Rene Hofer stava per diventare un grande del Mondiale Motocross. Nel 2021, all'età di 19 anni e nella sua seconda stagione (la prima "completa" nella classe MX2), Hofer è già diventato il primo austriaco a vincere un Gran Premio nelle categorie principali dal 1987. La sua vittoria al Gran Premio di Pietramurata è stata uno dei due podi sulla strada che lo hanno portato ad un incoraggiante 6° posto nella classifica finale.

Hofer è salito in MX2 all'inizio del 2020. Si era fatto strada guadagnando titoli europei e mondiali Junior 85. Il pilota di Linz era in testa al campionato europeo EMX125 del 2018 fino a quando un incidente a fine stagione lo ha messo fuori gioco. Si è ripreso e ha continuato a mostrare il suo talento con una serie di risultati nei primi cinque posti in EMX250 nel 2019 ed è passato in MX2 per il 2020.

Rene è arrivato nei Grand Prix con un 2° posto di manche in Gran Bretagna al suo debutto con la formazione Red Bull KTM Factory Racing. Ha ottenuto altri due risultati in top five prima che la pandemia di Covid-19 fermasse il Mondiale. Al ritorno in gara in Lettonia durante l'estate del 2020, Rene ha subito un infortunio alla spalla sinistra che lo ha messo fuori per il resto dell'anno, dopo solo quattro Gran Premi.

Il 2021 è stato l'anno della svolta in termini di forma fisica, fiducia, tecnica di gara ed esperienza. Ha registrato 30 risultati in top ten su 36 manche nella stagione più lunga della sua carriera e ha aggiunto il prestigioso onore di vincere la classe MX2 per il Team Austria al 74° Motocross delle Nazioni in Italia alla fine di settembre. Insieme al compagno di squadra Tom Vialle ci si aspettava da lui una bagarre proprio al vertice della MX2 nel 2022. "Ora so cosa significa essere un atleta di motocross Pro a questo livello!" ha sorriso alla fine del campionato a metà novembre. "È una bella sensazione stare insieme alla squadra per tutto l'anno. Abbiamo avuto un inizio un po' lento e a metà stagione stavo ancora lottando per la mancanza di gare nel 2020. Gli ultimi GP sono stati fantastici. Ho avuto alcune Pole Position, alcuni podi e una vittoria di GP. Sicuramente mi ha portato un po' più vicino all'obiettivo ed è stato un richiamo di fiducia. Ho dimostrato cosa posso fare...".

Rene aveva una famiglia unita e amorevole: il padre Reinhard, la madre Karin e la sorella Nadine.

Pit Beirer, direttore KTM Motorsports: "Nello sport e nella vita ci sono molti alti e bassi e alcuni momenti che sono difficili da accettare. Perdere Rene - che era un membro così giovane e apprezzato della nostra squadra e della nostra famiglia - in questo modo è quasi incredibile. Tutti i nostri cuori sono con la famiglia Hofer. Rene era un ragazzo che ha spinto e spinto per arrivare dov'era. Era un ragazzo che viveva per far parte del team Red Bull KTM ma sapeva che raggiungere la MX2 era solo l'inizio. Il modo in cui ha lavorato e il modo in cui ha dedicato la sua vita alle corse anche prima di raggiungere i 20 anni è un esempio per tutti. Rene, ci mancherai".

Dirk Gruebel, Red Bull KTM Factory Racing, Team Manager: "Rene è arrivato nel team con una pressione che nessuno degli altri ragazzi ha dovuto affrontare. Era una grande speranza per l'Austria. È un testamento per lui che, anche alla sua giovane età, non ha mai davvero mostrato il peso di questa aspettativa. Era così giovane e si trovava in una grande squadra di successo circondata da campioni, ma questo non lo ha mai scalfito. Molte persone hanno parlato della sua personalità ed è esattamente quello che abbiamo trovato: un ragazzo amante del divertimento e felice che era entusiasta di essere nella sua posizione, ma anche mortalmente serio nel lavorare e andare avanti come pilota e professionista. Aveva anche una famiglia brillante intorno a lui con il giusto supporto. Rene era all'inizio della sua carriera e aveva già progredito così tanto nella sua prima vera stagione con noi. Se n'è andato troppo presto e ha lasciato un grande vuoto nella nostra squadra e nelle nostre vite".

