensare alle continue battute sul fatto che Fazio vada a letto presto e all’entrata in scena del conduttore con indosso una vestaglia : siparietti che ormai non strappano più neanche un sorriso.

Prendete una bibita gassata e allungatela con l’acqua. Il risultato? Una bevanda senza sapore, insipida, che ha perso tutta la sua frizzantezza e la sua briosità. Sanremo non è stato altro che la versione annacquata di “Che tempo che fa”, senza gusto e senza bollicine.