Tipi di grafici
Esistono molti tipi di grafici utili a rappresentare i dati raccolti attraverso un'immagine e quindi ad avere una lettura visiva e immediata del fenomeno che si sta studiando. Ogni tipo di grafico è caratterizzato da forme, colori e aspetto differenti, e ciascuno di essi mette in risalto determinate caratteristiche.
Dopo aver raccolto i dati da rappresentare bisogna scegliere il tipo di grafico che più si presta a descrivere il fenomeno; a tal scopo è necessario definire ciò che si desidera che il grafico comunichi, per poi scegliere il tipo di grafico più adatto allo scopo.
In questa lezione passeremo in rassegna i vari tipi di grafici matematici, mostrandovi qualche esempio ed elencando le caratteristiche, i pregi e i difetti di ognuno di essi; successivamente impareremo a identificare e scegliere il tipo di grafico che più si presta alla rappresentazione dei vari fenomeni.
Tipi di grafici matematici
Qui si seguito abbiamo elencato i vari tipi di grafici, riportando per ciascuno di essi le principali caratteristiche e un esempio; cliccando sul nome di ciascun tipo di grafico potrete consultare un'intera lezione interamente dedicata ad esso.
Cartogramma: utilizza una carta geografica di base, su cui vengono inseriti i dati raccolti attraverso colori di sfumature più o meno intense, linee o punti; i cartogrammi si distinguono in cartogrammi a mosaico, cartogrammi a isolinee e cartogrammi a punti.
I pregi del cartogramma sono l'immediata lettura del fenomeno e la facile lettura, tuttavia corrispondono a un tipo di grafico molto approssimativo, che quindi non si presta alla rappresentazione di dati precisi.
Nella seguente immagine abbiamo riportato un cartogramma a mosaico sul numero di incidenti stradali avvenuti in Italia negli ultimi 12 mesi:
La legenda assegna a ogni colore un intervallo di valori: più la sfumatura di colore è intensa, maggiore è la frequenza con cui si è verificato il fenomeno. Grazie a questa caratteristica dei cartogrammi si ha un'immediata idea della presenza del fenomeno in ciascuna regione, ma è impossibile dedurne dati precisi.
Ideogramma: rappresenta i dati raccolti attraverso un simbolo che dà un'idea immediata di ciò che si vuole rappresentare; sono sempre seguiti da una legenda che specifica a quante unità corrisponde ciascun disegno.
Nell'ideogramma che segue è stato rappresentato il numero di matrimoni religiosi celebrati in alcune regioni italiane.
Nel caso considerato il simbolo scelto per rappresentare il fenomeno è una sposa, e la legenda ci dice che il disegno di una sposa corrisponde a 10000 matrimoni. Possiamo quindi affermare che in Puglia ci sono stati 50000 matrimoni, in Piemonte 20000, e così via.
Proprio come i cartogrammi, anche gli ideogrammi sono di facile costruzione e di immediata lettura, ma i dati in essi riportati sono approssimativi e non potranno mai essere esatti. Se ad esempio i matrimoni in Piemonte fossero stati 19995 invece di 20000, la rappresentazione dell'ideogramma sarebbe stata identica.
Per vedere altri esempi sulla costruzione e sulla lettura di un ideogramma rimandiamo alla nostra scheda di esercizi sugli ideogrammi.
Istogramma: per rappresentare i dati si utilizzano rettangoli aventi la stessa base e altezze differenti: più grande o frequente è il fenomeno rappresentato, più alto (o più lungo) è il rettangolo che lo rappresenta. Gli istogrammi possono essere a barre orizzontali o verticali, contigue o sovrapposte; la scelta dell'uno o dell'altro tipo dipende dal fenomeno che si intende descrivere e da quale tipo di dato si vuole mettere in risalto.
Gli istogrammi sono detti anche grafici a barre o ortogrammi. Ogni istogramma presenta due assi, uno verticale e uno orizzontale: su uno dei due si riporta il nome dei dati, sull'altro la frequenza del fenomeno.
Gli istogrammi individuano un tipo di grafico di facile rappresentazione e di immediata lettura, inoltre consentono di leggere il fenomeno descritto in maniera precisa.
Nella seguente immagine potete osservare un istogramma a barre orizzontali contigue in cui è stato riportato il modello d'auto preferito da uomini e donne.
Per vedere altri numerosi esempi di istogrammi rimandiamo alla nostra scheda di esercizi sugli istogrammi.
Areogramma: utilizza un cerchio per rappresentare l'intero fenomeno oggetto di osservazione; il cerchio viene poi diviso in tanti spicchi di ampiezza proporzionale al dato che rappresentano.