Jeffrey Herlings: "Una notizia devastante. Rene era un ragazzo meraviglioso, così rispettoso e gentile. L'ho visto sorridere dopo una vittoria di un Gran Premio e l'ho visto sorridere dopo un 15° posto; era sempre uno dei membri più felici della squadra e questo rende ancora più difficile che se ne sia andato. Avevo un enorme rispetto per lui come pilota e più come essere umano. Mi piaceva così tanto il ragazzo. Questa è una pillola dura da ingoiare. Ho sentito la notizia poco prima di salire sul palco dei FIM Awards e avevo le lacrime agli occhi. Deve essere così difficile per la sua famiglia e il mio cuore va a loro. È molto triste per tutta la comunità del motocross che un talento come Rene sia morto".

Robert Jonas, VP di KTM Motorsport Offroad: "È difficile descrivere quanto ci mancherà Rene e come questa notizia abbia avuto un impatto sul nostro team e su tutta l'azienda. Ci conoscevamo da molto tempo. Per hobby gestivo un piccolo team junior. Lo chiamavamo 'Youngblood Racing' e cercavamo di sostenere i giovani austriaci nella loro strada nel motocross. Rene si è unito a noi quando aveva 11 anni. Stavo cercando di aiutare con la mia esperienza nelle corse e con consigli sull'allenamento e Rene chiedeva come prepararsi per diventare un professionista del motocross, così l'ho invitato a fare un test di fitness a casa mia e ho scritto un programma di allenamento per lui. Era un programma di resistenza di 14 ore a settimana combinato con esercizi di stabilizzazione del core, stretching e includeva anche il recupero: Gli ho spiegato che si trattava di un piano di allenamento per un ciclista adulto e gli ho chiesto di provare solo alcune piccole cose, avere una sensazione di allenamento e darmi un feedback tra circa sei settimane. Così, dopo quelle sei settimane, Rene è tornato da me con un rapporto di allenamento, aveva fatto ogni singola unità elencata e mi ha chiesto: "E adesso?". Non avevo mai visto una tale determinazione da parte di un ragazzino di 11 anni prima e in quel momento ho riconosciuto - conoscendo già le sue capacità di guida - che questo ragazzo era qualcosa di speciale. Rene era un gran lavoratore e niente sarebbe stato più importante delle sue corse e del suo allenamento. Si è fatto strada fino alla cima e sulla sua strada ha ispirato molti giovani piloti nazionali e internazionali. Rene era un ragazzo eccezionale. Sono così grato per la sua amicizia".

Didi Lacher, allenatore, mentore e amico: "È stato un privilegio per me lavorare con Rene per sei anni. In quel periodo, è diventato un buon amico, oltre ad essere un giovane ragazzo affamato che era così determinato ad avere successo in MXGP. Era un ottimo pilota di motocross ma, cosa più importante, aveva un carattere molto caldo. Negli ultimi giorni è stato possibile vedere quante persone ha raggiunto. Che fosse attraverso la sua cordialità, la sua passione per quello che faceva, il suo sorriso o la sua apertura, Rene era un ragazzo che piaceva a molte persone e questa è una cosa abbastanza rara. È molto triste che se ne sia andato proprio quando la sua vita e la sua storia stavano iniziando, ma penso che la sua famiglia possa trarre un piccolo conforto dal fatto di aver cresciuto un giovane uomo così forte e positivo. Mi mancherà".

