Questa illusione ottica vi farà viaggiare nel tempo

Un’équipe di scienziati del Caltech ha messo a punto due illusioni ottiche che fanno sì che il cervello “torni nel passato” e ricostruisca eventi in realtà mai avvenuti

Ve ne abbiamo mostrate e raccontate tante (dal famosissimo The Dress agli stereogrammi, passando per l’effetto Troxler e quelle che ingannano persino i computer) ma un’illusione ottica come questa non si era ancora mai vista. È così bizzarra da indurre il cervello a viaggiare indietro nel tempo per recuperare informazioni che crede di aver perduto. Per la precisione, si tratta di due diverse illusioni, una visiva e una uditiva, battezzate The Illusory Rabbit e The Invisible Rabbit, create da un team di scienziati del Tianquiao and Chrissy Chen Institute for Neuroscience al California Insitute of Technology e i cui dettagli sono stati pubblicati sulla rivista Plos One, che mostrano come due sensi, la vista e l’udito, interagiscono l’un l’altro e, in circostanze particolari, inducono il cervello in errore.

“Le illusioni ottiche”, spiega Noelle Stiles, una degli autori del lavoro, “offrono una finestra interessante sul cervello. Indagando le illusioni ottiche, per esempio, è possibile studiare i processi decisionali: come fa il cervello a determinare qual è la realtà oggettiva quando le informazioni da sensi diversi sono in conflitto? Di solito, per farlo, si affida ad assunzioni inferite dall’ambiente circostante: se tali assunzioni sono errate, ecco che il cervello sbaglia”. Le illusioni oggetto dello studio, in particolare, sono state create per mostrare come uno stimolo presente possa alterare la percezione di uno stimolo passato (in questo senso si intende il viaggio nel tempo del cervello). Si tratta dei cosiddetti processi postdittivi (postdictive process), già indagati quando coinvolgono un unico senso ma mai nel caso in cui siano influenzati da stimoli sensoriali diversi.

Prima di addentrarvi nella spiegazione, provate voi stessi: quanti lampi vedete nel video?

yCpsQ8LZOco

Confusi, no? Ecco cosa accade. La combinazione base è suono-lampo, riprodotti simultaneamente. Nell’illusione, la combinazione base viene riprodotta tre volte di seguito, a distanza di 58 millisecondi, e i lampi si “muovono” dalla sinistra alla destra dello schermo. In The Illusory Rabbit, il lampo centrale non è mostrato, eppure il cervello avverte tre suoni e torna indietro nel tempo inserendo artatamente il lampo mancante. Analogamente in The Invisible Rabbit, il suono centrale non viene riprodotto e il cervello cancella anche il lampo centrale, illudendosi di non averlo visto. È un caso di postdizione: il cervello altera quello che aveva percepito nel passato per renderlo coerente con le informazioni che inferisce dall’ambiente circostante e con quelle che gli arrivano dai sensi.

(Immagine: Caltech)

“Lo studio”, spiega Shinuke Shimojo, un altro degli autori del lavoro, “ha una doppia valenza. Anzitutto generalizza la postdizione, mostrando che è un fenomeno che può coinvolgere più di un senso. La seconda valenza è che si tratta di una delle poche illusioni in cui il suono influenza la vista, e non viceversa, il che ci dà informazioni importanti su come i neuroni elaborano le informazioni nello spazio e nel tempo”. Un esempio opposto, in cui è la vista a influenzare la percezione sonora, è fornito dal famoso filmato in cui si vede un traliccio colpire il terreno: guardando l’animazione, molti hanno l’impressione di udire un suono sordo in realtà inesistente. Scherzi del cervello.

Questa illusione ottica vi farà viaggiare nel tempo
Gallery38 Immagini
Guarda la gallery