Gli areogrammi sono detti grafici a torta e sono particolarmente espressivi quando si vuole confrontare un totale rispetto alle parti che lo compongono. Questo tipo di grafico dà subito un'idea intuitiva dei dati, ma leggerlo e costruirlo con precisione non è immediato.
Qui di seguito potete osservare un areogramma sulla distribuzione di pianura, collina e montagna della regione Toscana.
Dall'areogramma precedente si deduce immediatamente che il tipo di terreno più presente in Toscana è la collina, seguito da montagna e pianura. Ciononostante è impossibile ricavare i dati esatti di estensione di ciascun tipo di terreno se non si conosce l'estensione dell'intera regione, se non si dispone di un goniometro e se non si sa come leggere un areogramma. A tal proposito potete consultare la nostra scheda di esercizi sugli areogrammi.
Diagramma cartesiano: rappresenta il fenomeno attraverso coppie ordinate di valori che formano una linea spezzata nel piano cartesiano. Un diagramma cartesiano è caratterizzato da due assi, nello specifico due semirette che si incontrano in un punto, detto origine.
Su ciascuna semiretta si riportano i dati, si segna il loro punto di incontro nel grafico e si uniscono i punti attraverso segmenti. La linea spezzata che ne risulta rappresenta l'andamento del fenomeno in esame.
A titolo di esempio, qui di seguito abbiamo riportato un diagramma cartesiano sulla temperatura media registrata nella città di Napoli nei mesi dell'anno compresi tra Gennaio e Agosto.
Basta un solo colpo d'occhio per capire che col trascorrere dei mesi la temperatura è sempre aumentata; inoltre ogni puntino corrisponde all'esatto valore registrato.
Il diagramma cartesiano è un tipo di grafico dalla rappresentazione molto intuitiva e accurata, utile a rappresentare dati legati tra loro da una relazione.
Diagramma ad albero: a differenza dei tipi di grafici visti finora, i diagrammi ad albero non sono utilizzati per rappresentare i dati raccolti. I diagrammi ad albero sono invece utili a scomporre un progetto complesso in dettagli sempre più precisi, grazie ai quali è poi possibile giungere alla soluzione di un problema.
Nell'immagine che segue potete osservare un diagramma ad albero, grazie al quale è stato scomposto in fattori primi il numero 420.
Diagramma di flusso: è un tipo di grafico utile a rappresentare i passaggi logici che permettono di risolvere un problema o svolgere un compito.
Nei diagrammi di flusso si usano forme geometriche differenti (dette blocchi) a seconda del processo logico che si vuole rappresentare; ciascun blocco è collegato al successivo attraverso una freccia.
Come esempio abbiamo disegnato un diagramma di flusso grazie al quale è possibile verificare se un numero è divisibile per 3.
Scelta del tipo di grafico
Dopo aver passato a rassegna i vari tipi di grafici occupiamoci della scelta del tipo di grafico, ossia vediamo come scegliere il grafico che più si presta a rappresentare una serie di dati o a descrivere un fenomeno.
Ancor prima di disegnare un grafico dobbiamo capire quale deve essere il suo scopo, cioè dobbiamo chiederci: cosa voglio che il grafico rappresenti? Dopo aver risposto a questa domanda, con l'aiuto della tabella che segue possiamo scegliere il tipo di grafico che più fa al caso nostro.
Scopo del grafico | Tipo di grafico da preferire |
Mettere in risalto il cambiamento nel tempo | Diagramma cartesiano o istogramma |
Confrontare tra loro più dati | Istogramma a barre contigue |
Mostrare la relazione di più parti rispetto all'intero | Areogramma |
Mostrare le parti che contribuiscono a formare il totale | Areogramma o istogramma a barre sovrapposte |
Mostrare gruppi di dati tra loro correlati | Istogramma a barre contigue |
Evidenziare proporzioni | Areogramma |
Confrontare tipi diversi di informazioni | Istogramma a barre contigue o sovrapposte |
Mostrare la distribuzione dei dati sul territorio | Cartogramma |
Essere d'impatto visivo | Ideogramma o cartogramma |
Mappare il processo che porta alla soluzione di un problema | Diagramma ad albero |
Rappresentare i passaggi logici utili alla risoluzione di un problema | Diagramma di flusso |
Con questo è tutto! Le prossime lezioni saranno dedicate ai singoli tipi di grafici, e per ciascun tipo di grafico scopriremo tutto quello che c'è da sapere, mostrando svariati esempi di costruzione e di lettura.
Buon proseguimento su YouMath!
Giuseppe Carichino (Galois)
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