Valentina Ragni, coordinatrice del team: "Rene era un ragazzo che tutti amavano perché era sempre felice, con quella faccia dolce e felice. Aveva un sorriso contagioso. Per me i piloti sono quasi come i miei figli e Rene era il più giovane. Era molto caloroso e scherzavamo spesso. Era un ragazzo in gamba. Ricordo che un paio di mesi fa si è presentato ad una gara con i capelli ricci e ho scherzato sul fatto che fosse il mio 'Ricciolino' per via dello stile. Al Gran Premio di Arco di Trento mi ha detto "Vale, ho una sorpresa per te..." e mi ha mostrato questo Ricciolino Butt Patch che aveva fatto fare appositamente per la gara italiana. Mi ha dato i pantaloni da equitazione e li ha firmati a 'Ricciolina'. Era un regalo bello ed esclusivo e lo riassumeva. Era speciale quando l'ha fatto e ora, purtroppo, è dieci volte più speciale. Mi ricordo anche all'ultima gara dell'anno a Mantova. Jeffrey [Herlings] era a pari punti per il campionato e prima dell'inizio dell'ultima manche ero in piedi al lato del cancello da solo, come faccio di solito. Era un momento molto teso e nervoso. Qualcuno si è avvicinato e mi ha abbracciato da dietro. Era Rene, e ha iniziato a gridare per il suo compagno di squadra. È stato un altro momento in cui sono stato molto grato e molto impressionato da chi era e da come era. Ha davvero legato con la squadra quest'anno e ho alcuni bei ricordi di quando stavamo tutti in hotel e località tra le gare back-to-back. Rimarranno con me".

Joel Smets, Red Bull KTM Factory Racing, Direttore Sportivo Motocross: "Perdere Rene in questo modo è una grande perdita per la squadra, lo sport del motocross e, naturalmente, tutta la sua famiglia e le persone che lo conoscevano. Era un ragazzo che era maturo oltre i suoi anni, e aveva una lunga e promettente carriera davanti a sé. Ricordo che Rene era molto calcolato in tutto. Non era un ragazzo che faceva mosse impulsive o prendeva rischi folli. Per esempio, quando andavamo in BMX gli chiedevo di provare un ostacolo e lui lo faceva solo quando era sicuro al 110%! Vedere quello che gli è successo lo rende due volte più triste e due volte più ingiusto. Non riesco ancora a credere che non lo vedrò più quando andremo ad allenarci".

Tom Vialle, compagno di squadra: "È dura e difficile accettare che Rene se ne sia andato. Siamo stati compagni di squadra per due anni ed eravamo molto vicini: Penso che il 90% del mio tempo di allenamento era anche con lui. Quasi ogni giorno in palestra. Nel 2021 abbiamo passato molto tempo insieme, viaggiando anche alle gare. Ci siamo divertiti, siamo andati al cinema, al ristorante. Siamo tutti molto uniti nella nostra squadra, quindi questo è stato un momento molto difficile. Ho un sacco di ricordi con Rene ed erano tutti belli e penso che questo dica molto su che bravo ragazzo fosse".

Adam Wheeler, giornalista: "'C'è un ragazzo austriaco in arrivo, in sella a una KTM; meglio intervistarlo...' questo è stato il motivo per sedersi e parlare con Rene nel 2018. Anche a quella tenera età era possibile rilevare un giovane incredibilmente livellato e concentrato. Tutti quei passi attraverso le gare del campionato europeo erano solo pietre sul percorso verso dove voleva essere e dove sapeva di poter essere. Rene non è entrato a razzo in Red Bull KTM nello stesso modo in cui avevano fatto nomi come 'Musquin', 'Herlings', 'Roczen', 'Jonass', 'Prado' e 'Vialle', ma ha fatto tutto ciò che doveva fare come pilota ufficiale in così poco tempo: ascoltare, imparare, lavorare ed evolvere. Ho scritto comunicati stampa personali per lui nel 2021 e a guardare quei testi ora e vedere i risultati salire dalla sua prima sensazione di ritorno in MX2 dopo quel duro 2020 alle altezze del Motocross delle Nazioni, il podio in Germania, la vittoria, Pole Positions e l'istituzione nella parte anteriore del pacchetto MX2 è stato commovente ed emozionante. Era erudito, divertente e un piacere parlare con lui. La sua scomparsa non sembra ancora reale. Una grande perdita per lo sport e per la squadra".